amore, narcisismo e relazioni patologiche
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EffeEffi
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Un anno dopo... bene ma non benissimo. Empty Un anno dopo... bene ma non benissimo.

Gio Feb 06, 2020 9:24 pm
È passato quasi un anno da quando sono scappata da ex marito narcisista.
Non è stato facile.

Dopo aver scoperto cosa sia il narcisismo patologico ho ripercorso all'indietro la mia vita e con grande sconforto mi sono resa conto che tutti gli uomini della mia vita erano dei narcisisti.
A cominciare dall'amore dei 15 anni io, 18 lui, che per mesi e mesi fino al mio "NON SONO IL TELEFONO AMICO!!!" non faceva che stare con altre ma cercare costantemente me per conforto e consigli. Non nominerò nemmeno il suo ritorno a quasi vent'anni di distanza, dopo un matrimonio fallito ed un figlio (suoi).

Ho lavorato tanto su me stessa. Con uno psicologo cosi come numerose terapie alternative.

Lentamente rimetti insieme i pezzi di quella persona che una volta eri ma che probabilmente non sarai mai più.

Stai meglio, decisamente meglio. Ma non è come prima.

È come se la luce dentro di te si fosse affievolita.
L'indolenza. La non voglia di tornare nel mondo, rimettersi in gioco.
Il disinteresse pressoché totale nei confronti dell'altro S***o.

Mi guardo allo specchio e vedo una versione sbiadita di me.
Che non ha più voglia di truccarsi o mettersi un vestito un po' più attillato.

Chi non mi conosceva prima non nota il cambiamento.
Rido, scherzo. Sembro una ragazza perfettamente normale.
Amici di vecchia data pensano invece che sia solo la "calma dopo la tempesta" tipica dell'aver passato i 30.

Dentro di me so che non è cosi'.

E poi ci sono gli incubi che recentemente sono tornati.
Rivivere scene in cui ti veniva fatto il cazziatone come ad una bambina se dicevi o facevi qualcosa che non gli andava a genio.
O vedersi ridere in faccia perché si scoprirvano le storie parallele e "cosa ti aspettavi scusa?"

Si guarisce definitivamente?
Perché a me, onestamente, la versione sbiadita non basta.
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Alex
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Ven Feb 07, 2020 4:06 pm
Ciao, io posso solo dirti che dopo quasi due anni si sta un po' meglio ma non guarito. Quel disinteresse c'è ancora.
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Ven Feb 07, 2020 6:51 pm
EffeEffi,

É credo pressoché impossibile sopravvalutare il danno fatto da un narcisista. La costruzione, la creazione, la produzione, in tutti i campi dell'esistenza umana, sia spirituale che fisica, prende tempo. Quanto ci si mise a costruire le torri gemelle? Quanto a distruggerle? E quanto ancora a rimuovere le macerie sia fisiche delle torri, sia emotive nei parenti superstiti delle vittime? E quanto a ricostruire dopo? Ricostruire sia un qualcosa che rimpiazzasse le torri, sia il ritrovare una vita, per quei parenti a cui fu ucciso così un marito, una moglie, un fratello, una figlia, a caso?

E quindi non c'è da stupirsi. Anche a noi serve tempo... molto più tempo di quanto non ci piaccia ammettere. Ed ecco che viene la tentazione di alimentare un'ira, un risentimento: ...perché quanto ci rode ammettere l'entità del danno che abbiamo ammesso! Da una persona così, poi! Più ci è chiaro chi sono, più si tende a sprofondare nello sconforto nel giudicare noi stessi.

In aiuto, come sempre, viene la parte migliore di noi stessi, viene ciò cha abbiamo avuto l'opportunità di apprendere e meglio apprezzare grazie al narcisista stesso. Bisogna imparare ad andare oltre a ciò che é la nostra società, oggi. Bisogna imparare ad andare oltre i nostri istinti e i nostri sentimenti. Bisogna saper imparare a perdere soggettività per guadagnare obiettività, imparzialità, aderenza alla realtà intesa come unica forma per avvicinarsi alla verità assoluta, quindi appunto non soggettiva. Perché non c'è limite al dove l'interpretazione soggettiva può arrivare ...basta guardare al narci. E più la tua percezione è soggettiva, più è distante dalla realtà intesa come verità oggettiva... insomma più ci si scollega, sia dalla realtà che dalle relazioni. Loro sono infinitamente soli, sempre, anche quando circondati da persone.

