Amor proprio

Carissime e carissimi, ritorno dopo tanto tempo a parlare con voi perché ho ancora una volta bisogno della vostra vicinanza. Questo "forum" è speciale e a chi è nuovo qui posso dire che troverete un validissimo aiuto da parte delle meravigliose amministratrici a cui sarò sempre grata e un sincero aiuto anche da parte di chi scrive qui in cerca di consigli e conforto.
Per chi non si ricorda della mia storia e per chi non l'ha mai letta io mi iscrissi qui in seguito alla rottura con un narcisista patologico che mi aveva sottoposto a ripetute violenze psicologiche tanto da convincermi di essere una donna inutile, incapace e impossibile da amare. Dopo un lungo percorso, grazie ai consigli di chi ci era già passato mi sono risollevata e ho potuto laurearmi (mi ero bloccata), iniziare a lavorare, uscire e relazionarmi di nuovo con il resto del mondo senza più timori prendendo in mano a pieno la mia vita. Purtroppo però, chi è vittima di un narcisista lo è spesso anche di un secondo o di più..in quanto fino a che non sviluppiamo un sano amor proprio siamo facilmente individuabili dai "predatori dell'anima" che ci scelgono proprio perché siamo perfetti per i loro scopi. Nel mio caso il narcisista che mi ha devastato mi ha accalappiato perché sono cresciuta con una madre narcisista se possibile molto più violenta del soggetto con cui ho avuto la relazione. Lei mi ha insegnato che era normale accettare insulti e umiliazioni perché non era degna d'amore. Ha inoltre massacrato mio padre per tutta la vita e ora è venuto a mancare a Dicembre dopo 4 anni di cancro. Ovviamente l'ho seguito io perché per lei era un peso..e ha continuato ad insultarlo anche quando era allettato gli ultimi tempi. È difficile spiegare cosa si prova ad assistere ad uno scempio simile. Dopo la vita che gli ha fatto fare non ha avuto pietà neanche della sua malattia...un uomo di una bontà impressionante. Se può essere d'aiuto a qualcuno vi dico che è giusto prendersi tempo per elaborare ciò che narcisisti e borderline vi hanno fatto, ma nei momenti in cui vi mancano e vorreste tornare con loro pensate a come uno psicopatico avrebbe potuto ridurvi dopo anni di relazione o matrimonio..come avrebbe potuto ridurre i vostri figli.. io ho negli occhi l'orrore di una madre narcisista che ha ucciso di violenza psicologica mio padre dopo avergli fatto passare una vita terribile...molti che sono all'inizio del percorso non sanno di cosa sono capaci questi psicopatici ... prendetevi il tempo per fortificare voi stessi, per amarvi di più, per sentirvi finalmente degni d'amore e di rispetto,ma non sprecate un secondo a desiderare di ritornare con uno psicopatico/a! Fatelo anche in onore di chi ha perso la vita (e sono tanti) perché non ha avuto la forza e la fortuna di poter allontanare un mostro dalla propria energia vitale.
Ora sono fidanzata con un bravissimo ragazzo con cui dovrei spostarmi presto e che è quanto più lontano ci sia da un narcisista e ringrazio il mostro per avermi mollata altrimenti non avrei trovato questa sana e profonda gioia nell'amore. Il problema è che le tendenze che avevo in passato non sono ancora del tutto sotto controllo e ora che ho perso il papà, la persona più importante della mia vita, sento che sto rischiando di rinunciare a troppo pur di non perdere l'unica persona che mi è rimasta.. fortunatamente è un bravo ragazzo, ma avverto questo pericolo proprio perché ho ormai i campanelli d'allarme..sento che non va bene fare qualcosa che non si vuole per paura di perdere l'altro..oppure entro certi limiti è giusto e fa parte di una sana relazione? Questo è il mio dubbio..ho paura di avere ancora poco amore per me stessa anche se ho imparato ad averne molto più di prima.

