amore, narcisismo e relazioni patologiche
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Angelica
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Ecco cosa eri: un dannato covert Empty Ecco cosa eri: un dannato covert

Mar Ago 18, 2020 7:45 pm
Forse qualcuno si ricorderà di me...dopo una storia di qualche mese con il mio primo narcisista, dopo un lungo viaggio rigenerante e spensierato incontro un uomo in chat.
L'esatto contrario del precedente: sensibile, gentile, in cerca di una storia seria, non manca nulla.
La storia inizia benissimo e si consolida nel giro di qualche mese. A Natale lo presento in famiglia, lui si introduce con grazia e tatto squisiti. Una persona d'oro, di quelle che si fanno subito benvolere da tutti.
E' amore. Parole d'amore, gesti d'amore, presenza, rispetto, connessione emotiva.
Mi racconta da subito dei suoi due matrimoni falliti, delle sue precedenti relazioni fallite (sempre.per colpa loro) e soprattutto del suo passato difficile con un padre narcisista e manipolatore. Un'infanzia ed una giovinezza segnate dalla violenza fisica e psicologica, dietro una facciata alto borghese integerrima.
Si commuove mentre me ne parla, mi commuovo e lo stringo a me nell'intimita, gli dico: "ci penso io adesso a te".
Mi parla del suo percorso con lo psicologo, di come negli anni sia riuscito ad affrontare le sue paure più profonde, ad esplorare le zone più recondite della sua anima e di come solo oggi la, dopo tanto lavoro su se stesso, si senta davvero pronto ad amare.
Io mi trovo a pensare: "che miracolo che da una situazione così devastante sia venuta fuori una persona così bella, sempre disponibile con me e con tutti, disponibile ad amarmi e a ricambiare i miei sentimenti "con tutto il suo essere.", come spesso mi ripeteva. E' riuscito a rompere gli schemi e a non diventare come il padre. Ha vinto.
Un padre stupendo, esemplare. Una persona profonda, intelligente.
Per quasi due anni, mi sono sentita la donna piú fortunata su questa terra.
Soffre sovente di emicranie, io gli massaggio le tempie con olii essenziali e lo coccolo.
E' un po' svanito, io lo aiuto in mille cose.
Lodo il suo lavoro, la sua creativita, l'amore gli regala un periodo professionale fecondo e un ottimo umore.
Lui regala a me emozioni uniche, attenzioni speciali, passione e vera intimità.
Un momento ha pochi soldi, un momento guadagna molto. A me non interessa, a me interessa lui. Lui lo sa.
Ai mal di testa si aggiungono disturbi alla schiena e una labirintite (prima di una cena importante cui avremmo dovuto partecipare). Al rientro dai viaggi accusa sempre sintomi influenzali, ma senza una linea di febbre o un colpo di tosse.
I problemi con il padre periodicamente si ripresentano e lui torna in terapia.
Il nostro rapporto scorre liscio, ma io inizio a pensare che i suoi disturbi siano psicosomatici e gli consiglio di parlarne al terapeuta. Non apprezza.
Gli rimprovero alcune sbadataggini che hanno complicato il nostro menage. Lui mi accusa di scaricare ansia e frustrazione su di lui, che ha già tanto sofferto nella vita e adesso vuole solo più tranquillità e maturità.
Durante il lockdown mi coinvolge nel progetto di ristrutturare una baita in montagna, vuole un posto tutto per noi. E' entusiasta ed io con lui. Lo chiama il nostro sogno.
A giugno visitiamo due immobili. Nel giro di una settimana, a causa di alcune complicazioni, cambia completamente idea e abbandona il progetto. Mi dice: "che ce ne facciamo di una casa...viaggiamo, facciamo cose che non abbiamo ancora fatto, creiamo, andiamo"
Io ci rimango male, glielo dico. Lui mi rassicura. "Sono un sognatore ma il sogno é solo rimandato. Voglio un futuro con te".
A luglio andiamo in vacanza, i miei figli adolescenti vengono con noi.
Per due giorni cucina grigliate e sceglie i film da vedere tutti insieme la sera, il terzo giorno dice di avere un forte mal di gola. Il quarto giorno dice di stare malissimo (ma non si mette a letto e non ha una linea di febbre). Vado in farmacia e a cercare un medico. Prende un antibiotico ma il male non passa.
Il quinto giorno me lo trovo vestito da tutto punto al tavolo della cucina, con la faccia di marmo. Mi dice che deve tornare in città perché la casa é umida e lui non riesce a riprendersi. Gli dico di pazientare, che l'antibiotico ha bisogno di un paio di giorni per fare effetto. Lui insiste e incomincia a fare la valigia. Gli dico che sta facendo una tragedia di un mal di gola, che ne ha sempre una, che gli ho procurato i farmaci e il dottore, che sono lì per lui come sempre. "Perché vuoi scappare?" Mi lascia lì come una fessa, senza neanche salutare i ragazzi.
La sera non chiama, lo chiamo io per sapere se sta meglio e si, finalmente sta bene.
Il giorno successivo non si fa sentire, lo chiamo io. Litighiamo al telefono, lui dice che lo tratto come il mio terzo figlio e che ha bisogno di una pausa per vedere se riesce a....ma a fare cosa non si sa, non lo dice.
Nel giro di una manciata di giorni, trincerandosi rientro un silenziosità agghiacciante ed un "volemose bbene" mi ha scaricata senza una parola di compassione, senza una spiegazione plausibile e senza un rimorso.
"I nostri caratteri si sono rivelati incompatibili".
Questa la sua sentenza e non ha voluto sentire ragioni.
Io sto prendendo un antidepressivo e tutto sommato sono sotto controllo.
Ma il cervello mi funziona bene e ho la triste sensazione di essere stata quasi due anni con un narcisista molto ma molto covert, che é esploso improvvisamente come una supernova, avevendo capito che la mia disponibilità a prendermi cura di lui con completa abnegazione stava iniziando a vacillare.
Mi scuso per il papiro interminabile e attendo i vostri graditi commenti.
Angelica