In primis bisogna combattere l'associazione tra l'altro sess* ed il narcisismo: è un altro regalo lasciatoci da loro. Serve a loro, un domani, a far vedere che loro sanno rapportarsi all'altro S***o, e che i disadattati con problemi siamo noi. Per loro è facile: apparire come felice equivale ad essere felice. Hanno bisogno di vederci senza qualcun altro accanto. Ci sono poche cose che destabilizzano il narcisista quanto la felicità di una sua ex-vittima. Bisogna riconoscere le cose per quel che effettivamente sono se le si vogliono combattere efficacemente... il narcisismo è senza sess*. Si parla finalmente delle violenze subite dalle donne, ma non si parla ancora sufficientemente della violenza sui bambini, sui vecchi, sui minorati. La figura della donna narcisista è ancora inconcepibile, anche se sentiamo la notizia di un cameriere bruciato vivo dalla moglie dentro la sua auto. La madre che non ama i suoi bambini nel mondo reale, per come è concepito dal 99% delle persone, non esiste. Eppure c'è, eccome. Chi l'ha avuta lo sa bene, come sa bene che a parlarne passerà per un figlio ingrato, crudele. Se lo tiene per se.

La realtà è che dobbiamo investire in noi stessi, ma per farlo dobbiamo riguadagnare la stima, la fiducia in noi stessi. E ammettere l'estensione vera del danno che abbiamo permesso ad altri di farci, non aiuta al ritorno dell'autostima. Vivere in una società dove se alzi lo sguardo li vedi, e li vedi essere presidenti, primi ministri, sposarsi presso famiglie reali... anche questo non aiuta al recupero della nostra autostima. È come se non fregasse niente, a nessuno.
 
Bisogna combattere il desiderio di ingaggiarli, i narcisisti, anche se siamo mossi dal desiderio legittimo di far riconoscere i torti subiti. Perché? Non perché non sia giusto, sarebbe giusto eccome... ma perché si riconosce la realtà, nuda e cruda. E qual'è la realtà? La realtà è che il conflitto è il loro terreno di gioco. Hanno investito in questo da prima ancora di diventar adolescenti, e sono diventati bravi, molto bravi, e sicuramente più bravi di noi in questo. Non ingaggiamoli, mai, ma combatterli sì! Mi spiego: non ingaggiamo il nostro narcisista, farebbe male a noi, ma combattiamo il narcisismo come fenomeno, questo si. Dopotutto chi altro capisce realmente quanto sono pericolosi? Chi altro sa sviluppare la capacità di riconoscerli, oltre alle vittime? Che io sappia, quasi nessuno. C'è un pericolo reale, esteso, diffuso, e non riconosciuto, che si somma ad altri pericoli reali, estesi, diffusi e non riconosciuti, quali il clima. Si, certo, se ne parla. Poi all'atto pratico non ci si avvicina neanche lontanamente a qualcosa di incisivo, adeguato. Come degli atti di narcisisti alle stazioni di polizia... se ne parla... ma non ne si riconosce ne la natura, ne l'estensione, ne niente. La violenza domestica aumenta, in tutti i contesti in cui c'è un debole, poco importa se donna, bambino, vecchio... o uomo. Chi ci può essere dietro i mariti che uccidono la moglie e poi la prole, chi butta l'acido sul viso di una ex, un figlio che uccide i genitori, una maestra d'asilo che umilia i bambini, un infermiere che maltratta un vecchio in una casa di riposo, o dietro a chi si diverte a torturare un animale? Tu non lo sai? Perché pare che li fuori nessuno abbia idea... di come capitino queste cose. E tu? Tu ne sai qualcosa? Intuisci qualcosa in più del 95% delle persone che incroci per strada? E se si, ne parli? Apertamente?

Perché sei la versione sbiadita? Io posso solo risponderti con la risposta che ho dato a me stesso: perché vivi in una società che non sa riconoscere ciò che ti è stato fatto, e non sa ne riconoscere le responsabilità e ne la pericolosità di chi te lo ha fatto. Io non ingaggio ulteriormente la mia ex narcisista, perché il mio bene richiede che concentri le mie energie su me stesso, sulle mie ambizioni. Questo pero non vuol dire che chi mi ha fatto male possa risparmiarsi di prendersi le proprie responsabilità, e non mi sta bene che la società in cui vivo lo assecondi nel fuggirle.

