amore, narcisismo e relazioni patologiche
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Alba Nera
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Sab Nov 30, 2019 11:36 pm
Ciao a tutte,  ogni tanto ritorno...
Questo forum è stato fondamentale in passato perché mi ha permesso di scoprire la vera identità del mio ex.  E' stato molto difficile ma ne sono uscita, sono riuscita a lasciarlo a dicembre 2016 e ora direi di essere una nuova persona (in meglio).
Ho scritto in passato anche per avere supporto nel relazionarmi con mio padre, e come sempre mi avete dato dei consigli preziosi.
Al momento mi trovo temporaneamente all'estero, quindi lontana da una realtà famigliare soffocante e molto pesante. Purtroppo non sono ancora riuscita a "risolvere" questa situazione, adesso che sono lontana sto bene, ma so che non durerà a lungo - ma questo è un altro discorso.

Vi scrivo perché dopo 3 anni praticamente di vuoto, il mio cuore è di nuovo riuscito a provare qualcosa. Cerco di farvela breve ma non sarà facile.
In questo periodo all'estero ho conosciuto un ragazzo, e qualcosa è scattato dentro di me. Non è stato un vero e proprio innamoramento ma una piccola scintilla c'è stata. Non la sera che l'ho conosciuto: quella sera, una cena con altre persone, pensavo fosse soltanto un tipo molto chiuso e anche un po' sfigato (!). Nei giorni seguenti abbiamo avuto modo di frequentarci abbastanza spesso e mi son ritrovata a considerarlo un ragazzo veramente a posto, pulito... Mi sembrava molto carino nei modi di fare, gentile, buono, "un bravo ragazzo" diciamo! Ed è per questi motivi che qualcosa è scattato in me. Queste qualità mi hanno dato da pensare che non poteva essere "un altro di quella categoria", ma un ragazzo "normale"!

I giorni passano e a me sembra che ci stia provando. Ho pensato di lasciarmi andare, di vivere il momento, di vedere dove mi portava la corrente senza farmi troppe paranoie mentali... Anche se per diversi motivi non era esattamente il mio ragazzo ideale. Non abbiamo moltissime cose in comune, ma ho pensato veramente di provare a mettermi in gioco e uscire dalla mia zona di comfort.
Adesso, dopo un mese, sono qua a scrivervi dei miei dubbi.

Lui a parole è perfetto (a parte quando fa certe battute velatamente irrispettose, quelle in cui non sai se è veramente uno "scherzo" o se ci sia un fondo di verità), nei gesti anche. Apprezzo moltissimo il suo modo di ragionare, sembra cosi logico. Amo chiacchierare con lui, e quando ci frequentavamo, amavo le sue numerosissime coccole. Eppure... Non lo so, il mio sesto senso mi dice che c'è qualcosa che non va. Ci sono stati dei piccoli dettagli che mi hanno portato a riflettere.
Da un punto di vista più razionale, credo di trovarmi nel bel mezzo di un love bombing coi fiocchi. Il fatto è che lui sa che ho molti dubbi, e per questo non può ancora permettersi di svalutarmi più di tanto.
Qualche giorno fa è tornato in Italia, e adesso che siamo temporaneamente distanti riesco a rileggere tutto quello che abbiamo vissuto assieme sotto un'altra luce:
La fretta con cui sono successe molte, moltissime cose.
Lui che mi dice ripetutamente che sono "perfetta", lui che scherza su un futuro prossimo assieme (da conviventi/sposati).
Lui che mi dice che mi vuole tutta per se e subito, cosi non lo posso abbandonare (come hanno fatto le sue ex).
Che rispetto alle sue ex sono su un altro livello.
Lui che mi manda messaggini praticamente ogni due ore se non di meno... è per controllarmi? per bombardarmi con la sua presenza e rendermi dipendente? O gli manco e basta?
Mi guardo indietro e penso a quando l'ho sorpreso a non rispettare molto la privacy degli altri.
A mettere in imbarazzo pubblicamente un amico in comune.
Mi guardo indietro e penso a tutti gli innumerevoli dettagli a cui ha prestato attenzione: singole parole che ho detto, miei modi di essere e di fare. La posizione di certi oggetti.
A volte scherza quando la situazione è seria e non dovrebbe.
In 3-4 occasioni si è inventato cose che io non mai detto (e so quello che dico). Gas lighting???
Ha portato a farmi credere più di una volta, che io ci avrei provato con lui (e non il contrario!).
Ha molte amiche. Dice che "è fatto cosi" e che mi deve andare bene e che mi devo fidare, perché sono solo amiche. Si trova più a suo agio a parlare con le ragazze che con i ragazzi: sono più sensibili.
In un paio di occasioni ha manifestato poco interesse in cose che volevo condividere con lui , ovvero una canzone e delle foto (e io sono una persona molto riservata, e lui sa che non ho un buon rapporto con le foto perché non mi piace essere fotografata.... Quindi avrebbe dovuto apprezzare questa mia apertura nei suoi confronti).

L'altra sera mi sono un po' infastidita perché ormai, ultimamente, ci sentiamo più o meno sempre alla stessa ora, e lui per mezz'ora è sparito, non ha risposto ai miei messaggi e alle mie chiamate. So che mezzora non è nulla, ma dal momento che è l'unico momento della giornata in cui ci sentiamo un po' me la sono presa, anche sapendo che è a casa a fare nulla. Mi ha risposto dicendomi "Scusa, stavo giocando (al computer, ndr) con X e Y". Gli ho risposto che poteva continuare a giocare e che ci saremmo sentiti un'altra volta.
Alla fine dopo un po' ci siamo sentiti lo stesso per telefono, e lui si è arrabbiato perché stavo esagerando.
Gli ho detto che non poteva dirmi come mi dovevo sentire. Mi sono sentita ferita, e se per lui era esagerato ne avrei preso atto. Cosi come prendo atto che ultimamente discutiamo un giorno si e un giorno no, perché sa fare delle battute davvero sprezzanti a volte. Morale: è riuscito a passare lui dalla parte della vittima. Lui che dopo una giornata dura, poverino, voleva solo staccare un attimo la testa, e invece mi ci mettevo pure io a rincarare la dose.
A me questa reazione ha dato da pensare, perché se io fossi stata dall'altra parte, mi sarei solo scusata. Avrei detto che pensavo che si stava esagerando, ma finiva lì. Non mi sarebbe mai venuto in mente di rigirare la frittata e far sentire l'altra persona in colpa....

Non lo so, le mie sensazioni mi dicono che mi trovo davanti ad un Narci Covert da oscar. E al tempo stesso credo di essere nel mezzo di una bella dissonanza cognitiva.
Vi scrivo perché non so se sono io, che non sono più capace di fidarmi di nessuno. Oppure se è normale avere queste titubanze, dopo una brutta storia con un NP.
Non so se tutte queste paranoie hanno ragione di esistere oppure no. Riuscirò mai a fidarmi di nuovo?
Mi sono ritrovata a pensare che se ho tutti questi dubbi dovrei chiudere e basta. Al di là che lui possa essere NP o meno. Forse è la cosa più corretta da fare, per entrambi. Però faccio ancora moltissima fatica a "lasciare" . Credo di avere bisogno di un percorso di psicoterapia perché evidentemente ho ancora dei traumi non risolti, ma al momento non me lo posso permettere. Mi chiedo solo se sono io ad "attrarre"  un certo tipo di persone, oppure se capita e basta.
Pensavo di aver sviluppato un bel fiuto per certe persone, perché ultimamente ne ho inquadrate tante di persone narcise e invece.... boh, credo di esserci cascata di nuovo. Pensavo di avere imparato tutta la teoria a memoria... ma evidentemente con la pratica è tutta un'altra storia.
Scusate per la lunghezza e grazie a chi mi leggerà.
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treppa
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Dom Dic 01, 2019 8:23 am
Bentornata Alba nera,

Una delle cose che ho imparato dalla storia col NP è proprio di imparare a fidarsi del proprio istinto.
Come ci si potrà mai fidare del prossimo se per primi non ci fidiamo di noi stessi?

un abbraccio
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beatrix2
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Dom Dic 01, 2019 5:06 pm
Ciao,
sì, dopo avere sofferto i dolori dell'inferno insieme a un narci, anche io non capivo se avessi perso completamente la fiducia nel genere maschile , se fossi diventata paranoica, e quant'altro.