Cara Cassandra,
mi spiace moltissimo per il lutto per tuo papà, credo che solo chi faccia un'esperienza simile possa capire davvero il tuo dolore.
Mi fa invece piacere leggere di quanto tu abbia ripreso in mano la tua vita dopo il narci, quando si rinasce si ha una marcia in più, più consapevolezza. In fondo le esperienze che facciamo con i narci sono anche un modo (un po' duro e traumatico) per vedere a pieno delle cose di noi, per riuscire ad imbroccare la via della vita piena.
In tutto questo, mi sembra di avere capito che ti trovi in un momento in cui un qualcosa che tu desideri possa mettere a rischio la bella relazione che hai col tuo fidanzato... prima di tutto penso che in un periodo così pieno di cambiamenti , in bene ed in male, sia normale sentirsi confuse e anche vulnerabili. Le esperienze coi narci lasciano anche una scia di timori, dopo avere riconosciuto di essersi fatte infinocchiare da elementi del genere , può restare un'insicurezza nell'affrontare le relazione future. A proposito: il desiderio/nostalgia della relazione tossica con il narci esiste, penso che in tanti qua a tratti l'abbiano provata, di fatto i narci ci hanno attratto con effetti speciali, vendendoci una fuffa impacchettata come il regalo più adatto ad ognuno di noi, quindi è molto facile che in momenti in cui si attraversano dolori grandi si senta nostalgia dei momenti in cui abbiamo provato qualcosa di positivo, anche se era tutto finto.
Hai capito che non  è giusto rinunciare a se stessi e negare la propria persona per essere accettati dal partner, prendi tempo, cerca di capire se dentro di te stanno rieccheggiando timori legati al passato o se si tratta di un conflitto attuale, se è inerente la persona che hai accanto ora, solo con il dialogo potrete capire se la questione sia risolvibile. Ti auguro ogni bene. Un abbraccio.

Cara Beatrix mi ricordo di te e ti invio un caro abbraccio. Grazie per le tue parole che sanno sempre essere dolci e sagge. Il mio attuale rapporto con il compagno è sempre stato più che sano (l'esatto contrario di quanto accaduto con il narci) e questa è la prima volta che mi trovo destabilizzata. La sua famiglia si trova ad un'ora e mezza da dove viviamo ora (casa mia) e dopo che il papà è venuto a mancare a Dicembre ha iniziato a manifestare il forte desiderio di crearci una vita vicino ai suoi. Ha quindi iniziato a cercare lavoro in Trentino dicendomi che avremmo comunque avuto tempo per trasferirci. Ha fatto un concorso per vigili urbani e io l'ho aiutato a studiare perché ci teneva. Ha vinto il concorso e ora salta fuori che deve iniziare in luglio (nemmeno lui lo sapeva) e io mi ritroverei improvvisamente sradicata dalla mia casa e allontanata dall'unica persona rimasta della mia famiglia, mia sorella, proprio in questo momento in cui il lutto è ancora lancinante e sento istintivamente il bisogno di un po' di tempo ancora e di spazio. L'ho detto a lui e ai suoi con cui avevo un rapporto meraviglioso e mi sono ritrovata aggredita e accusata di condizionare loro figlio..anche con frasi come "non avrai il coraggio di chiedere a nostro figlio di rinunciare al lavoro" ..ora ho accettato di trasferirmi anche se non sono pronta proprio per non rovinare il rapporto con lui..ma ho un forte dubbio su quanto sia giusto perché non vorrei che mi fosse rimasta questa eccessiva tendenza a pensare più al bene dell'altro a discapito della mia salute.

