amore, narcisismo e relazioni patologiche
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Undefeated
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un altro covert? - Pagina 2 Empty Re: un altro covert?

Mer Gen 01, 2020 12:29 pm
Auguri Alba Nera,

Scusami anche tu se anch'io tardo con le risposte. Due figli condivisi con una NP che ora vive in Francia ed un divorzio che volge al fine, a Natale, nel mio caso si traducono in 4.000km da farsi in 7 giorni. E ora li ho fatti.

Si, esatto, la mia "organicità" equivale alla tua "serie di incongruenze"... e a riguardo di evoluzione, no, non sono più evoluto di te. È solo che con il tempo e la pratica le "serie di incongruenze" si trasformano in "un insieme perfetto" di cose perfettamente interconnesse, con una sola incongruenza: la menzogna del NP, che sola coglie la nostra attenzione come un dettaglio in bianco & nero in una foto a colori. A quel punto viene più naturale, perlomeno a me, immaginarlo proprio come un corpo "inorganico" nel mezzo di un insieme "organico". Dove organico sta non solo per un insieme completo ed armonioso, ma anche per "vivo" rispetto al "non-vivo". Perché amore è sinonimo di vita, come assenza d'amore è sinonimo di assenza di vita, del rinnegare la vita. Insomma un dettaglio dal sapore morto e sterile, in mezzo ad un insieme che invece è vivo.

Allora? Sto' cuore proprio si rifiuta di seguire ciò che la tua razionalità ha compreso fin troppo bene? Come non capirlo. Eppure certe cose s'hanno da fare. Pena il rimanere congelati, proprio come l'NP, inceppandosi sempre sullo stesso punto. Inceppa che ti ri inceppa, il cuore alla fine, di dolore in dolore, cessa di provare emozioni, emozioni per lui. Vedrai che allora il tuo cuore seguirà la tua testa, senza forzature. Lasciarlo ha valore il momento in cui viene "naturale" lasciarlo.

Di nuovo la parola chiave è "organicità", almeno per me: il riconoscere l'importanza del "come" avvengono le cose, non solo l'importanza del "cosa" avviene. L'importanza di "cosa" avviene dipende dal "come" avviene. Faccio un esempio: rubare è sbagliato. Eppure un ricco che ruba è diverso da un povero che ruba per sfamarsi. L'uno, il ricco, ha capito come sfruttare al meglio una serie di convenzioni e regole che le comunità di persone si sono imposte in modo da ordinare la coesistenza. L'altro, il povero, ha messo da canto queste stesse regole, nel momento in cui il loro uso improprio gli impedisca di riuscire a sfamarsi e sopravvivere, cioè un diritto inalienabile, in quanto in verità tutto ciò che è contenuto nel mondo è di tutti, come è di nessuno. Nell'atto di "rubare" Il "come" è successo determina il "cosa" sia effettivamente successo. Insomma il "come" lo lascerai determina il "cosa" lascerai. Prenditi tutto il tempo necessario per lasciarlo nella maniera più costruttiva per te stessa. È lui stesso che ti suggerisce di usarlo come uno strumento per migliorare te stessa, diventando più forte, saggia, determinata. Per lui "usare" le persone è OK, non fartene un problema. Ma non fartene un problema solo con lui.

Ho tanto la sensazione che il 2020 ti lascerà diversa: più determinata, più assertiva, più sicura e quindi più serena. Più serena, nonostante tutto. Perché essere sereni non dipende da cosa ci succede, ma dipende da come decidiamo di viverci quello che ci succede. La presenza di un NP nella nostra vita non altera questo concetto. Possiamo maturare, comprendere, riconoscere i nostri errori, e chiudere con il nostro NP. E possiamo farlo essendo al contempo determinati a rimanere sereni. É un esercizio. Un esercizio che l'NP impara a mimare, ma che come l'amore, è un esercizio nel quale l'NP non è in grado di riuscire. Tu invece si. Trai pieno vantaggio da ciò che ti rende diversa dal NP. Devi, lo devi a te stessa. Più cogli ogni occasione per differenziarti dal NP, più sviluppi in te stessa doti preziose.
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Alba Nera
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un altro covert? - Pagina 2 Empty Re: un altro covert?

Ven Gen 03, 2020 10:59 pm
Caspita, che situazione! Mi spiace moltissimo Undefeated, veramente. Ma son contenta che tu sia riuscito ad arrivare al divorzio...

L'immagine di un dettaglio in bianco&nero in una foto a colori rende benissimo l'idea. Grazie per gli spunti di riflessione che mi dai, mi sono molto utili.