Tu ora hai molta consapevolezza, adesso, nel senso che ti poni delle domande e noti le cose che non vanno bene, le dinamiche rivolta frittata, per esempio, il criticare velatamente gli altri, e via dicendo.
Fidati del tuo istinto.
Fidati di te stessa.
Ascoltati.
Chiediti: come mi sento? (dopo essere stata con lui o dopo avere scambiato dei messaggi) , zittisci tutte le voci che ti dicono come ti dovresti comportare, cosa dovresti provare, zittisci tutto quello che esiste, tranne te stessa in questo preciso momento e chiediti "come mi sento?".
La risposta "giusta" arriva.
Un abbraccio
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Agnese
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Lun Dic 02, 2019 12:09 am
Ciao Alba Nera.
Non pensare di aver buttato il ruo tempo in teorie che non riesci a mettere in pratica. Oggi sei molto piu’ consapevole. Un tempo ti saresti buttata a capifitto in questa storia senza porti domande. Purtroppo l’inconscio attrae quello che la ragione non vuole. Temo siamo predestinate ad attrarre (e viceversa) un certo tipo di uomini. Da quello che scrivi le caratteristiche del covert ci sono tutte. Le tue consapevolezze di oggi faranno si che tu riesca a gestirlo senza farti troppo male o meglio a lasciarlo andare sapendo bene cosa non hai perso.
In bocca al lupo!
Agnese
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Alice371
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Lun Dic 02, 2019 9:56 am
Io a fidarmi non ci riesco più.
Così mi prendo della fredda e risoluta.
Ma chi mi dice che non me lo dica per farmi sentire in colpa e per altri motivi?
Ho una relazione da un mesetto posso dire ma di fidarmi non se ne parla... io non ci riesco. C’è qualcosa che non mi torna. Mi spiace perché poi sono meno aperta a fare prime mosse, rischio davvero di apparire distaccata?
Dopo una bella serata. Il gg dopo mi contatta con un mess come sempre e da lì ci scriviamo un po’ di messaggi, l’ultimo mia risposta a uno suo alle 17.
Ci mandiamo sempre la buonanotte. Ieri no. L’ultimo mess alle 17.
Io non ho ceduto e non ho scritto.
Ovviamente ora sono combattuta sul forse stava a me... perché comunque anche se il mess delle 17 era mio., scaturiva dal suo iniziale etc
Che devo pensare... mi direte di ascoltarmi...
Ma è difficile.
Quando sembra che vada bene, c’è sempre un qualcosa che mi fa dubitare.
Lo so che non è normale e devo ascoltare tutto. Ma secondo voi potrei essere anche io in parte a apparirgli scostante e fredda e dover lavorare su questo lato?
Possibile che io non mi riesca a far capire. Con gli occhi, dal vivo, con i messaggi. Boh...

Alba nera, anche io dopo tre anni...
ho il terrore di rivivere cose...
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Alice371
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Lun Dic 02, 2019 10:46 am
Ma poi questo filo comune del confine ... quando scherza e quando è serio?
Per cui risultano fuorvianti....
e a parole è perfetto, anche lui.
Poi tipo dopo la bella serata mi dice di una passata relazione con cui ha chiuso (ancora io e lui non ci vedevamo.. ci teneva a dirmelo come se della serie ho anche chiuso questa relazione... boh? Allora quando mi hai raccontato cose non era il caso di raccontare che eri in una relazione fino a due mesi fa?)
Maria
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Lun Dic 02, 2019 7:22 pm
Ho preso la consapevolezza di avere un partner narcisista solo 2 giorni fa (la storia prosegue purtroppo da quattro lunghissimi anni),
e l'argomento dovrebbe essere completamente nuovo per me, ma mi sembra di conoscere così bene i dettagli descritti da ognuno di voi...
Mi sono fidata ciecamente di lui, è intelligente, ricco, affascinante, mi ha obiettivamente migliorato la qualità di vita eppure in questi giorni sto mettendo in discussione qualsiasi cosa, non mi fido più di lui e nemmeno di me stessa.
Ho davvero molta paura, sono completamente isolata da tutti, inclusi i miei genitori. Non so come io sia potuta arrivare a tal punto, sembra assurdo... Spero di poter trovare delle risposte e delle soluzioni in quetso forum...
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sissi
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Lun Dic 02, 2019 10:12 pm
ciao Maria,
benvenuta, ti prego di scrivere la tua storia, nella sezione presentazioni, così possiamo rispondere al tuo post ed aiutarci.

Alice e per tutti, sul post aperto da una persona, si risponde solo alle richieste e ci si confronta solo su quella persona, Se volete palare di voi e delle vostre problematiche, aprite un altro post con un suo titolo così possiamo dedicarvi le giuste attenzioni senza rubare le stesse attenzioni ad altri .