cassandra ha scritto:Carissime e carissimi, ritorno dopo tanto tempo a parlare con voi perché ho ancora una volta bisogno della vostra vicinanza. Questo "forum" è speciale e a chi è nuovo qui posso dire che troverete un validissimo aiuto da parte delle meravigliose amministratrici a cui sarò sempre grata e un sincero aiuto anche da parte di chi scrive qui in cerca di consigli e conforto.
Per chi non si ricorda della mia storia e per chi non l'ha mai letta io mi iscrissi qui in seguito alla rottura con un narcisista patologico che mi aveva sottoposto a ripetute violenze psicologiche tanto da convincermi di essere una donna inutile, incapace e impossibile da amare. Dopo un lungo percorso, grazie ai consigli di chi ci era già passato mi sono risollevata e ho potuto laurearmi (mi ero bloccata), iniziare a lavorare, uscire e relazionarmi di nuovo con il resto del mondo senza più timori prendendo in mano a pieno la mia vita. Purtroppo però, chi è vittima di un narcisista lo è spesso anche di un secondo o di più..in quanto fino a che non sviluppiamo un sano amor proprio siamo facilmente individuabili dai "predatori dell'anima" che ci scelgono proprio perché siamo perfetti per i loro scopi. Nel mio caso il narcisista che mi ha devastato mi ha accalappiato perché sono cresciuta con una madre narcisista se possibile molto più violenta del soggetto con cui ho avuto la relazione. Lei mi ha insegnato che era normale accettare insulti e umiliazioni perché non era degna d'amore. Ha inoltre massacrato mio padre per tutta la vita e ora è venuto a mancare a Dicembre dopo 4 anni di cancro. Ovviamente l'ho seguito io perché per lei era un peso..e ha continuato ad insultarlo anche quando era allettato gli ultimi tempi. È difficile spiegare cosa si prova ad assistere ad uno scempio simile. Dopo la vita che gli ha fatto fare non ha avuto pietà neanche della sua malattia...un uomo di una bontà impressionante. Se può essere d'aiuto a qualcuno vi dico che è giusto prendersi tempo per elaborare ciò che narcisisti e borderline vi hanno fatto, ma nei momenti in cui vi mancano e vorreste tornare con loro pensate a come uno psicopatico avrebbe potuto ridurvi dopo anni di relazione o matrimonio..come avrebbe potuto ridurre i vostri figli.. io ho negli occhi l'orrore di una madre narcisista che ha ucciso di violenza psicologica mio padre dopo avergli fatto passare una vita terribile...molti che sono all'inizio del percorso non sanno di cosa sono capaci questi psicopatici ... prendetevi il tempo per fortificare voi stessi, per amarvi di più, per sentirvi finalmente degni d'amore e di rispetto,ma non sprecate un secondo a desiderare di ritornare con uno psicopatico/a! Fatelo anche in onore di chi ha perso la vita (e sono tanti) perché non ha avuto la forza e la fortuna di poter allontanare un mostro dalla propria energia vitale.
Ora sono fidanzata con un bravissimo ragazzo con cui dovrei spostarmi presto e che è quanto più lontano ci sia da un narcisista e ringrazio il mostro per avermi mollata altrimenti non avrei trovato questa sana e profonda gioia nell'amore. Il problema è che le tendenze che avevo in passato non sono ancora del tutto sotto controllo e ora che ho perso il papà, la persona più importante della mia vita, sento che sto rischiando di rinunciare a troppo pur di non perdere l'unica persona che mi è rimasta.. fortunatamente è un bravo ragazzo, ma avverto questo pericolo proprio perché ho ormai i campanelli d'allarme..sento che non va bene fare qualcosa che non si vuole per paura di perdere l'altro..oppure entro certi limiti è giusto e fa parte di una sana relazione? Questo è il mio dubbio..ho paura di avere ancora poco amore per me stessa anche se ho imparato ad averne molto più di prima.

cara Cassandra, bentornata e grazie per la tua testimonianza di rinascita!
Capisco benissimo la tua sensazione, soprattutto dopo questa importante perdita (un abbraccio fortissimo)
Nonostante tutto però sei lucida e da sola ti rendi conto che molto probabilmente alcuni istinti a volte ci portano ad aver paura di essere felici e sereni in un ambiente protetto ed accogliente. Questo perchè durante la nostra vita, quando non eravamo indipendenti ed adulti, non siamo stati protetti ma esposti alle violenze di quello che tu stessa definisci "mostro"; di conseguenza il nostro istinto è quello di insicurezza, di non poterci fidare, di trovare una via d'uscita per salvarsi.
Sei stata bravissima ad uscire dalla storia con il tuo carnefice ed a raggiungere la consapevolezza di ciò che ti aveva spinto verso di lui, questo è stato fondamentale nel cambiamento nella tua vita e nella nuova relazione che stai vivendo!
Nello specifico hai provato a chiederti cosa hai paura di perdere con questa nuova relazione?C'è un motivo specifico o intendi il fatto che quando si ha un rapporto si deve rinunciare a qualcosa, per trovare un compromesso accettabile da entrambi?

