amore, narcisismo e relazioni patologiche
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AUTOPSIA DI UN’OSSESSIONE (AMOROSA) -WALTER SITI  Empty AUTOPSIA DI UN’OSSESSIONE (AMOROSA) -WALTER SITI

Ven Dic 15, 2017 4:55 pm
narra, appunto, di un’ossessione erotica e sentimentale così tormentata e profonda da rovesciare come un guanto la vita del protagonista,
In un’ossessione di questo tipo ci siamo caduti in molti almeno una volta nella vita.
All’interno del romanzo c’è persino un piccolo trattato teorico su cosa è e a che serve un’ossessione.

La trama:
Il romanzo racconta la storia di un antiquario di buona estrazione borghese, che vive una vita schizofrenica. Politicamente corretto, di sinistra, crede nella cultura e ha un grande senso civico, ma nel privato è consumato da un’ossessione erotica invincibile. A metà libro, incontrerà il suo doppio, il suo rivale concreto per il possesso del medesimo individuo, e ciò scatenerà una serie di catastrofi .
“Danilo Pulvirenti è un uomo che ha fatto della sobrietà e dell'intransigenza una regola di vita. Nel chiuso di questo recinto, Danilo è divorato dall'ossessione erotica; "racconto fondatore e stupido, narrato mille volte ma irrecuperabile e irripetibile", l'ossessione travolge la realtà sottomettendola a una dimensione mitica. Una "malattia sacra" che resta a lungo in incubazione, priva di un soggetto che le permetta di deflagrare: solo quando Danilo è ormai un ricco e maturo antiquario romano, con una vita rassegnata e rispettabile, l'ossessione si incarna. Usando la fotografia come strumento privilegiato, l'ossessione rivendica i propri rudimentali diritti; spezza la fragile unità dell'io e introduce nel mito la figura di un Doppio; un professore con pretese di scrittore, di cui il protagonista pensa di potersi sbarazzare facilmente. Ma questo vecchio calvo dall'aspetto inoffensivo ha dalla sua una diabolica tenacia, sicché il gioco sfugge di mano a Danilo, che finisce per approdare a un'orribile soluzione”

Spunti dell’autore:
Sta di fatto che il protagonista rappresenta la nostra società e tutto ciò che ne compete.Anche nei sentimenti, come in letteratura, è apparsa la formula del marketing “soddisfatti o rimborsati”. Le logiche del mercato sono diventate, senza che ce ne accorgessimo, le nostre logiche sentimentali. L’enorme quantità di tempo libero a disposizione delle persone, poi, e il confronto con il tempo coeso, eccitato, intenso, dell’infotainment ha creato una svalutazione della vita reale a favore di quella fittizia, auto-rappresentata. “Non dobbiamo commettere l’errore di spiegare l’ossessione con la rilassatezza dei costumi, né di guardarla moralisticamente. Non dobbiamo, per così dire, peccare contro la serietà dell’ossessione”
Siamo ossessionati da un certo individuo perché dietro quella sua insostituibile forma c’è una storia, parzialmente inconscia
L’ossessione erotica deriva dal voler riportare in vita qualcosa che è definitivamente morto, così come accadeva per il mito, che ogni volta, attraverso i riti, risorgeva. È il bisogno di afferrare immediatamente - cioè senza la pazienza dell’amore - qualcuno che ci ossessiona solo in quanto portatore di mito, e non certo per la sua identità. Ma dietro l’ossessione, come diceva Pavese, c’è una volontà altrui che rilutta.

Riassunto elaborato da “Il Giornale” e "La Stampa"

Buona lettura
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