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Angelica
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Mar Ago 18, 2020 8:13 pm
Una precisazione: quando nelmessaggio parlo di "un padre esemplare" parlo di lui medesimo, non del narcipadre maligno.
E' il mio "covert" che, contrariamente al suo narcipadre, é davvero un padre esemplare con suo figlio.
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sissi
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Mar Ago 18, 2020 11:28 pm
ciao, benvenuta anzi bentornata.
Uffff. Mi spiace che ti sia riaccaduto, pare anche questo un gran devastato. Lo sai, se leggi, vedi che loro lasciano in un attimo, senza remore, e non ci sono colpe o responsabilità, se non è per una cosa, ti mollano per altre cose , quando oramai sei scaduta,/o basta non conti più niente, e ciò che hai fatto, non ha più valore, ieri ti amo, oggi non esisti. E si capisce che una persona normale non farebbe mai così, loro sì, sono malati, ed appena gli passa ti cancellano, non esisti più. Possono però tornare un attimo per rispolverarti e vedere se ancora puoi offrirgli qualcosa. Prenditi cura di te, forza e coraggio, e spera che non torni, perchè sennò si allunga l'agonia.
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beatrix2
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Mar Ago 25, 2020 12:38 pm
Benvenuta,
mi spiace tanto per quello che stai passando, il momento dello scarto inaspettato è terribile, ma ti riprenderai. A leggerti si sente la estrema consapevolezza che hai maturato, riuscirai a riprenderti , lui ha tagliato di netto, sarebbe un'ottima idea iniziare un no contact completo, anche se non è facile riuscirci: da lui non avrai mai una spiegazione decente, augurati davvero che non ti cerchi più. Il tuo istinto non mente, probabilmente è un covert ben nascosto, è tipico dei covert fare la vittima, raccontare al mondo dei propri progressi coi terapeuti, in maniera velata. Sono comunque molto egocentrici ma in modo passivo, non sono eclatanti, il succo non cambia: totalmente centrati su se stessi, tu sei funzonale - l'infermiera, la confidente, la partner, la mamma di turno.
Comunque il modo in cui è sparito è davvero allucinante.

Coraggio!
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Angelica
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Mar Ago 25, 2020 4:16 pm
Il mio no contact è già iniziato, non prima di aver preteso da lui una spiegazione, plausibile o meno.
Me l'ha fornita ma ci ho letto molte "stranezze".
In primo luogo ha fatto una specie di lista della spesa di cose che per lui non andavano bene, che lo avevano fatto sentire a disagio e turbato riguardo alla nostra relazione, peccato che non se ne era mai lamentato prima, né mi avesse mai fatto capire che per queste cose stava mettendo in discussione il nostro rapporto.
Non mi ha detto da quanto tempo nutriva questi dubbi tanto è vero che sino all'ultimo io non ho avuto il sentore di nulla.
Inoltre mi ha scritto una mail freddissima, senza un'emozione, una sbavatura. Sembra scritta da un automa, zero empatia, nessun accenno alle modalità terribili dell'abbandono, nessuna scusa.
Nessun cedimento.
In un passo mi scrive: "... in seguito alle condizioni estreme della mia infanzia di cui tu sai tutto, io un bisogno estremo di calma e tranquillità, nient'altro che questo. Avevo preoccupazioni a lungo termine che una relazione su base più quotidiana con te sarebbe stata troppo difficile da gestire"
Peccato che io l'abbia sempre e solo supportato e adorato e, solo in quest'ultimo periodo, avessi iniziato a mettere in dubbio certi suoi atteggiamenti.
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treppa
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Mer Ago 26, 2020 9:52 am
Angelica ha scritto:Una precisazione: quando nelmessaggio parlo di "un padre esemplare" parlo di lui medesimo, non del narcipadre maligno.
E' il mio "covert" che, contrariamente al suo narcipadre, é davvero un padre esemplare con suo figlio.


cara Angelica, spesso tendiamo noi stesse a idealizzare i partner, più è il nostro bisogno di amore e più l'idealizzazione è imponente...è un escamotage inconscio che crede di essere efficace nel non perdere l'oggetto ultimo del nostro bisogno: essere amate.
La persona che descrivi non sembra nè serena nè costante.....difficilmente potrà essere un padre esemplare. Probabilmente cerca di essere il padre perfetto, avendo riconosciuto lui stesso di averne avuto uno pessimo.
Dai tuoi racconti mi dà l'impressione di qualcuno che sta lottando contro i fantasmi della sua infanzia e che purtroppo è ancora lontano dalla meta, non ha raggiunto una stabilità emotiva che è base fondamentale per instaurare relazioni sane.
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