Separazione da narcisista con figlia

Salve ho tante cose di cui parlare, mi sono appena separata da un narcisista covert succube della madre che voleva risucchiarmi facendomi rinunciare alla mia personalità e libertà di scelta, abbiamo un bambina di 9 mesi Quando lui ha sentito odore d rottura tra me e lui ha immediatamente disdetto il contratto di rent toi buy della casa nella quale vivevamo chiedendo alla padrona di casa di trasformarlo in un contratto d affitto. Lei ha accettato ma ovviamente l affitto è aumentato, lui ha chiesto a me disoccupata di contribuire rinfacciandomi i soldi che spendevo utilizzando la maternità comunale una tantum per il progetto acquaticità della bambina e la psicoterapia di coppia che stavamo facendo (a mie spese perché lui non voleva pagare). Io ovviamente ho reagito malissimo a questa e altre cose che mi ha fatto per le quali ho contattato un centro antiviolenza (solo psicologica) e in seguito a un forte malessere emotivo causato da lui mi sono rifugiata nell' albergo di mia sorella dove alloggiavo prima di conoscerlo insieme alla bambina e dove stavano anche i miei genitori che erano nel frattempo arrivati dalla mia regione d origine per la mia richiesta di aiuto. Io comunque non ho mai consegnato a lui le chiavi del nostro appartamento e la sera tornavo a dormire a casa. Volevo solo allontanarmi da lui perché soffrivo troppo.  Intanto io avevo anche chiesto alloggio presso il centro antiviolenza ma non c era posto. Cercavo lavoro come una matta ma niente. Un bel giorno mi comunica che ho 10 giorni di tempo per sloggiare dall' appartamento perché la padrona di casa "improvvisamente ha deciso che non vuole affittare ma solo vendere" . Gli chiedo se ha pensato ad una sistemazione per me e la bambina e mi risponde che non compete a lui( approfittando del fatto che non siamo sposati) e che la bambina può tranquillamente restare in albergo " tanto prima viveli li, ci puoi vivere anche adesso". Vado in vacanza per 3 settimane nella mia regione d origine con la bambina e miei genitori distrutta dal dolore dalla rabbia e dalla preoccupazione. Una volta arrivata mi precipitò da una coppia di avvocati., e stato allora che col loro aiuto ho maturato la decisione di restare presso la residenza dei miei genitori. I miei avvocati gli scrivono una lettera nella quale gli comunicano in sintesi che nell' attesa che lui si decide a ragionare e soprattutto a concentrarsi sulla figlia piuttosto che a fare del male a me per il bene della bambina io resto lì dove sono, invitandolo al dialogo e a seppellire l ascia di guerra. Lui risponde con una denuncia per sottrazione di minori. I miei avvocati mi invitano a mantenere la calma e a denunciarlo a mia volta per violenza psicologica. Ed è quello che faccio. Non avevo mai avuto il coraggio di farlo prima benché frequentassi il centro antiviolenza che nel frattempo avevo avvisato e mi ero fatta trasferire nel centro della mia città. Adesso gli avvocati si stanno accordando col suo che nel frattempo sicuramente sicuramente gli ha suggerito di cominciare a fare il bravo e quindi lui mi ha promesso soldi di mantenimento per tornare. Quello che io voglio chiedere è questo: l affitto di una casa e 500 euro fino a quando non trovo un lavoro ma non solo questo, voglio mediazione familiare, rapporti civili, e soprattutto l intervento dei servizi sociali per il nostro ruolo genitoriale. Su qust ultimo punto gli avvocati mi hanno detto che non ci sono gli estremi e neanche per un eventuale CTU al processo gettandomi nello sconforto. Io so perché l ho visto che ne lui ne sua madre sono in grado di rispondere ai bisogni emotivi di mia a figlia perché non sanno né capire ne gestire il pianto della bambina, non sono per niente empatici e la considerano un loro possesso da mostrare ai vicini e sono molto restii a tenerla in braccio (anche se hanno una facciata di famiglia perfetta) . La bambina spesso non stava bene con loro e piangeva e io dovevo sempre intervenire e stiamo parlando di una bambina tranquillissima e per nulla ingestibile. Inoltre il mio ex compagno si è disinteressato completamente dello svezzamento e non le ha mai cambiato il pannolino e dipende da me o da sua madre per l accudimento. È possibile che se racconto tutto questo agli assistenti sociali non intervengono.? Per favore aiutatemi non voglio che la bambina soffra. Sono piena di rimorso forse dovevo restare con lui al solo scopo di proteggere la bambina . Inoltre lui si è sempre rifiutato di fare un lavoro su stesso anzi quando glielo dicevo mi diceva che ero pazza.datemi qualche consiglio.

Ciao Livia
Posso capire cosa stai passando, abbiamo quasi la stessa età. Come hai già capito non è legato alla bambina come un vero padre, se è narcisista rientra nella "normalità" , o meglio, è consuetudine. Ma nonostante questo la userà contro di te per indurti a fare quello che vuole lui. Da come scrivi sembra che ci possa anche riuscire, ma il bene della tua bimba non è stare con lui, il suo bene è avere una mamma serena. E' necessario che tu limiti i rapporti a quello che è necessario, cioè, non una parola di più rispetto a quanto ti viene consigliato dai tuoi avvocati. Stare con tua sorella o i tuoi genitori, per ora, sembra la scelta migliore, loro possono dare a te e alla tua bambina il supporto e l'amore che vi sono necessari.
Hai fatto bene a rivolgerti ad un centro antiviolenza, potranno testimoniare, qualora fosse necessario, in un tribunale e potenzialmente dar peso ad una richiesta da parte tua di affidamento esclusivo di vostra figlia. Proverà ad intenerirti, non cedere, non dimenticare mai con chi hai a che fare!
Vai avanti

Ciao grazie per avermi risposto e incoraggiato. Indovina un po' avevi ragione, ha provato a intenerirmi. E venuto qui 3 giorni a vedere sua figlia e mi ha proposto di eliminare avvocati e tribunali e metterci d'accordo noi, ovviamente voleva che salissi su e addirittura tornare insieme

Ciao, non cedere, condivido il pensiero di Bianca, resta dai tuoi genitori e continua a farti assistere legalmente e resta in contatto con il centro antiviolenza. Tutto questo ti permetterà anche di pensare un po' a te stessa, a curarti le ferite.
Un abbraccio