Grazie mille
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sissi
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Lun Dic 02, 2019 10:27 pm
ciao Alba Nera. Non mi piace, tu ci sei passata, e sai. Ora con maggior distacco, hai fatto un elenco molto dettagliato delle stranezze di questo rapporto, diciamocelo....non pare una bella lista per me. Credo che non ci siano segnali positivi qui, e credo che se tu sei tornata qui, hai qualche dubbio. E noi cara ti supportiamo in toto, perchè, solo noi, sappiamo. Penso che ti farebbe bene prendere ancora un po' di tempo per allontanarti, per vedere tutto meglio. Comunque , questi comportamenti non ti piacciono, quella sua sottile maniera di farti sentire sbagliata, o di fare la vittima, o di iniziare a non chiamarti piu' ogni 5 minuti. mmmmmm, se te ti senti così per me devi seguire il tuo sentire, e mollare. Si li attraiamo noi, ma poi una volta che sappiamo cio' che sono, dobbiamo avere la forza di mandarli al gas, proprio come farebbero loro con noi.
Forza Alba ,siamo qui
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Alba Nera
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Lun Dic 02, 2019 11:35 pm
Grazie a tutte ragazze, non so davvero come ringraziarvi. Scrivere qui e leggervi mi permette di restare un po' lucida.
Stasera è successo un casino...
dovevamo sentirci per telefono come al solito... ci sentiamo sentiti nel pomeriggio via messaggio, tutto bene.
Stasera lui è passato dal "dimenticarsi del telefono" (3 giorni fa) a scrivermi "sei svenuta?".
So che è una scemata, lo so. Ma io me la sono presa. Che modi sono? Con tutte le parole e la delicatezza e l'affetto - che si possono scegliere? Non ero in ritardo, infatti gli ho detto che stavo finendo di mangiare. Ci siamo sentiti per telefono, ma io ero un po' incattivita, e lui me l'ha fatto notare malamente e io gli ho detto "cambiamo argomento, per favore", con tono un po' seccato, appunto perché non volevo litigare... lui mi risponde "no, cosi no..." e allora io gli ho augurato una buona serata e ho messo giù. Ma non è stato solo questo... è stato ascoltare le prime parole che poteva dirmi dopo una giornata ad aspettare questa telefonata... è stato sentire i suoi sbadigli, il tono di voce... tante sfumature che mi portano sempre a pensare "sta fingendo vero? perchè una persona innamorata non ha questo tono di voce, non dovrebbe essere annoiata..." Paranoie, come al solito paranoie... Perché analizzo tutto cosi nel dettaglio?!
E' evidente che ormai aspetto solo le piccole cose per saltargli addosso, perché ho notato i mille altri indizi che però con lui non posso affrontare. Non posso mica dirgli "guarda, ho notato tante piccole cose che mi ricordano il mio ex psicopatico... ecc.".
Per farvela breve ci siamo sentiti dopo un'ora per messaggio...
e dopo un po' lui mi ha detto che era meglio lasciar perdere... con altri commenti su cui non mi dilungo... e io ho confermato, da vera codarda perché so che dovrei avere le palle e dirgli in faccia quello che penso, ma non ce la faccio. Mi fa male, sto male.
Mi fa male e mi spiace molto perché io nonostante tutto penso anche alle cose belle che ci sono state, e mi chiedo perché debba esser cosi difficile volersi bene.
E in questo momento sono in lacrime e sto male e se non avessi scritto qui e non avessi letto i vostri messaggi probabilmente l'avrei già chiamato per chiedergli scusa ed elemosinare un po' di affetto. E onestamente non nego che se nei prossimi giorni dovesse tornare, potrei ricascarci. La chiave credo sia questa, ho così fame di affetto che sono pronta ad accontentarmi di "poco". Razionalmente lo so, ma poi l'istinto.... ha sempre la meglio. Mi faccio un po' pena.
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Lun Dic 02, 2019 11:55 pm
Non ti devi fare pena, riconoscere di avere un bisogno , una fragilità, un qualcosa che ci porta a finire in situazioni come questa è il primo passo ed è fondamentale, perchè senza riconoscerlo non potremmo mai uscirne.
Non darti della codarda, con questo tipo di soggetti l'unica via è smettere di interagire con loro, se lui ti ha dato la possibilità di staccarti e tu l'hai colta al volo, hai solo fatto quello che è giusto per te.
Le cose belle che ci sono in queste relazioni sono la vera fregatura, infatti si soppesano quelle cose con quelle negative, ci si mette in discussione, ma non funziona così. Le cose belle sono l'esca, o meglio, i narcisisti patologici vivono in un ciclo eterno: ricerca di una persona con cui nutrirsi, in cui specchiare se stessi, individuata la preda ecco che il narcisista diventa la persona giusta per la prede, capisce i suoi bisogni, trova le sue fragilità, e diventa un irresistibile seduttore, per un po' si diverte e la cosa funziona, poi però comincia ad annoiarsi , quindi comincia la fase dello scarto, che avviene più o meno repentinamente.
In questo ciclo non c'è mai ombra di sentimento, non per caso ho usato i verbi "divertirsi" ed "annoiarsi".
Non so se lui sia narcisista patologico, ma leggo quello che provi, il tuo istinto non mente.
Rispetto al tuo ex psicopatico, ti stai accorgendo prima di tutti i problemi che potresti avere se contiuassi con un soggetto del genere: ce la puoi fare anche questa volta.

Un abbraccio

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Mar Dic 03, 2019 5:25 pm
e proprio su questo conta, che tu torni anche se lui già ti stà dando meno, che accetti, per ovviamente darti sempre un po' meno, te invece anche se sei in lacrime ti accorgi che non va'. E non e' normale stare tutto il gg ad attendere una telefonata che quando arriva ti delude sicuramente. Tanto torna, e' troppo presto per mollarti. Fatti un regalo, digli che una una storia così non ti interessa e che dei andare fuori a ballare con amici e che quindi non puoi stare al telefono. cia ciao....sai che bello stò deficiente.....Alba, e' terribile, ma stai facendo una bellissima cosa per te, te, meriti di piu'. ...davvero
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Mer Dic 04, 2019 10:58 am
Alba nera ti vorrei ringraziare per la condivisione di tutte le tue micro analisi, credo che sia molto importante scriverle per non dimenticarle e per avere più fermezza nelle decisioni.

Spesso capita anche a me di avere un distacco dal mio partner narcisista (di qualche ora) perché mi metto a studiare o a concentrarmi su altre attività. Quando poi mi cerca infastidito dalla mia inusuale assenza riscontro un un atteggiamento freddo, fintamente annoiato, (simile a quello descritto nel tuo ultimo commento) e apparentemente sembra che lui abbia tutto sotto controllo, ma so benissimo che sta mascherando una sofferenza dettata da una paura del rifiuto (che quasi non esiste) che enfatizza esageratamente. Quindi temo che questo atteggiamento di freddezza ed assenza sia mirato a colpire le ragazze come noi, veraci di amore ed elemosinanti affetto. Non cedere.
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Bianca
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Gio Dic 05, 2019 5:34 pm
Ciao Alba Nera! Bentornata
Questa storia non piace a te ma onestamente nemmeno a me... Già sai a cosa vai incontro continuando, soprattutto ora che la storia è compromessa e lui sta venendo fuori per quello che è realmente. Tu l'hai scoperto e ora non te lo perdonerà. Posso capire la delusione, credimi, ma non perdere altro tempo, con loro anche le parole si sprecano!
Non mi ha dato per niente una buona sensazione e tu sei stata brava a rendertene conto da sola.
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Alba Nera
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Lun Dic 09, 2019 12:29 am
Grazie ragazze, grazie a ciascuna di voi per gli spunti di riflessione. Mi servono tantissimo. Forse ci impiegherò un po' ad uscirne, ma ogni tanto vado a rileggere quello che mi avete scritto e mi dà nuova forza.

Maria, se le mie micro analisi possono aiutare qualcun'altro ben vengano, ne sono molto felice. Come hai detto tu, scriverle mi permette di non dimenticare e di mettere momenti belli e momenti brutti sulla stessa bilancia.

In questi giorni ci sono stati degli sviluppi. Avrei voluto condividere molti dettagli e molti pensieri ma sono stati giorni frenetici anche dal punto di vista lavorativo e non ho avuto tempo di fermarmi, quindi mi sono scivolati via purtroppo.