Se ti lasci sbiadire nessuno può impedirtelo, ma sarebbe un peccato. Fai parte di un pugno di persone a questo mondo che si rende conto di tante cose, meglio della stragran maggioranza degli altri. Genera conoscenza del fenomeno. Metti in guardia. Propaga ciò che sai. Impara a farlo in maniera che le persone seppur non potendo capire come ti sei sentito, sappiano porsi delle domande all'apparire di determinati segnali. Si può fare anche parlando semplicemente di politica... Trump poche ore dopo esser stato ufficialmente scagionato dalle accuse per rimuoverlo dalla presidenza USA, dichiara: "il meglio deve ancora venire". Secondo te a cosa si riferisce? Il meglio per la comunità di cui è presidente? O per lui? Tutti pensano si riferisse al meglio per i Stati Uniti. Tu ci vedi qualcos'altro? Se si, val la pena di dirlo apertamente. Oggi ti prenderanno in giro, a ogni anno che passerà, se verrà rieletto, ti prenderanno in giro sempre meno. Tra sei anni, due anni dopo che non sarà più presidente e le inchieste diventeranno più incalzanti, ti prenderanno sul serio. In più, chi sa riconoscere di cosa parli ti si avvicinerà, rendendoti più forte, più sicuro, più determinato.

Preferisci il gossip? Guardati da vicino Meghan. Vedi che fine che fa lo sposo, tempo 10 anni. Il tempo non fa sconti: se vivi nel paese accanto al campo di concentramento, durante la seconda guerra mondiale, e vuoi far finta di non saperne niente, nessuno te lo impedisce. Ok! No problem! Ma non ti lamentare quando perdi la guerra e i soldati alleati prendendoti per le orecchie ti fanno fare il tour di quello che hai reso possibile con la tua indifferenza, ti pare? Fa parte del pacchetto che ci si è scelti, poi se uno vuol ignorarlo non è che miracolosamente allora si viene risparmiati, ti becchi il tour, e le relative immagini a perseguitarti per il resto della vita. Quel che intendo è che a far finta di niente quando c'è un grosso problema, ci si rimette inevitabilmente, non è che il problema sparisce. Se sei circondata da ciechi, che fai? Chiudi gli occhi anche tu? O cerchi da aprirli anche a loro, di condividere ciò che vedi?

Bisogna credere in se stessi, al di la di qualsiasi sia la situazione che ci circonda. É il mio stato d'animo, non quello di un'altro. Solo io posso decidere se essere felice o triste, non me lo può imporre nessuno se non c'è una mia complicità. Avere emozioni è OK. Lasciare che siano gli eventi che viviamo, le persone che ci circondano a determinare quali siano di volta in volta le nostre emozioni è uno sbaglio. Bisogna allenarsi ad adottare uno stato d'animo la mattina e mantenerlo per l'intera giornata, indifferentemente da quello che succede. Perché? Perché si può fare, sei in grado di farlo, ed equivale a riprendersi in mano la propria vita.

"Contrasto ciò che mi ha fatto male, a modo mio, con i mezzi che ho, con i miei tempi... non per il mio ego, ma per il bene della società, al fine di risparmiare per quanto possibile ai narcisisti di fare male ad altri"  allora ritorna l'autostima, il riconoscere il proprio valore, la propria utilità in questa società, in quest'epoca ...allora torna la voglia di un vestito un pochino più attillato ...e non solo quello!

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Lun Feb 10, 2020 2:11 pm
benvenuta, non resterai sbiadita, stai facendo molto lavoro su te stessa.
Riconoscere che non si è più le stesse è il primo passo, col tempo le cose cambiano.
La mia psicologa mi ha spiegato che nessuno perde nulla di sé stesso, ci sono momenti in cui certe cose vengono messe in un angolo, nascoste. Il tempo passato con un narcisista ci ha portato a rinunciare a tante cose di noi, d'altronde l'obiettivo finale dei narcisisti è proprio la distruzione lenta delle vittime, le svuotano, riempiendo di quello che non hanno.
Per le vittime ci va tempo e tanto amore per sé stessi per riprendersi.
Ma dopo anche tu ritroverai tutto, con l'aggiunta di tutto quello che questa esperienza insegna.
Un abbraccio

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sissi
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Sab Feb 15, 2020 6:29 pm
delle parti sembrano perse, sbiadite come per te, ma sai che basta incontrare la persona giusta per dimenticare tutto? Sai che quelle parti di te, la te di allora e' ancora dentro te, devi solo darle il tempo di uscire, devi solo aver pazienza e farle capire che si puo' andare avanti, e che non deve avere paura. E' capitato a tutti, curati, amati e ama lei più di tutto, perchè ancora soffre. Ci vuole pazienza, ma se ne esce. Forza ......a proposito....io nasco e sono sissi da colorare.....secondo te perchè?