Ciao Cassandra come è andata.? Ripensandoci i suoi genitori non capisco proprio perché debbano metterci la bocca. Direi che te e lui siete abbastanza grandi da poter decidere cosa sia meglio per voi. La vicinanza a tua sorella mi sembra normale. Avresti potuto aspettare un po' e fare ciò che ti sentivi più giusto per andare avanti.non è che se la gente urla di più o alza più la voce ha ragione.E visto che lo hai anche aiutato a studiare direi che il voler ostacolare la sua vita lavorativa sia proprio una sciocchezza

Grazie Treppa. La mia paura è che il compromesso che è normale e auspicabile in qualsiasi rapporto in questo caso non sia un reale compromesso ma più un "prendere o lasciare" da parte sua che io devo subire per potergli stare vicino e dati i miei trascorsi non vorrei che dentro di me vi fosse ancora questa eccessiva tendenza a privilegiare le esigenze di chi amo rispetto alle mie. Gli chiedevo solo un attimo in più di tempo..ma lui improvvisamente si è convinto che questa occasione lavorativa non gli ricapiterà più come fosse l'ultimo lavoro della vita. Poco prima di fare il concorso invece era tranquillo e aveva detto che se non l'avesse passato non sarebbe accaduto niente. Ecco perché mi è venuto anche il dubbio che i suoi genitori influenzino troppo le sue convinzioni. Alla fine Sissi ho deciso di andare con lui in Trentino con la promessa che almeno il fine settimana ritorneremo a casa mia (mi pesa molto) ma la sensazione che se io non avessi accettato a lui sarebbe andato bene vivere lontani mi fa male... soprattutto perché lui sa benissimo quanto io sia devastata attualmente.

Nelle situazioni come sempre ci infiliamo noi da soli. Allora i genitori, se non per un parere gentile e non di parte, devono stare zitto. 2)in effetti vincere un concorso ora, trovare un lavoro, non è da poco, quella però è. La sua vita. Non la tua. Capisco l' importanza della convivenza e dello stare insieme ma, l' importante è che tu stia bene .se, ora, a distanza di tempo, poco o tanto, tu, hai voglia di passare più tempo con tua sorella , prenditi i tuoi spazi, diglielo, e magari rimani a casa tua e vi vedete il fine settimana successivo..Non succede niente, semplicemente ti prendi un po' di spazio per guarire da questa perdita . A proposito....condoglianze .

sissi ha scritto:Nelle situazioni come sempre ci infiliamo noi da soli. Allora i genitori, se non per un parere gentile e non di parte, devono stare zitto. 2)in effetti vincere un concorso ora, trovare un lavoro, non è da poco, quella però è. La sua vita. Non la tua. Capisco l' importanza della convivenza e dello stare insieme ma, l' importante è che tu stia bene .se, ora, a distanza di tempo, poco o tanto, tu, hai voglia di passare più tempo con tua sorella , prenditi i tuoi spazi, diglielo, e magari rimani a casa tua e vi vedete il fine settimana successivo..Non succede niente, semplicemente ti prendi un po' di spazio per guarire da questa perdita . A proposito....condoglianze .

Grazie mille Sissi. Sono cambiata dopo queste terribili esperienze e ora tengo moltissimo a non cadere più in dinamiche tossiche e ad assicurarmi che vi sia piena sincerità e uno scambio sano nei rapporti stretti a cui mi dedico. Comunque senza voler essere sdolcinata o ripetitiva colgo l'occasione per ringraziarvi di cuore per quello che avete fatto per me e per tutti gli altri di questo forum anche. In questi anni più di una volta mi avete afferrato la mano mentre stavo affogando e tirato su senza voler nulla in cambio. Siete persone speciali e meravigliose.

Mas grazie . E noi siamo molto felici di poter dare una mano se qualcuno ha bisogno. Ci siamo passati anche noi, e sappiamo perfettamente il delirio che creano queste persone . Siamo qui se hai bisogno . Un abbraccio