Dopo gli ultimi messaggi di cui vi ho raccontato, ci siamo sentiti per telefono. Ho iniziato bene, mi sono piaciuta, sono riuscita ad essere piuttosto fredda e razionale. Gli ho spiegato che preferivo non ci sentissimo più. Ho cercato di addolcire la pillola, evitare di litigare e scaricare tutta la colpa su di me. Gli ho detto che non sono pronta per una relazione, che ci sono diversi suoi atteggiamenti che mi ricordano il mio ex (gliel'avevo già detto in passato purtroppo...) e che quindi ogni piccola cosa mi fa reagire più del dovuto e finiamo per litigare. Gli ho poi ricordato che siamo un po' diversi e che ho dubbi sul fatto che questa relazione possa funzionare.
È passato qualche giorno quindi non mi ricordo tutti i dettagli.
Però è finita più o meno con lui che mi ricordava i bei momenti passati assieme, che mi diceva che non sarebbe successo tutto quello che è successo se entrambi non avessimo veramente provato certe cose. Io ho avuto l'occasione di lasciarlo per sempre almeno un paio di volte, con lui che mi diceva "non spetta a me convincerti, se vuoi che non ci sentiamo mai più dimmelo adesso". Ma ovviamente non ce l'ho fatta, e non capisco veramente che cavolo di problema io abbia con gli addii. Ero in lacrime e mi mancava l'aria, stavo veramente male. Non ce l'ho fatta a dare un taglio netto. Siamo rimasti che lui avrebbe cercato di farsi sentire di meno e che ci saremmo visti dal vivo per riparlarne. (Torno in Italia tra una decina di giorni).

Nei giorni successivi si è fatto sempre sentire lui per primo, con piccole scuse...tipo "scusa, non ce la posso fare" (a non sentirti, ndr) oppure "mi manchi, volevo solo salutarti".
io rispondevo, concisa, ma rispondevo.
Un'altra sera mi ha chiamato a sopresa... io ero fuori a cena, e gliel'ho detto... dopo 3 ore mi ha chiesto se ero ancora fuori... e io non so perché non ho resistito e l'ho chiamato. Ci siamo sentiti ed è stato bello. La telefonata è comunque finita con me che gli ricordavo di non farsi troppi castelli in aria, di non aspettarmi, di pensare ad altro, di non cercarmi....
Come parlare al vento ovviamente.

Ieri mi ha scritto un po' di messaggi a cui non ho risposto e dopo un po' mi fa: "bloccami per favore, non ce la faccio... Sono fuori da 3 ore ma continuo a pensare a te" ecc. ecc.
Gli ho risposto che effettivamente, se continuava cosi, era sulla buona strada per farsi bloccare. Gliel'ho chiesto con le buone, gli ho ricordato per favore di non cercarmi più. Gli ho consigliato di distrarsi con degli hobby/altro. Ho provato a parlargli come si fa con le persone "normali".

La risposta è stata un poema struggente...  Rolling Eyes Si scusava e mi diceva che non mi avrebbe più scritto. Era deluso e amareggiato perché non gli ho neanche dato la possibilità di dimostrarmi che mi sbaglio, che insieme potevamo stare bene e che potevamo sconfiggere i fantasmi del mio passato (cit. sua) I dubbi c'erano anche prima e lui lo sapeva, ma col fatto che eravamo tutti i giorni assieme riusciva ad annebbiare la mia lucidità mentale con un sacco di coccole. Adesso che è lontano, dice lui, non può fare molto. Se voglio scappare sono libera di farlo, dice lui, ma lui conosce bene il modo in cui lo guardo e gli sorrido. Dice che vuole che le cose gliele dica in faccia, perché ha bisogno di essere distrutto per andare avanti.

Come posso dargli torto? Effettivamente dal suo punto di vista il discorso non fa una piega.
Siamo stati benissimo per qualche settimana, poi quando lui è tornato in italia il mio cervello ha ripreso a funzionare a pieno regime e mi sono accorta di tante piccole cose.
È vero, non gli ho dato una vera e propria chance.
So che quando lo vedrò dal vivo sarà un casino, perché razionalmente riuscirà a farmi dubitare di quello che so che non va, perché non so cosa dirgli quando mi ricorda tutti i momenti belli e soprattutto il fatto di rivederlo da vicino mi manderà K.O. Mi conosco.

Il fatto è che io non riesco a capacitarmi che possano esistere delle persone che riescono a RECITARE in modo cosi perfetto!!!! E quindi ogni volta che me li ritrovo davanti, una piccola parte di me vede comunque il buono di quella persona. E mi dice che non può essere "cosi male, dopotutto". Davanti alla dolcezza e alla gentilezza io mi sciolgo, che sia autentica o meno.... E questo è un gran bel problema. Fa nulla se a posteriori razionalizzo e mi dico "cavolo, è stato bravo però! Anche stavolta me l'ha fatta", io sul momento mi faccio abbindolare.

Pensate che ha pure finto di piangere nell'ultima videochiamata!!!!
Ovvio che stava fingendo. Si è vista solo una riga di lacrime scivolargli lungo una guancia, ma l'espressione del viso non è cambiata... Così come non si è notato l'umore triste nel tono della voce o nella scelta delle parole...
Tanto più che ci sono state un paio di occasioni in passato in cui lui mi ha voltato le spalle dicendomi "non voglio che tu mi veda piangere". Ma era palese che non si sarebbe messo a piangere, sono quelle cose che sai e basta e che non so spiegarvi.... Si girava perché probabilmente gli veniva da sorridere, tanto è perverso !!
In un'altra precedente videochiamata (quando gli dicevo che non volevo continuare la nostra storia e lui se lo aspettava perché i messaggi della sera prima lo anticipavano) mi ha mostrato i fazzoletti sul comodino (preparati accuratamente... pensate un po'...) e a un certo punto ha spostato la telecamera perché non voleva lo vedessi "cosi"...
Della serie "attore da oscar sì", ma c'è ancora da lavorare su questa cosa del pianto...... Rolling Eyes  

Ancora una volta.... scrivo qui perché non voglio dimenticare questi piccoli dettagli.
Scusate per l'ennesimo poema.
Devo solo essere forte il giorno in cui lo rivedrò. E devo prepararmi psicologicamente delle risposte a tutto quello che può dirmi per farmi vacillare.
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Lun Dic 09, 2019 1:48 am
ah tra l'altro...
al suo messaggio struggente gli ho risposto con tono pacato, ricordandogli che avrei preferito riparlarne a voce piuttosto che dialogare tramite messaggi.
Gli ho detto che mi spiace che si senta cosi e che nel frattempo gli auguro di riuscire a pensare ad altro e di occuparsi della propria felicità, che non deve mai dipendere dagli altri ma esclusivamente da se stessi.
Gli ho scritto dieci ore fa ma non ha mai "visualizzato". E poi ha tolto l'immagine profilo da whatsapp, foto che gli ho scattato io il giorno prima che nascesse tutto ciò che è nato...
Mi confermate che è un comportamento infantile il fatto di "non visualizzare", vero?
Pensavo mi avesse bloccato ma no, perché vedo il suo ultimo accesso.
Mi vuole punire? Il bello è che ha fatto tutto lui... lui mi inonda di messaggi per poi scusarsi per poi provocarmi. A me non sembra di aver mai reagito a nulla e forse è per questo che adesso vuole fare "l'indifferente".
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Lun Dic 09, 2019 9:01 am
Cara Alba Nera , la situazione si sta evolvendo sei in un momento molto delicato, questo essere è un gran manipolatore, te ne sei resa conto, eppure apertamente sai che continuerai a metterti nelle sue grinfie... Hai ragione a dire che è difficilissimo accettare che certe persone recitino e siano incapaci di provare i sentimenti che dichiarano in modo così convincente, ma l'hai notato anche te, c'è sempre quella nota stonata, quell'elemento non ben identificato che ti fa sentire che anche nei momenti più belli c'è qualcosa che non va.
Tu hai già capito ma c'è qualcosa che ti fa cedere, ti fa ancora desiderare di esserti sbagliata, non vuoi forse essere incoerente con tutte le parole che lui ti porta a dire. Rivederlo non ti porterà sollievo, sarà solo un darsi in pasto di nuovo a lui il quale, a seconda della fase in cui si trova, potrà elogiarti e metterti su un piedestallo illusorio oppure distruggerti con una valanga di critiche e freddezza.
Che vada in un modo o nell'altro, non funzionerà.
La distanza in questo momento è un grande aiuto, pensa a te e solo a te, proteggiti.
Un abbraccio
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Lun Dic 09, 2019 9:50 am
Mi piace potermi confrontare con te su questi dettagli, mi sembra di conoscerli così bene... stessi comportamenti, stesse reazioni...

