amore, narcisismo e relazioni patologiche
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Alba Nera
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Sab Feb 02, 2019 7:40 pm
Ciao a tutti, non so se questo argomento sia già stato affrontato o meno.
Qualche consiglio per gestire la rabbia? Tengo a precisare che è rabbia che scaturisce ESCLUSIVAMENTE da certi comportamenti di mio padre.
Mi ritengo una persona con molta pazienza.
Tranne che con i np.
Sia chiaro, lui è sempre una piattola. Ma ci sono alcuni momenti (ultimamente spesso) in cui si comporta come un bambino di 3 anni.
Ripicche per il gusto di farle, voglia di litigare a tutti i costi, prevaricazioni, ecc.
Vivendoci assieme 24h al giorno potrei fare miliardi di esempi.
Ma il fatto è questo: sempre più spesso mi porta all'esasperazione.
Esempio dell'ultimo minuto?
Pomeriggio ho fatto una torta. Il forno è stato acceso per quasi un'ora e mezza. Risultato: si è spento il riscaldamento e la casa, soprattutto la zona notte, è diventata piuttosto fredda.
Lui mezzora fa si è rintanato nella sua camera a dormire, offeso perché mia mamma voleva guardare mezzora di televisione mentre io occupavo la cucina (nota bene: lui vive letteralmente davanti alla televisione, mia mamma praticamente mai, e non può toccare il telecomando).
L'idea mia è stata di aprire il soggiorno UN MINUTO DI NUMERO per i seguenti motivi:
-punto 1 per cambiare aria , visto che lui nell'ultima settimana non si limita a viverci li di giorno ma anche di notte (non sopporta mia mamma che russa un pochino ultimamente, perchè ha il naso chiuso, quindi va a dormire sul divano facendo scenate che non vi dico);
-punto 2 per far scendere la temperatura quanto bastava per far ripartire il riscaldamento (il termostato è praticamente in cucina)...
APRITI CIELO
Lui ha sentito che aprivo le finestre ed è corso a chiuderle.
Morale:
Adesso fa ancora più freddo di prima, perché il riscaldamento non è partito ma nella zona notte si gela e in soggiorno pure.
Non serve ricordare per l'ennesima volta che mio padre non è molto scaltro/intellegente, oltre che np.
Ho provato a spiegargli il ragionamento ma ovviamente ha ragione lui.

Ecco, è un esempio stupido, ma vi posso assicurare che aggiungi una ciliegina adesso aggiungine una stasera, aggiungine una domani, ecc..
A me spesso e volentieri Prudono Le Mani. E anche di molto!
Mi sale una rabbia inspiegabile.
Mia madre non divorzierà mai, inutile che vi elenco i motivi, ne sono sicura al 100%.
Io ho la possibilità si, di andare a vivere altrove, ma non sarà un qualcosa di immediato.
Nel frattempo sono sempre più numerose le occasioni in cui vorrei mettergli le mani addosso.
Cerco di calmarmi, controllarmi, auto-analizzarmi, ma non è sempre facile. A volte vorrei sfasciare tutto.

Consigli su come posso mantenere un certo auto-controllo ed evitare di passare dalla parte del torto, uno di questi giorni?
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sissi
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Dom Feb 03, 2019 12:37 am
cosa vuoi che succeda anche se passi dalla parte del torto? io starei più possibile lontano da lui, o in camera mia o proprio andando fuori la mattina e tornando la sera. Per il resto cerca di farti la tua vita e faccelo entrare il meno possibile. Capisco, c'è poco da fare, rendono la vita un inferno
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Dom Feb 03, 2019 8:33 am
Alba Nera,

Incoraggiare la nostra rabbia é un modo di raggiungerci, e continuare ad avere il potere di influire negativamente nella qualità della nostra vita. Il narcisista non é contento? Allora si assicura comunque che nessuno stia meglio di lui. Altrimenti per loro vuol dire che qualcuno trae un vantaggio mentre loro stanno vivendosi il sentirsi "ostacolati" nei loro desideri, aspirazioni, progetti... una condizione inaccettabile per un NP!