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Marika
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Sab Mar 07, 2020 11:12 am
Ciao cara, sono Marika, sono nuova del forum.
complimenti prima di tutto per essere riuscita a fuggire dal tuo ex. Sappiamo tutti qui che non è facile staccarsi da quella che abbiamo considerato la nostra fonte di felicità...
Mi sembra di capire dal tuo messaggio che senti che ti manca qualcosa, qualcosa che se avessi ti farebbe ritrovare i tuoi colori vividi e il tuo entusiasmo.
Penso che dovresti concentrare le tue energie nel capire COS'È quella cosa che ti manca.
Una relazione magari? Ti manca essere amata? Ti mancano amici su cui contare? La comprensione della tua famiglia? Ti mancano cose più materiali? Questo devi scoprirlo tu. Devi trovare il tuo tesoro, quella cosa che ti da energia e felicità e che sai che sarà sempre lì, immutabile e sempre vero.
Va da sé che un tesoro così prezioso non puoi trovarlo in nessun oggetto e purtroppo neanche in una persona... Abbiamo tutti constatato che, patologica o no, la relazione con una persona per noi importante non è eterna (si muore) , né immutabile (si cambia) , né vera (non era amore).
dove dobbiamo cercare allora il nostro tesoro? Ti vorrei consigliare un sito dove ci sono articoli davvero illuminanti, il sito è diventarefelici.it. Prova, non ti costa niente! Alla peggio, avrai buttato via 15minuti di lettura. Io il mio tesoro non l'ho ancora trovato, ma già il fatto di aver iniziato a cercarlo mi ha riempito di positività. Spero che anche tu riuscirai a stare bene.
Infine, mi ha colpito molto l'ultima frase del tuo post, in cui chiedi se si guarisce....
Accidenti, non siamo noi i malati!!!
E se soffrire tu lo senti come una malattia che ti debilita, sappi che hai già DENTRO DI TE tutto quello che ti serve per curarti. Non devi cercare fuori la cura.
Un abbraccio forte!
Ragazzatriste
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timido
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Sab Apr 04, 2020 7:06 pm
Anche per me è passato un anno. Il disinteresse è normale visto quello che si è passato.
La fiducia negli altri diminuisce e le cose si vedono in maniera diversa.
Sembra strano e ti senti apatica ma non spaventarti.
Ci viole un pò di tempo perriassestarsi.
Almeno hai degli amici con cui stare.
Io sono da sola e non ho voluto più nessun amico per paura di ritrovarmi con un altro Np.
Comunque è meglio così.
Per gli invubi magari prova a scrivere in un diario ciò che provi e ricordati magari di te dabambina.
Riprendi cose che amavi fare.
Ritrova ciò che ti piaceva da piccola e rifalle.
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Gio Mag 14, 2020 1:26 pm
Grazie a tutti per le risposte.
Mi dispiace averle lette solo adesso ma non avevo mai ricevuto notifiche via mail; le ho trovate solo perché stanotte ho deciso di rientrare sul forum per rileggere un articolo che era stato postato tempo fa.

Tutto quello che dite è molto vero.
Devo anche ammettere che in questi ultimi tre mesi pensavo di aver fatto dei grossi passi avanti, complici il ritorno in india a studiare col mio guru, tanta meditazione e tante letture.

Ho cercato di focalizzarmi sulla radice del problema. Sul perché io sia sempre stata attratta dallo stesso tipo di uomo.
Col tempo e con l'analisi mi sono convinta che sia sempre la famiglia d'origine (o comunque chi ci ha cresciuti) a determinare la nostra personalità nel bene come nel male.
Così ho cercato di capire come la mia famiglia potesse aver influenzato quella che sono diventata e le scelte che in maniera inconsapevole continuavo a fare.
Il "caso" mi ha fatto trovare libri molto interessanti ma su tutti mi sento di consigliare "Adult children of emotionally immature parents" di Lindsay C. Gibson (purtroppo non è mai stato tradotto in italiano ma per chi mastica abbastanza bene l'inglese e pensa di far parte della categoria lo consiglio fortemente).

Leggendo questo libro ho capito tante cose riguardo i miei genitori che purtroppo, impreparati ad essere genitori ed arrivando da genitori a loro volta impreparati, non hanno fatto che ripetere degli schemi malsani portandomi a sviluppare co-dipendenza.

Dopo anni via dall'Italia ho deciso di tronare a casa definitivamente, sentendomi più forte e più sicura di me stessa.
Purtroppo però le cose non vanno bene.
Mia madre, dopo averle parlato a cuore aperto ed il suo essere tornata in analisi, ha iniziato a capire tante cose ed a cambiare i suoi comportamenti nei miei confronti cercando di controllare i primi istinti di genitore emozionalmente non disponibile.

Non posso dire altrettanto dei miei fratelli (entrambi molto più grandi di me) con i quali le interazioni sono a dir poco disastrose.

Ho riflettuto molto, MOLTO, sul mio rapporto anche con loro e sulle accuse che da sempre mi vengono mosse (immaturità, ipersensibilità, essere una "drama queen", irresponsabilità, incapacità di accettare le critiche -loro- ed estremo egoismo).

