amore, narcisismo e relazioni patologiche
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Trauma bonding o il legame creato attraverso traumi Empty Trauma bonding o il legame creato attraverso traumi

Lun Nov 27, 2017 10:14 pm
https://sopravviverealnarcisista.wordpress.com/2015/01/13/trauma-bonding-o-il-legame-creato-attraverso-traumi/

Trauma Bonding, o il legame creato attraverso traumi
13 gennaio 2015 / Tapping Per Tutti

Come mai non si riesce a troncare il legame con un narcisista? Come mai, più ci ha fatto del male, e più ci si accanisce a ossessionarsi con lui o lei? Perché si soffre tanto nel tentare di chiudere con un partner narciso e abusivo?

A causa del fattore “Trauma bonding”.

Il legame tra due persone è un processo biologico ed emotivo che rende le persone più importanti reciprocamente nel tempo. Il legame tra due persone cresce con il passare del tempo insieme, il vivere insieme, il mangiare insieme, fare l’amore insieme, avere dei figli insieme, e stare insieme durante lo stress o le difficoltà. I tempi duri rendono le persone unite tra loro tanto quanto i bei tempi, forse di più.

Questo legame è in parte il motivo per cui è più difficile lasciare un rapporto abusivo duraturo. Esso rende difficile far rispettare i confini, perché è molto più difficile allontanarci da persone con cui abbiamo legato.

Il vivere insieme situazioni estreme e sentimenti estremi tende a legare le persone in un modo speciale. “Trauma Bonding”, o il legame creato attraverso traumi, un termine sviluppato da Patrick Carnes, è ottenuto da un partner narciso con l’abuso di paura, eccitazione, sensazioni se**uali, elargiti al fine di intrappolare l’altra persona. Molti partner abusivi tendono a un comportamento estremo, e il “Trauma Bonding” è un fattore reale nelle loro relazioni: la persona con cui si relazionano ne sarà vittima.

Ma la vittima è comunque predisposta in una certa misura a subire questo trattamento. Stranamente, crescere in una casa “non sicura”, in pratica un ambiente familiare abusivo, fa sì che in seguito, nel resto della vita, le situazioni pericolose abbiano ancora più potere di attrarci e intrappolarci. Questo ha una base biologica di là di ogni apprendimento cognitivo. È l’avere una storia pregressa di traumi subiti che fa sì che il trauma successivo ci leghi. Le persone già traumatizzate spesso rispondono positivamente ad una persona o una situazione pericolosa perché fa loro provare delle emozioni, che avevano difficoltà a provare proprio a causa della loro storia di traumi subiti (subentra una certa anestesia emotiva).

Il superstite di traumi pregressi può scoprire che per lui è quasi impossibile relazionarsi con chiunque, anche la famiglia o vecchi amici, se non superficialmente. C’è un desiderio biologico verso l’intensità che nessun rapporto normale è in grado di soddisfare. Ciò gli dà la sensazione di essere completamente solo, e completamente vuoto. In un primo momento, solo tornando all’aggressore primario (un genitore abusivo, in genere, o un partner che lo rappresenta) può superarla.

Il partner narcisista, astuto com’è, conosce il processo di azzerare la resistenza della vittima rinforzandone la codipendenza. Egli ha effettivamente capito che il modo migliore per garantisi il nutrimento narcisistico è quello di creare legami da trauma, con il metodo di “sedurre e abbandonare”, applicato ciclicamente. Egli ha capito un modo semplice per trasformarci in codipendenti.

Come fa? Il condizionamento che porta alla creazione del trauma bonding si concentra su due potenti tipi di rinforzo, usati ciclicamente, più e più volte e ad intervalli perfettamente ritmati. Gli psicologi chiamano questo rinforzo “arousal-jag” ovvero ‘risveglio-sollievo’, che si riferisce all’eccitazione fatta provare alla vittima prima del trauma (arousal) e al senso di pace e sollievo provato successivamente (jag). In pratica il narciso applica lo schema: crea eccitazione – traumatizza con un comportamento negativo – poi ricompare e mette tutto a posto, creando sollievo e benessere nella vittima.

I narcisisti lo fanno in continuazione nei loro rapporti per creare l’illusione di eccitazione contorta che rafforza il legame traumatico tra noi e loro.

Un esempio pratico?

-Il narcisista di punto in bianco cambia atteggiamento nei nostri confronti: diventa freddo, odioso o apertamente critico e verbalmente abusivo (inventando scuse, motivando questi comportamenti con il fatto che siamo noi ad averli causati! E’ sempre colpa nostra).

–Noi andiamo nel panico perché sappiamo ciò che seguirà: lui scompare, o ci tiene il muso per giorni, o ci tratta con indifferenza mostrando invece gentilezza e ardore verso qualcun altra/o. Questa è la fase “arousal”: in noi si scatena una serie di emozioni negative fortissime. Cerchiamo disperatamente di rimediare, ma il narcisista non cede e ci rifila la nostra “punizione”.

–Dopo un tot di punizione/trauma (muso lungo, disprezzo, scomparsa da parte del narcisista, velata minaccia che non ci ama più e non tornerà), proprio quando siamo sull’orlo della più nera disperazione, lui o lei torna, ci perdona, e rimette tutto a posto. Il nostro sollievo (“jag”) è così grande che ci sembra di stare in paradiso. Ci sentiamo come un condannato a morte scampato al patibolo. Davanti a noi si apre una vita nuova e meravigliosa.

Questo ci verrà inflitto più e più volte, e tutte le volte la fase di trauma sarà peggiore e più lunga; in questo modo, il narcisista ci sta assuefando a queste emozioni, e noi diventiamo dipendenti da questo ciclo malsano. Smettiamo di distinguere tra emozioni buone e cattive, ci abituiamo a soffrire, non ci ricordiamo neanche cosa sia una relazione normale. E’ quasi assurdo, ma siamo in trappola e non riusciamo neanche a rendercene conto. Abbiamo bisogno della nostra droga, le emozioni contrastanti e fortissime che il narcisista ci procura. Nessuno ci emoziona come lui…ma non è necessariamente un bene.

Tutti i narcisisti sono abili nel creare il ciclo di abuso/sollievo che rinforza il trauma bonding. Se notate uno schema simile nel vostro partner, mollatelo e fuggite il prima possibile (anche se ormai non siete più in tempo). Può solo peggiorare.

Il Trauma bonding è noto anche come Sindrome di Stoccolma:
Uno stato psicologico particolare che si manifesta in seguito ad un episodio violento o traumatico, ad esempio ripetuti episodi di violenza fisica o verbale. Il soggetto affetto da sindrome di Stoccolma, durante i maltrattamenti subiti, prova un sentimento positivo nei confronti del proprio aguzzino, che si può spingere fino all’amore, facendo sì che si crei una sorta di alleanza e solidarietà tra la vittima e il carnefice.
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