Dentro casa come fuori, dobbiamo imparare ad avere le stesse emozioni per loro che si hanno per un oggetto inanimato. D'altronde hanno delle similitudini con gli oggetti. Il primo é che sono prevedibili come un elettrodomestico. Ormai conoscerai i suoi "meccanismi" inevitabili, patologici, suppongo. Saprai ormai quando inevitabilmente s'inalbera, quando si vendica, quando si gongola, e perché. E allora? E allora ma che t'incavoli quando la lavatrice si accende perche spingi sul bottone "on"? Non credo. Allora perché ti arrabbi con lui? Bisogna accettarlo, così com'é, perché tanto non cambia. Se sai accettarlo per quello che é, allora riesci a gestirlo per quello che é: una persona che ha speso una vita intera a pensare solo a se stesso e come ottenere ciò che voleva per se stesso. Lui interagisce con gli altri avendo solo questo in testa, nulla più. La lavatrice lava, l'NP fa l'NP. Non c'é altro.

L'unica cosa che si può fare é eliminarlo dalla nostra vita. I modi sono tanti, se ci vivi insieme sono molti di meno, e più complessi da attivare. Io suggerirei una tecnica propria dell'NP, che usa proprio quando é in fase di scartarci ed é momentaneamente ancora costretto a vivere con noi. Si tratta di spegnere qualsiasi canale di comunicazione, nonostante tutto, incluso il fatto che si viva insieme. In pratica si tratta di trattarlo come un fantasma. Lui é li, presente nella camera con te? Bene: non é vero. Tu puoi decidere che non esista. Tu puoi addestrarti a non vederlo e non sentirlo, letteralmente. Se ti rivolge la parola, ignoralo. Se é presente o assente, ignoralo. Se ti tocca, non guardarlo, mai, rivolgi lo sguardo altrove e fai il peso morto. Non reagire mai alla sua persona, a niente di quello che dice e niente di quello che fa.

Faccio un esempio: diciamo che lui chiude una finestra che tu vuoi aperta. Tu non glielo dici. Tu non lo fermi. Quando lui ha chiuso la finestra, tu vai e la riapri. Lui se ne accorge e fa un commento dei suoi, poi torna a richiudere la finestra. Tu non reagisci ne a quello che dice, ne a quello che fa verso di te. Poi torni e riapri la finestra. Le prime volte ti sfiderà. Potreste passare delle ore ad aprire e richiudere una finestra. Poi il mix della tua resilienza, reso velenoso dal tuo ignorarlo completamente in maniera vera, credibile, lo logoreranno. Poco importa che lui lo troverà indigesto da digerire, alla fine si abituerà. In pratica si tratta di condizionarlo. Se associa te con qualcosa di "tossico" per lui, quando arrivi, lui verrà condizionato a rimuoversi dalla tua presenza. Si tratta di tanto lavoro, ma é un buon investimento, per se stessi.