Allora mi chiedo: ho la sfortuna di essere circondata da narcisisti e border-line tali... o forse sono io la narcisista che non si rende conto di esserlo?
Perché ormai, memore anche delle tante accuse mossemi da ex marito, inizio a chiedermi se non sono io ad essere il mostro.
Voi avete mai avuto questo dubbio?
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Gio Mag 14, 2020 1:28 pm
Un abbraccio a tutti e tutte. Di cuore
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sissi
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Gio Mag 14, 2020 4:58 pm
si tutti noi, ma .....su questo forum ci sei tu e non i tuoi, quindi nessuno e' perfetto tutti abbiamo delle pecche, ma, solo chi e' normale si pone delle domande e desidera cambiare e migliorare se stesso. Ma tornerai a vivere in famiglia? perchè meglio o no, tornare a vivere con loro ammazza ...
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Gio Mag 14, 2020 6:16 pm
Momentaneamente vivo a casa di mia madre che però vive quasi esclusivamente a casa del compagno quindi sono indipendente.

L'idea, appena trovato un lavoro (purtroppo la pandemia sta rallentando tutto) era di trasferirmi nell'appartamento sotto casa di mio padre in modo da potergli far avere un'ulteriore entrata ma dato che è evidente che in famiglia non esistono limiti sani, ho deciso di evitare.
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Maite
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Ven Mag 15, 2020 12:54 am
Ciao io ho avuto a che fare con una narcisista in più tossicodipendente non vi dico...cmq dopo un love bombing estremo 3 mesi dopo ho scoperto tradimenti bugie di tutto... lasciato aveva già altre due relazioni nascoste ne teneva sempre una principale però ...dopo un mese mi ha sbloccato su WhatsApp dopo avermi bloccato ovunque x testare il terreno io ci sono caduto e dopo un altro love bombing da paura ma più breve mi lascia con un semplice non mi interessi più ...11 mesi che non usa più i social numero cambiati sparita più sentita un fantasma che sicuramente ha timore di me di averli tolto la maschera io comunque dopo essere stato a pezzi dopo 11 mesi la penso ancora e la mia ferita ha ancora uno squarcio...passera ma non si dimentica mai e soprattutto si resta in stand by chiedendosi che fine avrà fatto magari tornerà....sono persone che se li gira tornano dopo un mese se no anche dopo 2-3 anni dipende cosa li frulla in testa e quando lo fanno usate l indifferenza li fai arrabbiare e si cuociono nel loro brodo.
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Ven Lug 03, 2020 10:44 pm
Buona sera a tutti.
Forse "notte" sarebbe più indicato.

Scrivo perché ieri ho avuto una ricaduta.
Qualche settimana fa mi sono riscritta a FB con un nuovo account per necessità lavorative. Era più di due anni che non avevo un account.

Purtroppo come ben sapete il Grande Fratello ci guarda e tra i "persone che potresti conoscere" è ricomparso il mio ex marito. Non ho resistito ed ho interrotto il no contact.

Sono andata a guardare il profilo e scopro che sta convivendo in casa nostra con la stessa donna con la quale mi aveva tradito anni fa. Donna che ha fatto tornare in Europa dalla Colombia.

Pensavo di essere forte, pensavo di aver raggiunto l'equilibrio ed il disinteresse totale nei suoi confronti.
Considerata la reazione che ho avuto alla scoperta direi proprio di no.

Sono tanto stanca. Semplicemente esausta.

La mia parte razionale si ripete che lei è solo un'altra vittima.
L'ennesimo burattino che ha tenuto in ballo per anni fino a che non si è definitivamente liberato di me, per poi andarla a recuperare non appena io mi sono levata dai giochi.

Eppure sono qui che sto male... e non riesco a concentrarmi su me stessa e sulle belle cose che sono riuscita a costruire con tanta fatica.

Temo di aver bisogno di un aiuto un po' più mirato. Non posso e non voglio andare avanti così.
Se qualcuno avesse un contatto di un bravo psicologo specializzato in abusi di narcisisti patologici vi pregherei di condividerlo con me.

Sono allo stremo delle forze ma non voglio che questo rappresenti la quotidianità del mio futuro.

Un abbraccio a tutti voi che state come me combattendo le vostre battaglie <3

Vi sono vicina

F
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sissi
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Ven Lug 03, 2020 11:23 pm
Ciao effi. È normale ,tu,noi,non siamo narcisisti,quando vogliamo bene o amiamo lo facciamo davvero . A tratti pare ancora impossibile quello che è accaduto eppure .... E si,certo lo sappiamo a livello razionale come mai stanno con altre,che non sono interessati a nessuno, però la domanda gira lì,perché lei di ed io no .? È normale,ci vuole tempo,si soffre,siamo umani. In certi giorni sei più cosciente del male che ci hanno fatto,in altri,ti manca il terreno e l' unica cosa che pensi è se chiamasse se chiamassi se ....un monte di se. Stai tranquilla,tornerà la tua serenita',riprenderai il tuo equilibrio la tua libertà. Stai tranquilla ,ma proteggiti,perché chi può starci ancora male sei tu
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Sab Lug 04, 2020 9:35 am
Ciao Sissi,

Molte grazie per la risposta.