Una volta mi disse la stessa frase, o molto simile: "se vuoi sei libera di andartene" ero sul punto di farlo, ma poi ho cambiato idea. Quando si spingono a dire questo sono consapevoli di averci già in pugno.

Quando mi è capitato di discutere al telefono con lui e di spiegargli i motivi per cui ero arrabbiata e per cui volevo finire la nostra storia (tantissime volte)
Mi ha bombardata di bei ricordi e momenti passati insieme, foto video stupendi etc e puntualmente mi ha addolcita ed ho cambiato nuovamente idea in poco tempo...
Mi sembra che questo modo di fare sia comune nelle nostre storie... credo che lo facciano per vedere fino a che punto hanno il controllo della situazione...
e poi credo, dimmi se vale solo per me, che nella testa del mio partner questo elenco di ricordi e bei momenti gli dia ancora più forza e più potere su di me perché mi lego ancor più a lui, e ne sono sempre più vincolata, nel tempo... credo che nella sua testa significhi che sono stata 'sua' per tutte quelle circostanze e quindi crede di avermi privato la possibilità di viverle con un altro, una persona degna di esser amata, e di potermi privare di un futuro con un altro uomo in quanto certi momenti non li scorderò mai..
Non so se sono stata chiara non è facile spiegare un ragionamento così perverso di una testa altrui, ma vorrei tanto sapere se è condivisibile o meno...

Nella fase iniziale del nostro rapporto mi ha obbligato a caricare su Facebook tante foto sue, nostre contro la mia volontà, spiegando in mille modi che lo faceva per difendermi, per proteggermi, per darmi un immagine pulita... Iniziando non ne ero molto convinta, poi in una seconda fase iniziavo a prenderci gusto e solo pochi mesi fa mi ha ordinato di togliere tutte le sue foto dai miei social media senza motivi stavolta... mi sono arrabbiata e non l'ho ascoltato perché ho capito immediatamente che in quel momento voleva semplicemente ferirmi, fare il gioco del 'dare e sottrarre' e manipolare...

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sissi
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Lun Dic 09, 2019 11:51 am
ciao, in questa fase, ha capito, od ha paura (che non e' la paura dell'innamorato, ma la paura della perdita dell'oggetto e del gioco)che potrebbe perderti. E poi diciamocelo, quanto gli piace giocare, riconquistarti per rimetterti subito lì, per lui è la possibilità di vedere quanto vale e che grande che è che ti ha riconquistata. Vederlo , farà male solo a te, sempre se si presenterà, ricordati che la colpa della fine della storia cadrà su di te, tu che lo lasci, tu che non hai capito, tu tu tu. E' normale che se uno vede piangere una persona, o quella persona ti dice che potrebbe sarebbe andrebbe..... la mente dice : ma come allora mi ama....non e' così, è solo perchè ha paura di perderti, e per loro essere lasciati e' un'offesa alla persona, e' una ferita. preparati, se mai verrà, dopo la prima sera, sapendoti riconquistata, rinizierà tutto peggio di prima . E sia cosa sarebbe bellissimo? che senza domande senza se e ma , lo bloccassi ovunque.....e così, sai come rosicherebbe?

certo che dare e sottrarre è manipolare!!!! li hai mai visti gli esperimenti degli animali che se premono un pulsante ricevono o meno la scossa elettrica o il cibo? ecco....e' proprio così, ti indottrinano per fare ciò che loro vogliono e te nemmeno te ne accorgi
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Lun Dic 09, 2019 1:18 pm
Alba Nera, Maria,

Il "risveglio" é un percorso. Ha ostacoli, e tappe comuni, pressoché uguali per tutti. Quel che cambia é principalmente solo come ciascuna vittima le affronta.

Nella fase che descrivete, che è all'inizio, il principale ostacolo ad un nostro recupero ruota intorno ad un elemento singolo: cosa siamo in grado di concepire, e cosa no. Per esempio quando io ero dove voi siete, non riuscivo a concepire, ad accettare, che una madre potesse non avere alcun istinto di anteporre il bene della prole al proprio. Mi spiego: anche gli animali hanno quest'istinto. Come può essere che un essere umano, una madre, la madre dei miei figli non l'avesse? Non riuscivo tantomeno a concepire che lei non li amasse. Ok, poteva non amare me, ma loro? Che c'entravano? Erano palesemente disarmati, innocenti.

Poi con il tempo mi sono arreso all'evidenza. Arrivato al punto di saper concepire la realtà, la si può affrontare. Non prima.

Io posso solo suggerire lo strumento che meglio ha aiutato me a rendermi conto della realtà, ed accettarla, per poi imporre i cambiamenti necessari. Scrivere. Scrivete la sequenza di ciò che vi dice, quando, e scrivete tutto ciò che sapete di certo su di lui, le azioni che lo vedete intraprendere di volta in volta.

Vedete, loro sono maestri nel creare "distrazioni"... ti do una pacca forte sulle spalle, mentre con l'altra mano ti sfilo cento euro dalla tasca. Tu che senti? Solo la pacca sulle spalle... afferrato il concetto? E allora scrivere a cosa serve? Serve a  collegare che ogni volta che senti una pacca sulle spalle spariscono cento euro... Se non si riesce ad avere un idea limpida, chiara, di come una persona sta agendo, non si può avere una idea chiara su quella stessa persona. É così che si scopre che la pacca non era un segno d'amicizia, di stima, ma tutt'altro.

Se rileggerete in un pomeriggio ciò che avete scritto in un mese, o meglio quattro mesi, le cose incominciano a diventare evidenti, tangibili, incontrovertibili... il disegno, la strategia del np, diventano piuttosto inequivocabili.

L'ostacolo, a questo punto, é che ancora non siamo realmente in grado di concepire che esistano persone così deviate emotivamente. Eppure ne avete ciascuna una di fronte. Lui sa provare emozioni positive. Un fondo di bene c'è, anche in lui. Il problema che il bene in lui è esclusivamente accessibile a lui stesso. Non accessibile per nessun altro. Non ci sono madri, sorelle, mogli o figlie che tengano...

Ne deriva che se tutto il bene (inteso come emozioni positive come amore, misericordia, fratellanza, perdono, ecc) sono solo rivolti ESCLUSIVAMENTE a se stesso, il male é tutto rivolto altrove, verso l'esterno, verso il mondo circostante: questo è l'ordine delle cose a cui lui aspira. Questo mondo circostante include noi. Lui vuol essere così, e pressoché niente riuscirà a distoglierlo dall'essere cosi. Il massimo del bene che un np può fare verso l'esterno é quando non agisce. Se agisce, non agisce mai per fare del bene a chicchessia, se non a se stesso. L'obbiettivo del np è di essere così, e ciò che dice e fa è tutto teso ad assicurare che lui possa essere così, senza venir scoperto, senza venir additato come mostro, e sopratutto senza venir punito con il pagare le conseguenze del suo agire.