Naturalmente lui se ne accorgerà, sarebbe una mossa che parla una lingua che lui conosce bene, saprà riconoscere cosa stai tentando di fare. Ti sfiderà. Farà di tutto per non farti riuscire. Ma ti assicuro che se vuoi, se lo vuoi veramente, riuscirai. E quando l'avrai fatto, non riuscirai più a vedere lui ed arrabbiarti. L'unica rabbia che potresti avere, a quel punto, e quella di aver passato troppo tempo incavolata, nella tua vita, grazie a lui.
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Dom Feb 03, 2019 8:51 am
...quasi dimenticavo: può essere utile, quando stai nella situazione tipo "finestra chiusa / finestra aperta", di sottolineare quanto poco ti importa della "finestra". Mi spiego: quando lui va a richiudere la finestra, nel suo commento spiegherà l'importanza di avere la finestra chiusa. Tu quando vai a riaprirla, potresti voler sottolineare invece che poco t'importa di come stia la finestra realmente, e che lo fai solo perché hai voglia di vederla aperta. Il commento dovrebbe venire come da qualcuno che parla ad alta voce con se stesso, non dovresti rivolgerti a lui. Insomma la tua motivazione, nel confrontarlo, deve essere che lo fai per "noia", perché altrimenti sarebbe come una vita senza sale, e tu non sei fatta per vivere come un brodino d'ospedale, senza sale. Deve sentirsi totalmente irrilevante per te, é l'unica via.
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Alba Nera
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Gio Feb 14, 2019 11:16 pm
Grazie Sissi e Undefeated per le risposte. Avete ragione... Sto cercando di mettere in pratica i vostri consigli. Alcuni giorni è più facile, altri meno.
Tipo quando decide che vuole veramente rovinare il clima familiare per il gusto di farlo... Faccio fatica a fare l'indifferente. Devo lavorarci su ancora parecchio, sono troppo reattiva. Aggiungiamo anche che sono iper-sensibile (nel vero senso della parola, non tanto per dire) quindi ogni piccolezza la vivo alla decima potenza.
L'ho già detto e lo ripeto: sono preoccupata per mia mamma, perchè la "vera" vittima è lei. E da buona vittima non ha gli strumenti per difendersi, e mi rendo conto che a fare da parafulmine forse faccio più male che bene, ma mi fa male il pensiero che un domani dovrà stare sola con mio padre. Cerco di "formarla", di spiegarle che alcuni dei comportamenti di mio padre sono privi di logica e mirati solo a ferire, che non è colpa sua se si comporta in un determinato modo, ecc.
Mio padre sta peggiorando (vuoi per la vecchiaia, vuoi perchè alcuni dei rifornimenti narcisistici sono venuti meno, vuoi che boh - a volte sono paranoica e penso che stia peggiorando perchè sa che ho capito com'è veramente), sono abbastanza sicura che fino a qualche anno fa non era cosi.
E mia madre ormai non esce praticamente più di casa per diversi motivi, (non ha amici, non ha hobby, non riesce a camminare a lungo,ecc.) quindi il fatto che vivano sotto lo stesso tetto 24h/7 capite che mi angustia un po'.
Io cerco di andare avanti con la mia vita, ma mi riesce molto, molto difficile. A volte mi rendo conto di essere letteralmente paralizzata, e con un barlume di consapevolezza capisco che è la depressione che mi sta bloccando. E sono abbastanza sicura che la mia depressione dipenda al 90% dal contesto in cui vivo. Alzarsi dal letto al mattino a volte è molto dura. Mantenere un discreto livello di ordine e pulizia tra le mie cose e miei vestiti a volte è dura. Mandare curriculum, continuare a credere in un futuro migliore, cercare di trovare la mia strada lavorativamente parlando è dura. Tutte queste cose mi richiedono un sacco di energia, ogni giorno. Apro gli occhi al mattino e sono già stanca, il sonno non mi ristora affatto, anzi, sembra mi dia delle botte in testa di notte.
Cerco di prendermi cura di me, ma la solitudine a volte si fa sentire e fa molto male. E allora sogno, fingo di essere altrove, di viaggiare in terre lontane, lontano dai vampiri energetici, lontano dalle persone tossiche. E' l'unico modo per sopportare questa quotidianità.
Ancora mille volte grazie per questo forum e a chi se ne prende cura.
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sissi
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Gio Feb 14, 2019 11:21 pm
difficile stare bene con loro , Ma si deve imparare a conviverci fino a che non ci si immunizza o fino a quando non si riesce ad andare in altri posti. Forza Alba, sei una donna forte. Very Happy e noi siamo qui
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Ven Feb 15, 2019 11:16 am
Alba Nera,

In realtà tutti gli aspetti di vita che menzioni sono collegati tra loro. Finché troverai la tua situazione logorante, sarai logora. L'essere logori, come giustamente noti anche tu, rende tutto il resto quel tanto più difficile che può ben far la differenza tra l'ottenere ciò che si insegue, ed il non ottenerlo. I tuoi vestiti rimarranno disordinati piu di quanto non vorresti e trovare lavoro rimarrà particolarmente difficile.

Concentrati su come ti vivi la vita domestica. Incomincia ad indebolirlo, un colpo alla volta. Incomincia a rafforzarti. É anche il modo più efficace, infine, per poter arrivare un giorno anche ad aiutare tua madre. Quando tuo padre comincerà a vacillare di brutto, ed alterarsi di brutto, sai che starai vicino al giro di boa. Tieni duro, rimani di ghiaccio.

Arriverà un giorno in cui ti sveglierai e ti accorgerai che c'é qualcosa di diverso, meno opprimente del solito, e poi ci si rende conto che per la prima volta dopo tantissimo tempo, si é felici, ci si sente sollevati. Da quel giorno il tuo viso progressivamente perderà quell'aspetto "tirato", i vestiti finalmente diventeranno più facili da tenere in ordine, e quando interagirai con qualcuno per un lavoro trasparirà una determinazione ed un equilibrio fuori dal comune. É la determinazione e l'equilibrio che avrai sviluppato... e otterrai un lavoro.

Dal primo elemento, tuo padre, dipende il resto. Risolvi lui e aumenterai automaticamente, immensamente, le probabilità che le cose comincino ad andare nella maniera giusta.

Non so esattamente perché, ma ho la netta sensazione che hai tutto il necessario per riuscire. Sii cocciuta e determinata. Stiamo tutti con te!
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