Tornare a vederci bene, ritrovare la vista

Faccio eco alle parole ed ai pensieri di molti altri utenti del forum, perché in fondo al cuore lo sappiamo tutti e sono le stesse dinamiche e gli stessi stati d’animo che ci accomunano, in sostanza...
Tuttavia volevo ribadire a me stessa (e a chiunque leggerà) che il vortice di Alienazione (con la A maiuscola) in cui ti trascina l’NP ti sradica dal tuo senso del reale, dal Tuo significato... dal tuo piccolo senso, dai tuoi ritmi. Da te stessa/o, in una sola parola.
Io mi ricordo ancora cosa volevo in un compagno; e non è questo. Non è questo, neanche lontanamente.
Porgo un augurio sincero a tutti di poter uscire dall’autostrada tortuosissima e infinitamente piena di curve in cui ci catapultano queste povere, tristi figure. Noi abbiamo sempre un’alternativa. C’è sempre un’alternativa ad ogni forma di dipendenza, è la volontà di essere liberi. Ci tende la mano ogni istante, possiamo coglierla sempre.
Grazie per questo spazio di espressione.

neige ha scritto:
il vortice di Alienazione (con la A maiuscola) in cui ti trascina l’NP ti sradica dal tuo senso del reale, dal Tuo significato... dal tuo piccolo senso, dai tuoi ritmi. Da te stessa/o, in una sola parola.

C’è sempre un’alternativa ad ogni forma di dipendenza, è la volontà di essere liberi. Ci tende la mano ogni istante, possiamo coglierla sempre.

Grazie neige per ciò che hai scritto. Mi ha fatto bene leggerlo in questi giorni ancora così difficili da sopportare, giorni che faticano a passare e in cui a volte temo che l'ansia mi divori.

L'idea del vortice e dell'alienazione di sè descrive esattamente lo stato in cui mi trovo.
La volontà ancora è latente. Una parte di me o forse anche più di una, non vogliono ancora lasciarlo andare. Liberarmi da quell'alienazione, tornare quindi a me stessa e al mio senso della vita, significa perderlo, significa vedere il legame con lui svanire. So che la mia parte sana lo vuole, che vuole la libertà, che la merita, ma a quanto pare quella parte al momento non è così forte, perciò soccombe.

Tuttavia, come scrivi tu non è mai troppo tardi per incamminarsi nella via giusta, per vedere la realtà finalmente con i nostri occhi.

Grazie ancora per la tua condivisione.

Grazie Dreamer. L’incoraggiamento arriva anch’esso dalla mia parte sana, e so che è totalmente vero. Però  anche io sto lottando e purtroppo non sono affatto meno invischiata di te in questi buchi neri che cercano di cancellarci...
Tuttavia cara Dreamer, la verità oggettiva non cambia in base a come la percepiamo. L’NP è condannato al volante di un’auto che corre sempre all’impazzata in una strada pericolosissima (è la prima metafora che mi viene in mente) e ci ha fatte sedere al suo fianco. Le alternative sono: fuggire dalla macchina approfittando di un attimo di distrazione, oppure continuare la corsa verso il possibile schianto finale, in un clima di angoscia perenne alle stelle. Meno metaforicamente bisogna riconoscere che la sua natura è quella di una dipendenza; l’NP non riuscirà mai ad offrire altro che relazioni di dipendenza agli altri. Quindi è un prendere o lasciare. E alla fine tutti noi li compatiamo, a me lui fa pena, ho pena del suo inferno, mi dispiace per lui da morire... soprattutto perché sarebbe potuto essere una bravissima persona piena di talenti. Però io posso scegliere di uscire fuori dal gioco, lui no. C’è la vita tutt’intorno che ci aspetta: è dolceamara, ma è VERA.
Un incoraggiamento grandissimo e sincero, razionalmente e col cuore. Non sei sola, ti abbraccio tanto.

Grazie neige. Ricambio in tuo abbraccio e ti ringrazio sinceramente per il tuo incoraggiamento

Ciao a tutti, bello anche per me non sentirmi sola in questi momenti da incubo che solo chi ha vissuto/vive puo capire. Mi sento completamente spersonalizzata, non riesco a vedere il bello nelle cose che mi circondano, pero utile ricordare che possiamo farcela e perderli è scendere da quella dannata macchina che c da tanta adrenalina ma ci condanna a schianto certo!! Dovremmo forse davvero impegnarci in qualcosa che c dia forti emozioni ma non rischi emozionali, come magari uno sport, o il canto, insomma sostituire la dipendenza da questi farabutti con dipendenze da passioni costruttive.