Poi che l'np riesca a sfuggire per sempre le proprie responsabilità, perpetuamente, é invece materia dell'illusione propria del np. Insomma incominciamo anche a concepire che noi e loro possiamo (dobbiamo) ritagliarci un destino diverso, attraverso una vita diversa. Una relazione, quand'è con un np è come il transatlantico Titanic: a volte fantastico, molto appariscente, non passa inosservato... ma alla fine, quando si conosce la realtà e si abbandona l'illusione, la cosa che conta sono solo le scialuppe per andarsene. Un battello transatlantico è una cosa, un battello destinato ad affondare è un'altra. I due stanno esattamente come un rapporto sentimentale normale stà al rapporto che invece si vive con un np. Dall'esterno possono apparire molto simili, ma non lo sono per niente. Hanno destini diversi, molto diversi, inevitabilmente.

E poi... quel che succede con il narcisista non dipende da noi. Il narcisista non sta li per punire noi come individui, con le nostre aspirazioni, con i nostri principi, con i nostri sentimenti. Loro sono solo li, con noi, perché hanno visto in noi un insieme di caratteristiche che hanno fatto capire che sarebbe stato più facile per loro fare con noi quello che volevano, rispetto che con qualcun altro. Tutto qui. Il ladro ruba dove vede che riesce a rubare. Niente di personale. Il che, quando si ama, fa ancora più male.

...un ultima cosa, visto che c'e li avete ancora intorno: adesso che man mano scoprite la realtà che si nasconde sotto quel velo d'illusione ricamatoci intorno, non confrontateli mai con quel che avete scoperto. Tenetelo per voi. Non fateglielo sapere, altrimenti attiverà tutta una sequenza di distrazioni, mistificazioni e cautele. Più si appare distratti, più loro si fanno audaci. Più si fanno audaci, più vien fuori quanto sono disfunzionali... non fate sapere mai cosa pensate, cosa credete, cosa farete. Il np condivide una delle tipiche debolezze della sua vittima tipica: il cadere nella tentazione di credere ciò che vorremmo fosse vero. Ne deriva che se diamo una scusa plausibile al np per credere ciò che vorrebbe fosse vero, l'np quasi invariabilmente ci crede. Quindi ingoiate il vostro ego, cercate di non alterare troppo il vostro modo di apparire a lui, e studiatevelo finché non vi fate una ragione di come sia realmente... poi arriverà il momento di chiudere, definitivamente, senza dubbi, senza rimorsi.
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Alba Nera
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Mar Dic 10, 2019 1:23 am
@Undefeated
Innanzitutto grazie per la tua analisi. Io ci sono cosi dentro a questa cosa che mi riesce difficile essere oggettiva.
La cosa che più mi lascia sconcertata, è che quando non ci sono di mezzo i sentimenti, io i NP riesco a riconoscerli. Tutto nasce da un sesto senso, che viene poi inevitabilmente confermato da tante piccole prove.
Il problema sorge quando in qualche modo io provo qualcosa. Forse è il love bombing che mi acceca, non lo so.
Quindi sì, hai ragione, il mio problema al momento è il non essere completamente in grado di concepire la realtà. Però mi fa un po' "rabbia" (rabbia è una parola forte, ma è per intenderci), per diversi motivi.

Innanzitutto perché io oggi riesco ad unire dei puntini, vero... però se una parte di me non ha voluto fidarsi dell'istinto e aspettare era perché volevo vedere se erano paturnie mie o che cosa. Ho scelto di fidarmi ancora, nonostante le vecchie ferite. Ho scelto di fidarmi col freno a mano, ma in ogni caso ho voluto dare una possibilità.
Ho pensato che io alla fine non sono una psicoterapeuta e quindi forse non mi spetta analizzare cosi tanto o giudicare una persona senza neanche conoscerla. Ho pensato che si, lui non era perfetto, però magari in una scala da 0 a 100 dove 85 rappresenta il mio ex e 100 rappresenta Satana, lui magari era sul 60. Non
un angelo, ma neanche cosi patologico. Magari con tratti narcisistici, ma non cosi manipolatorio e subdolo come invece si è dimostrato piano piano.
E' questo mettermi sempre in discussione che mi frega. Pensare che forse esagero, che non ho la verità in tasca, che io per prima non sono perfetta.... che mi frega.
O per lo meno, questo è quello che mi racconto.  Magari la verità è un'altra e io sono ancora inconsapevole.

Provo un po' rabbia anche per un altro motivo: perché io dopo aver identificato il mio ex per ciò che era veramente, mi sono informata così tanto che avrei quasi potuto laurearmi in psicologia (si fa per dire eh, non voglio togliere nulla alle persone qualificate!). Il periodo immediatamente dopo la nostra rottura, i disturbi di personalità (in particolare psicopatia e NP) erano diventati un'ossessione.
Ho letto di tutto e guardato anche seminari di psicologia clinica, più volte.
E poi ho avuto modo di conoscere, nella vita di tutti i giorni e viaggiando, persone che quasi sembravano essere state messe lì apposta dal destino per vedere se "avevo imparato la lezione oppure no".
Insomma, pensavo di non essere più quella di 4 anni fa. Pensavo di aver imparato moltissime cose, di aver imparato a riconoscere certa gente, al punto che oggi mi chiedo se forse non continuo ad essere un po' ossessiva e vedere il marcio ovunque.
Anche per questo motivo non voglio più leggere troppo sull'argomento (o frequentare questo forum in modo assiduo, per fare un altro esempio... Con tutto il bene e la stima che nutro per voi, che aiutate ormai da anni e gratuitamente persone in difficoltà come me).

E invece evidentemente no, evidentemente il mondo è pieno di narcisi. Ed evidentemente sono ancora in grado di essere abbindolata per bene. il fatto è che lui è talmente cover che io MAI E POI MAI l'avrei immaginato, all'inizio. E adesso che riesco ad unire i puntini... Fatico ad arrendermi all'evidenza perché è stato veramente bravo a fregarmi su tutta la linea. Veramente da Oscar. Così da Oscar che io ho sperato per giorni di sbagliarmi.

Comunque ti ringrazio per il consiglio di scrivere, Undefeated. Continuerò a farlo.
E per quanto riguarda l'ultima parte del tuo intervento: io pensavo di non farmi più sentire fino al giorno in cui lo rivedrò. E lui mi pare che stavolta si sia veramente auto-censurato. Quindi non credo ci sia il rischio di sembrare diversa dal solito o sbagliare parole.... credo.

@Beatrix
"Tu hai già capito ma c'è qualcosa che ti fa cedere, ti fa ancora desiderare di esserti sbagliata, non vuoi forse essere incoerente con tutte le parole che lui ti porta a dire."
Hai perfettamente ragione, Beatrix.
In effetti odio l'incoerenza.
So che rivederlo non mi porterà sollievo, ma io preferisco incontrarlo e dirglielo in faccia che non voglio continuare, per una semplice questione di principio, per me stessa. Per "fare la cosa giusta a prescindere".
Quello che mi spaventa, come hai fatto notare, è che non ci sarà la distanza a difendermi (e per distanza intendo distanza su ogni livello: geografico, mentale, affettivo, ecc.). La distanza mi ha sempre aiutato e anche di molto.
E' quella che mi ha salvato anche 4 anni fa. Anche allora ho fatto un periodo di tempo a distanza, e probabilmente senza quella ci avrei messo molto di più a "svegliarmi".
E' curioso che ancora oggi sia la distanza a salvarmi. Devo decisamente diventare più forte e imparare ad impormi anche quando mi trovo faccia a faccia.