Si certo, hai ragione: è come dici tu. Fortunatamente col tempo e l'allenamento riesco più a controllare le crisi.
Personalmente con me funziona il fermarmi, respirare, e fare mente locale su tutte le innumerevoli porcate che ha fatto a me ed altre.

Funziona. Ma vorrei arrivare comunque alla pace dei sensi.

Mi sto informando e nelle ricerche continua ad uscirmi al terapia EMDR.

La conoscete? Qualcuno ha provato e ne ha avuto benefici?

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sissi
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Dom Lug 05, 2020 7:39 am
Di cosa si tratta?
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Dom Lug 05, 2020 8:42 am
Qui c'è la descrizione molto ben fatta però ovviamente è la descrizione che ne ha fatto la psicologa. Mi avrebbe fatto piacere avere il parere di qualcuno che l'avesse provata sulla propria pelle

https://www.pamelabusonero.it/terapia-emdr-e-trauma-da-abuso-narcisistico/
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Dom Lug 05, 2020 9:05 am
No non ho idea
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Lun Lug 06, 2020 1:44 pm
Ciao Effepi!
In che regione /città cerchi supporto?Quanto tempo è passato dalla fine della relazione con i tuo ex marito?
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Lun Lug 06, 2020 2:48 pm
Poco più di un anno da quando non lo sento più definitivamente. Zona Milano
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Sab Lug 11, 2020 5:47 pm
Ciao EffiEffi,
sì, si può ricadere anche a distanza di anni, i tuo ex marito, come tutti i personaggi con problematiche simili, ha creato traumi profondi. Tu ne sei uscita, ma è molto comprensibile che ti sia scattata la curiosità o il desiderio di vedere il suo profilo, una volta che fb te l'ha proposto.
Direttamente non ho esperienza di tecnina EMDR, ma, per altri motivi, so che è una tecnica utile a far venire a galla i traumi profondi, che razionalmente non riusciamo ad affrontare.
Nella tua zona purtroppo non conosco terapeuti da consigliarti , ma ti consiglio di iniziare la terapia e stabilire una buona relazione con lo psicologo e solo dopo eventualmente fare l'EMDR.

Un abbraccio

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Angelica
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Mer Ago 19, 2020 11:02 am
Undefeated ha scritto:EffeEffi,

É credo pressoché impossibile sopravvalutare il danno fatto da un narcisista. La costruzione, la creazione, la produzione, in tutti i campi dell'esistenza umana, sia spirituale che fisica, prende tempo. Quanto ci si mise a costruire le torri gemelle? Quanto a distruggerle? E quanto ancora a rimuovere le macerie sia fisiche delle torri, sia emotive nei parenti superstiti delle vittime? E quanto a ricostruire dopo? Ricostruire sia un qualcosa che rimpiazzasse le torri, sia il ritrovare una vita, per quei parenti a cui fu ucciso così un marito, una moglie, un fratello, una figlia, a caso?

E quindi non c'è da stupirsi. Anche a noi serve tempo... molto più tempo di quanto non ci piaccia ammettere. Ed ecco che viene la tentazione di alimentare un'ira, un risentimento: ...perché quanto ci rode ammettere l'entità del danno che abbiamo ammesso! Da una persona così, poi! Più ci è chiaro chi sono, più si tende a sprofondare nello sconforto nel giudicare noi stessi.

In aiuto, come sempre, viene la parte migliore di noi stessi, viene ciò cha abbiamo avuto l'opportunità di apprendere e meglio apprezzare grazie al narcisista stesso. Bisogna imparare ad andare oltre a ciò che é la nostra società, oggi. Bisogna imparare ad andare oltre i nostri istinti e i nostri sentimenti. Bisogna saper imparare a perdere soggettività per guadagnare obiettività, imparzialità, aderenza alla realtà intesa come unica forma per avvicinarsi alla verità assoluta, quindi appunto non soggettiva. Perché non c'è limite al dove l'interpretazione soggettiva può arrivare ...basta guardare al narci. E più la tua percezione è soggettiva, più è distante dalla realtà intesa come verità oggettiva... insomma più ci si scollega, sia dalla realtà che dalle relazioni. Loro sono infinitamente soli, sempre, anche quando circondati da persone.