E, a proposito del "come" avvengono le cose, alla fine l'ho bloccato. Dieci minuti fa.
Mi è venuta in mente Sissi, quando me l'ha suggerito settimane fa..... Alla fine ci sono riuscita, e di spontanea volontà. Era ora di basta...

Per riassumere gli ultimissimi aggiornamenti...
Gli ho inviato un messaggio di auguri di buon anno il 31 dicembre pomeriggio, dicendogli anche che era da un paio di giorni che ero malata.
Nonostante tutto ci tenevo davvero a fargli gli auguri, solo che non sapevo bene cosa scrivergli, quanto scrivergli... Quindi gli ho scritto giusto un paio di righe.

Lui non ha visualizzato il messaggio fino ad oggi pomeriggio. Quando mi ha anche risposto, testuali parole: "Grazie a te e famiglia! Spero che ti riprendi!"
Ora. Tralasciando il congiuntivo errato... Mi è sembrata palesemente una presa in giro o comunque una bambinata.
Sia il fatto di non visualizzare il mio messaggio per 3 giorni, sia il rispondermi con quelle parole.
Ancora una volta... con tutte le parole che si possono scegliere... Che senso ha rispondere cosi, se non per prenderti gioco di me?
"A me e famiglia", mi sembra solo un'espressione che vuole canzonare quello che si usa augurare in queste circostanze (anche perché conosco lui, i suoi modi di dire, il suo umorismo).
Peccato che lui la mia famiglia non la conosca e non abbia nessun motivo per tirarla in mezzo.
Poi ha finalmente aggiunto una foto profilo, l'aveva tolta settimane fa quando gli avevo detto che volevo interrompere la nostra relazione. Ha aggiunto un'immagine che ha sicuramente scattato in questi giorni di festa, ritrae un paesaggio invernale. Come per dire: "vedi che mi diverto anche senza di te?"
Almeno, questo è il significato che gli attribuisco.

Quindi niente, bloccato ovunque. Non ho più niente da dirgli.
Però ho le palpitazioni, non sono tranquilla. Mi viene anche un po' da piangere perché rappresentava il mio soggiorno all'estero degli ultimi 3 mesi. Grazie a lui ho conosciuto delle persone... importanti. Mi ha spronato quando ero troppo chiusa in me stessa. Ci sono stati dei momenti veramente belli, che non provavo da tantissimo.
Ripenso a quando ci siamo conosciuti. Io diffidente, introversa, non volevo aprirmi con lui e in generale con nessuno. Invece è riuscito a farmi aprire completamente, ci sono cascata come una pera cotta, mi sono resa vulnerabile. Ed è andata di schifo. Un'altra delusione, che peccato.
Ecco sto piangendo.
Colpa sua.
Stasera ero felice, sono uscita con delle amiche per un aperitivo.
Poi al ritorno la decisione di bloccarlo... ora ho solo tanto amaro in bocca. Ma forse è il prezzo da pagare per una serenità futura, come dici tu Undefeated. Lo spero tanto.
Anno nuovo, scelgo di lasciarmi alle spalle le persone che mi fanno più male che bene, quelle che mi lasciano in sospeso per giorni per un cavolo di messaggio, quelle che non mi rispettano e non mi amano abbastanza, quelle che si prendono gioco di me.
E io non so quanto queste persone siano consapevoli del male che fanno, non so quanto ci sia di "ragionato" e "calcolato", e quanto invece ci sia di "automatico", però mi sono stufata di cercare sempre di capire gli altri, e aiutarli, e provare a salvarli, quando nessuno fa lo stesso con me.
Lascio ognuno al proprio destino... anche se mi fa male.
Perché lui una delle ultime volte che mi ha scritto mi ha detto qualcosa tipo: "se io non faccio mai questo effetto (quello di "accendere" una persona dopo tanto tempo di vuoto, come io ho fatto con lui a suo dire) allora sono la costante dei problemi". Si lamentava che veniva costantemente lasciato.
E io come a faccio a dire se una frase del genere è stata lanciata lì per mettere il carico da 90 nella sua scenetta da vittima incompresa, da piccolo Calimero, oppure se era una presa di coscienza autentica?

Io gli volevo bene veramente, ci tenevo davvero a lui. Alla parte sana di lui. Però se il prezzo da pagare è un'altalena emotiva allora no... basta... basta con questi giochetti.. L'ho già vissuta una volta e mi è bastata. Io voglio essere felice.
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