Io spero solo non diventi uno stalker.. Ha insistito tantissimo per conoscere la data del mio ritorno. E purtroppo è venuto a conoscenza del paese dove abito e della via. Fortunatamente non il numero civico, però insomma.... Un bel carico di ansia ce l'ho comunque.

@sissi
concordo su quello che dici. A parte la parte del bloccarlo ovunque e farlo rosicare.
Purtroppo non mi riesce. Non riesco ad odiarlo (fino a quando non mi ferisce "esplicitamente") e non mi piacerebbe provocarlo. Non so se faccio bene o male, ma preferisco eliminarlo in modo graduale (potendo scegliere). Non voglio incattivirlo per nulla. Forse sarebbe più "sano" o "normale" se lo odiassi? Non lo so.
Intendiamoci bene, ci sono state persone che ho odiato e anche molto, perché si sono comportate in modo completamente scorretto e maleducato nei miei confronti...
Però fino a quando non c'è una "violenza" esplicita non riesco a fanculizzare come si deve. Non so se mi sono spiegata Rolling Eyes

@maria, concordo con la tua analisi, mi trovi d'accordo su tutta la linea!
Quando hai accennato al discutere con lui e spiegare i motivi per cui eri arrabbiata, mi hai fatto rivivere le lunghissime telefonate e i lunghissimi papiri che scrivevo quando stavo col mio ex 4 anni fa. Nel caso volessi un'ulteriore conferma, sappi che è completamente INUTILE!
Loro si divertono a vedere che ci arrovelliamo, che stiamo lì a perdere un sacco di tempo per loro.
Tanto loro sono nel giusto e non sono in grado di prendere in considerazione un altro punto di vista, è come parlare a un muro!
Questa lezione sì che l'ho imparata: non sprecare troppo tempo a spiegare il perché e il per come qualcosa ti ha ferito.
E' giusto farlo nel caso l'altra persona sia veramente intenzionata a mettersi in gioco, ma se vedi che ti ripeti troppe volte, se vedi che d'altra parte non cambia nulla... Stai solo sprecando il tuo tempo e le tue energie.
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Mar Dic 10, 2019 11:33 am
Alba Nera,

Capisco la frustrazione che provi. La chiave sta nel concetto di "organico". Per organico intendo una "situazione" in cui tutte le parti coinvolte svolgono una funzione costruttiva in un determinato processo, che appunto viene definito quando funziona così, come "organico". La realtà è sempre organica. L'insieme di tutte le diverse "spinte", l'insieme delle azioni individuali perpetuate da ciascuno coinvolto, determina la direzione impressa a quella determinata situazione. Ogni uno avrà influenzato, a modo suo, quel determinato evento. Poco importa poi se ciascuno è in grado di essere conscio di quanto sia stato determinante il suo apporto affinché un determinato evento si sia svolto in una determinata maniera. Spesso non lo siamo. Intanto però la realtà funziona così.

In contrapposizione la non-realtà, o meglio l'illusione, funziona in una maniera diversa. Manca di organicità, per cosi dire. Faccio un esempio, colto dal mio vissuto:

Noi abbiamo un Rottweiler. Lo abbiamo preso io e mio figlio (quello che vive con me) ad un canile, nel 2016. Questo cane è fantastico: paziente con i bambini, sempre affettuoso e allegro. Al contempo è un ottimo cane da guardia. Ha deciso che lui è responsabile della nostra incolumità, sempre. É veramente commovente... poi per qualcuno che usciva da un matrimonio np...  Non nascondo che mi sono ritrovato in lacrime, più di una volta. Era impossibile non constatare, non confrontare quello che riusciva a darmi un cane e metterlo a confronto con quello che avevo ricevuto dalla donna che avevo sposato, sempre supportato, e con cui avevo avuto due figli. Figli veri, ma da un illusione.

Un mesetto fà ci siamo ritrovati, io e mio figlio, a parlare del cane. Ci chiedevamo del suo passato, prima che lo adottassimo. Al canile ci avevano detto che aveva circa 3-4 anni di età, e che era stato trovato in una pineta, vicino ad una località balneare. Nulla più. Non si sapeva se questo cane era scappato dal proprietario, o se si fosse semplicemente perso accidentalmente, o ancora se fosse stato abbandonato. L'unica altra cosa certa, per quelli del canile, era che questo cane era molto affettuoso, con tutti.

Partendo da questo io e mio figlio abbiamo incominciato a cercare di ricostruire il passato del cane, prima del canile, basandoci sulle nostre osservazioni del cane durante gli anni che lo abbiamo avuto con noi. Il cane è diffidente delle donne anziane. Il cane ha paura di bastoni e tubi di gomma. Le donne anziane, qui in paese, spesso hanno un bastone per aiutarsi a camminare. Il cane infine ama ritagliarsi momenti di libertà assoluta. Ogni tanto scappa dal giardino e vaga per il paese. Tutti lo conoscono, non è un problema in un paesino di poche centinaia di anime.

Allora dissi a mio figlio: "di certo c'è che c'era qualcuno nel passato del cane che lo picchiava con bastoni o tubi." poi aggiunsi "se ogni tanto il cane scappa dal nostro giardino, con noi che lo amiamo, è assai probabile che il cane sia scappato via dal proprietario che lo menava."

Mio figlio, di 11 anni appena compiuti allora disse: "se io avessi davanti a me il vecchio proprietario del nostro cane, lo vorrei picchiare, come lui ha picchiato questa creatura innocente." e poi "credo che non mi dispiacerebbe neanche se lo vedessi morire."

Sentendo mio figlio dire questo, che dopotutto è abbastanza naturale ed istintivo, ne ho analizzato la "organicità". Mi spiego, mio figlio dice di amare il cane. Dice anche di odiare il vecchio proprietario del cane. Ora, poniamo che lui effettivamente andasse a cercare il vecchio proprietario, lo trovasse e lo picchiasse. Cosa vorrebbe dire? Vorrebbe dire che mio figlio piuttosto che spendere un tot di ore giocando e divertendosi con il cane che ama, e che ricambia quest'amore, preferirebbe di dedicarlo ad una persona che non era in grado di recepire cosa il cane avesse da offrire, ne tantomeno beneficiarne. Quindi? Quindi in parole povere, mio figlio asseriva che per amore del cane invece di spenderci tempo insieme, sarebbe andato a punire una persone che di per se è già punita dal fatto di non essere in grado di ricevere alcunché da un cane così. Manca di organicità. Andare a punire il vecchio proprietario invece conferma la tentazione di mettere in secondo piano l'amore per il cane a favore di dare sfogo ad un sentimento di odio e risentimento. Questo di riflesso é un "non beneficiare" del cane a favore del diventare un pochino più simili a quel vecchio proprietario che diciamo di disprezzare. Questo è organico, e vuol dire che si avvicina molto allo stato reale delle cose. Naturalmente ho puntualizzato tutto questo a mio figlio, che ha capito. D'altronde anche lui conosce sua madre, ha dovuto per forza di cose sviluppare precocemente una certa dimestichezza nel capire meccanismi perversi.