In primis bisogna combattere l'associazione tra l'altro sess* ed il narcisismo: è un altro regalo lasciatoci da loro. Serve a loro, un domani, a far vedere che loro sanno rapportarsi all'altro S***o, e che i disadattati con problemi siamo noi. Per loro è facile: apparire come felice equivale ad essere felice. Hanno bisogno di vederci senza qualcun altro accanto. Ci sono poche cose che destabilizzano il narcisista quanto la felicità di una sua ex-vittima. Bisogna riconoscere le cose per quel che effettivamente sono se le si vogliono combattere efficacemente... il narcisismo è senza sess*. Si parla finalmente delle violenze subite dalle donne, ma non si parla ancora sufficientemente della violenza sui bambini, sui vecchi, sui minorati. La figura della donna narcisista è ancora inconcepibile, anche se sentiamo la notizia di un cameriere bruciato vivo dalla moglie dentro la sua auto. La madre che non ama i suoi bambini nel mondo reale, per come è concepito dal 99% delle persone, non esiste. Eppure c'è, eccome. Chi l'ha avuta lo sa bene, come sa bene che a parlarne passerà per un figlio ingrato, crudele. Se lo tiene per se.

La realtà è che dobbiamo investire in noi stessi, ma per farlo dobbiamo riguadagnare la stima, la fiducia in noi stessi. E ammettere l'estensione vera del danno che abbiamo permesso ad altri di farci, non aiuta al ritorno dell'autostima. Vivere in una società dove se alzi lo sguardo li vedi, e li vedi essere presidenti, primi ministri, sposarsi presso famiglie reali... anche questo non aiuta al recupero della nostra autostima. È come se non fregasse niente, a nessuno.
 
Bisogna combattere il desiderio di ingaggiarli, i narcisisti, anche se siamo mossi dal desiderio legittimo di far riconoscere i torti subiti. Perché? Non perché non sia giusto, sarebbe giusto eccome... ma perché si riconosce la realtà, nuda e cruda. E qual'è la realtà? La realtà è che il conflitto è il loro terreno di gioco. Hanno investito in questo da prima ancora di diventar adolescenti, e sono diventati bravi, molto bravi, e sicuramente più bravi di noi in questo. Non ingaggiamoli, mai, ma combatterli sì! Mi spiego: non ingaggiamo il nostro narcisista, farebbe male a noi, ma combattiamo il narcisismo come fenomeno, questo si. Dopotutto chi altro capisce realmente quanto sono pericolosi? Chi altro sa sviluppare la capacità di riconoscerli, oltre alle vittime? Che io sappia, quasi nessuno. C'è un pericolo reale, esteso, diffuso, e non riconosciuto, che si somma ad altri pericoli reali, estesi, diffusi e non riconosciuti, quali il clima. Si, certo, se ne parla. Poi all'atto pratico non ci si avvicina neanche lontanamente a qualcosa di incisivo, adeguato. Come degli atti di narcisisti alle stazioni di polizia... se ne parla... ma non ne si riconosce ne la natura, ne l'estensione, ne niente. La violenza domestica aumenta, in tutti i contesti in cui c'è un debole, poco importa se donna, bambino, vecchio... o uomo. Chi ci può essere dietro i mariti che uccidono la moglie e poi la prole, chi butta l'acido sul viso di una ex, un figlio che uccide i genitori, una maestra d'asilo che umilia i bambini, un infermiere che maltratta un vecchio in una casa di riposo, o dietro a chi si diverte a torturare un animale? Tu non lo sai? Perché pare che li fuori nessuno abbia idea... di come capitino queste cose. E tu? Tu ne sai qualcosa? Intuisci qualcosa in più del 95% delle persone che incroci per strada? E se si, ne parli? Apertamente?

Perché sei la versione sbiadita? Io posso solo risponderti con la risposta che ho dato a me stesso: perché vivi in una società che non sa riconoscere ciò che ti è stato fatto, e non sa ne riconoscere le responsabilità e ne la pericolosità di chi te lo ha fatto. Io non ingaggio ulteriormente la mia ex narcisista, perché il mio bene richiede che concentri le mie energie su me stesso, sulle mie ambizioni. Questo pero non vuol dire che chi mi ha fatto male possa risparmiarsi di prendersi le proprie responsabilità, e non mi sta bene che la società in cui vivo lo assecondi nel fuggirle.