Il love-bombing è un illusione. L'illusione parte da chi ne ha bisogno, e viene assecondata da chi ne trae giovamento. ma non è realtà, e in quanto tale manca di "organicita"".  Mi spiego, essendo illusione, come funziona? L'np è convinto di poter amare oppure no? L'np si avvale di un illusione, come al solito. Nel suo mondo l'np è convinto che può amare. E cos'è per l'np l'amore? L'amore è uno strumento, assoggettato come tutto il resto, al soddisfare bisogni. Lei è bella? Vivace? Appariscente, effervescente, vitale? Sarebbe un bel trofeo? Una persona di cui vantarsi di aver ridotto a marionetta? A succube? Ha soldi? Status sociale? Una bella casa forse? Allora me ne innamoro! Sara ideale!

È amore? No. Se posto sotto verifica si vede. Perché? Perché non quadra con tutto il resto. Se ad una persona che ci sottopone a love-bombing noi sottoponiamo qualcosa di incongruente, lui lo accetterà comunque bene, senza porsi domande. Perché? Perché ha già deciso, a monte, che si innamora. Non lo sta decidendo in base a chi essenzialmente siamo. Chi essenzialmente siamo interessa soltanto a chi via via sta decidendo di volerci bene, a chi potenzialmente si sta effettivamente innamorando di noi.
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Alba Nera
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Lun Dic 23, 2019 8:58 pm
Ciao Undefeated,
grazie per la tua considerazione, scusa se non ti ho risposto prima.
In realtà non sapevo e tuttora non so bene come risponderti, forse non sono pronta, forse non sono ancora abbastanza "evoluta" per capire il tuo punto di vista.
Mi sono riletta il tuo intervento diverse volte...
E lo condivido, solo che forse non so come mi possa "aiutare" il tuo discorso sull'organicità, perdono! Per quello che credo di aver capito, io forse chiamo "incongruenza" quello che tu chiami "mancanza di organicità". Non so se stiamo parlando di cose diverse.
Io già col mio ex avevo notato moltissime incongruenze, al punto che ero arrivata a dirglielo in faccia! Laughing
Spesso le incongruenze erano evidenti, tra il dire e il fare, altre volte le percepivo e basta.
Però le notavo, eccome se le notavo. Anche adesso, in questa situazione, le noto.
Però se 5 anni fa, queste incongruenze mi hanno aiutato a uscire da un rapporto malato e a capire moltissime altre cose, oggi come oggi non mi aiutano più.
Le vedo e dico "e quindi?".
Faccio veramente fatica a spiegarmi.
È come se non volessi arrendermi all'evidenza. È come se queste red flags non mi bastassero più. Le sottovaluto, probabilmente. Oppure sopravvaluto me stessa, il che è ancora più probabile. È come se mi dicessi "questa persona non è ne il primo NP nè l'ultimo NP che conosco. Anzi, se dovessi fare una scala di follia, ho incontrato anche peggio. Quindi posso gestirlo. Quindi posso anche legarmi, il giorno che si paleserà veramente per ciò che è, se veramente si paleserà NP, il giorno in cui sarò veramente stufa di lui, potrò liberarmene. Per il momento mi prendo ciò che c'è di buono".

Come possiamo definire questa scelta? Accontentarsi delle briciole? Essere incoerenti? Non volersi abbastanza bene? Essere dipendenti? Ho ancora molto da lavorare su me stessa, vero...?

Nel frattempo sono tornata a casa, dal mio soggiorno all'estero... E ieri ci siamo rivisti. Voleva che lo lasciassi dal vivo e non a distanza, col telefono.
E quindi è ciò che ho fatto, ho usato tutto il tatto di cui sono stata capace. Forse troppo. Mi sono presa tutte le colpe.
Morale....
Dopo 2 ore, al punto di salutarci, lacrime fintissime da parte sua. Sono rimasta impassibile, perché sapevo che era una recita (anche se mi sono chiesta "come può arrivare a fingere cosi tanto?) e gli ho ribadito la mia posizione.
Ammetto che in quelle due ore sono scappati dei baci (praticamente mi è saltato addosso, e io ho opposto resistenza fino a un certo punto). Credo fosse una delle sue armi per farmi cambiare idea.
La mia posizione è stata: "io una relazione al momento non la voglio, ho bisogno di tempo per me. E in più ho visto dettagli che mi ricordano i miei ex. Ti voglio bene, ma non abbastanza per stare in una relazione con te".
La sua posizione è stata: "non hai dato tempo alla relazione per maturare. Sei scappata dopo due settimane, senza motivo che tenga tra l'altro. Non vedo perché tu debba scappare, dammi la possibilità di combattere assieme a te le tue paure. Possiamo iniziare poco per volta, non dobbiamo sposarci domani."
Dal punto di vista teorico e logico, quello che mi dice non fa una piega.
È per questo che io rimango invischiata - e anche perché dopotutto ci sono degli aspetti di lui che mi piacciono.
Probabilmente dovrei andarmi a rileggere tutti gli appunti che ho preso quando le cose non andavano.
Però è molto difficile, per me, essere razionale e fare scelte razionali. Come ho scritto sopra....... Probabilmente ho bisogno di scottarmi prima di capire veramente qualcosa.

Dopo che l'ho salutato definitivamente, sono salita in macchina per tornare a casa. Dopo 5 minuti mi chiama, ancora in lacrime: "Scusa ma non ce la faccio....." e io, ancora imperturbabile : "Guarda, mi spiace ma non posso tornare indietro, devo tornare a casa perché ho degli impegni. Dai, su! Ci rivedremo!" e lui, piangendo "non è vero..." e mi ha attaccato la cornetta in faccia.
A casa mi ha ri-contattato su whatsapp, e siamo stati un'altra ora a messaggiare.
Lui dice che non sono coerente, che a parole lo voglio lasciare, ma che ha visto il modo in cui lo guardo e sa che in realtà voglio stare con lui, è solo che ho paura.
Quindi, per farvela breve, siamo rimasti che lui mi dà un'altra possibilità per ripensarci. (Generoso, eh? Very Happy ) Che se voglio possiamo anche solo passare il capodanno assieme... Vederci un'altra volta. Gli ho detto che ci avrei pensato.

Visto? Non ce la faccio a troncare in modo netto. Giuro che ieri sono riuscita a rimanere ferma nella mia posizione solo perché ho pensato a quello che mi avete risposto voi, nelle settimane precedenti. Ho pensato "hai una conferma esterna che questo ti sta prendendo in giro, non cascarci! anche se a te sembra di no, anche se a te non sembra cosi rischioso, fidati almeno del parere esterno!"
Senza di voi probabilmente ieri sarei finita di nuovo tra le sue braccia, letteralmente e non.

Sono riuscita soltanto a patteggiare invece. Quanta fatica!Sad

Concludo questo ennesimo poema augurando a tutti voi buone feste, e grazie ancora per il supporto che mi avete dimostrato!
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Mar Dic 24, 2019 10:56 am
purtroppo ragionare come loro da persone sane e' impossibile, per questo si consiglia sempre di non avere contatti. Perchè qualsiasi contatto destabilizza. Ma anche tu stai facendo il tuo percorso, forza siamo conte e Auguri.
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Mar Dic 24, 2019 12:52 pm
Auguri Alba Nera, stai facendo un ottimo lavoro, penso sia molto difficile, praticamente impossibile, non cedere a compromessi, a dire "ci penso" , in una tale dinamica.
Un abbraccio
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