Se ti lasci sbiadire nessuno può impedirtelo, ma sarebbe un peccato. Fai parte di un pugno di persone a questo mondo che si rende conto di tante cose, meglio della stragran maggioranza degli altri. Genera conoscenza del fenomeno. Metti in guardia. Propaga ciò che sai. Impara a farlo in maniera che le persone seppur non potendo capire come ti sei sentito, sappiano porsi delle domande all'apparire di determinati segnali. Si può fare anche parlando semplicemente di politica... Trump poche ore dopo esser stato ufficialmente scagionato dalle accuse per rimuoverlo dalla presidenza USA, dichiara: "il meglio deve ancora venire". Secondo te a cosa si riferisce? Il meglio per la comunità di cui è presidente? O per lui? Tutti pensano si riferisse al meglio per i Stati Uniti. Tu ci vedi qualcos'altro? Se si, val la pena di dirlo apertamente. Oggi ti prenderanno in giro, a ogni anno che passerà, se verrà rieletto, ti prenderanno in giro sempre meno. Tra sei anni, due anni dopo che non sarà più presidente e le inchieste diventeranno più incalzanti, ti prenderanno sul serio. In più, chi sa riconoscere di cosa parli ti si avvicinerà, rendendoti più forte, più sicuro, più determinato.

Preferisci il gossip? Guardati da vicino Meghan. Vedi che fine che fa lo sposo, tempo 10 anni. Il tempo non fa sconti: se vivi nel paese accanto al campo di concentramento, durante la seconda guerra mondiale, e vuoi far finta di non saperne niente, nessuno te lo impedisce. Ok! No problem! Ma non ti lamentare quando perdi la guerra e i soldati alleati prendendoti per le orecchie ti fanno fare il tour di quello che hai reso possibile con la tua indifferenza, ti pare? Fa parte del pacchetto che ci si è scelti, poi se uno vuol ignorarlo non è che miracolosamente allora si viene risparmiati, ti becchi il tour, e le relative immagini a perseguitarti per il resto della vita. Quel che intendo è che a far finta di niente quando c'è un grosso problema, ci si rimette inevitabilmente, non è che il problema sparisce. Se sei circondata da ciechi, che fai? Chiudi gli occhi anche tu? O cerchi da aprirli anche a loro, di condividere ciò che vedi?

Bisogna credere in se stessi, al di la di qualsiasi sia la situazione che ci circonda. É il mio stato d'animo, non quello di un'altro. Solo io posso decidere se essere felice o triste, non me lo può imporre nessuno se non c'è una mia complicità. Avere emozioni è OK. Lasciare che siano gli eventi che viviamo, le persone che ci circondano a determinare quali siano di volta in volta le nostre emozioni è uno sbaglio. Bisogna allenarsi ad adottare uno stato d'animo la mattina e mantenerlo per l'intera giornata, indifferentemente da quello che succede. Perché? Perché si può fare, sei in grado di farlo, ed equivale a riprendersi in mano la propria vita.

"Contrasto ciò che mi ha fatto male, a modo mio, con i mezzi che ho, con i miei tempi... non per il mio ego, ma per il bene della società, al fine di risparmiare per quanto possibile ai narcisisti di fare male ad altri"  allora ritorna l'autostima, il riconoscere il proprio valore, la propria utilità in questa società, in quest'epoca ...allora torna la voglia di un vestito un pochino più attillato ...e non solo quello!



Undefetead,
le tue risposte sono sempre illuminanti.
Ma dai covert (come quello che da ultimo é capitato a me), che sferrano il loro attacco mortale dopo magari anni di (apparente) quiete e benevolenza, come ci difendiamo? Voglio dire, un Trump lo vedi, lo riconosci se hai capito cosa é un narcisista. Ma un covert...si maschera così bene che bisognerebbe avere la sfera di cristallo. O una intransigenza tale nei confronti di ogni minimo difetto dell'altro tale da tenere lontano chiunque.
E quindi che si fa?
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ze_na72
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Un anno dopo... bene ma non benissimo. Empty Re: Un anno dopo... bene ma non benissimo.

Mer Ago 19, 2020 3:11 pm
Ciao,
io ho fatto qualche sessione di EMDR, l ho trovata molto difficile e mi ha infastidito forse perchè era "potente" non riuscivo a concentrarmi, forse per la paura? la psicoterapeuta ti fa seguire il movimento della sua mano a dx o sx oppure batte ritmicamente le mani sulle tue gambe e ti fa "raccontare" un fatto .. trovavo molto fastidioso il ticchiettio e il seguire la sua mano, e non riuscivo a concentrarmi sul ricordo, dicono che sia una tecnica molto buona, a me per esempio tra le altre cose ha fatto ricordare il momento in cui il narci mi ha lasciato e chiuso la porta di casa dietro di lui, per me quella porta chiusa era un dolore allucinante, quando pensavo a questa cosa mi sentivo bruciare dentro, cn una sessione il " bruciore" si è calmato...dovrei tornare a fare qualche seduta...buon lavoro
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