che siano gli effetti del passato..

Vivo praticamente isolato dal mondo, in una zona dove ci sono  4 paesi non piu grandi del mio, che ha si e no 2000 abitanti, alcuni meno di mille, zone colpite dall'emigrazione che si stanno spopolando. LA città dista molto per andarci e tornare devo fare piu di 120km. Posti desolati e desolanti, dove ci sono anziani o ragazzini, quindi per me che ho piu di 40 anni, niente vita sociale, gli amici storici sono tutti andati via, hanno una famiglia loro e li rivedo solo d'estate , alcuni manco vengono più.
.Sto spesso in casa con mia madre che è disabile x via di un ischemia, cosa che mi rende ancora piu difficile la vita, perchè quando esco , quelle poche volte , mi sento in colpa perchè la lascio sola, è la classica situazione del cane che si morde la coda, se resto una settimana di fila a casa esplodo, se esco non riesco a vivermi l'uscita serenamente,  sento che mi sto ammalando in qualche modo, vivo un senso di frustrazione e sono inappagato ,  non ho più da anni un lavoro e la ricerca da queste parti è pressoche impossibile. Quindi niente rapporti, niente lavoro, provo a studiare x un concorso , a darmi un obbiettivo, ma sento che studiare, senza una piccola forma di appagamento, che fosse una donna o degli amici, è come aggiungere disciplina in una situazione in cui già vivo di sacrificio, non so se riesco a rendere l'idea.La storia con la mia ex np è finita forse da tre anni , non porto più il conto, ho realizzato di non essere stato amato, perchè è andata via, togliendomi ogni canale di comunicazione, dal telefono a whatsapp a fb, e non si è mai piu fatta viva, e una volta le chiesi di parlarmi ma non volle,  ferito nell'orgoglio non la cercai mai più, non mi rimaneva che quello, un po di dignità per me.E' stata dura, ricordo le ossessioni da sensi di colpa, il non avere risposte a molte domande sul suo comportamento, risposte sul mio, pensavo come molti di non aver fatto abbastanza, di essere responsabile della fine della storia, guardavo la sua vita su fb evolversi come se nulla le fosse accaduto,con un'altro profilo, perchè col mio non potevo, mentre io ero fermo al palo.C'erano giorni in cui prendevo la macchina è andavo dalle sue parti, tanta era la dipendenza, e pur non vedendola già stavo un po meglio, per il solo fatto di essere vicino a lei, una boccata d''aria e poi rincasavo, una sindrome dell'abbandono forte. Volevo un po di riconoscimento, anche solo come essere umano che esiste, che aveva fatto parte della sua vita, e non avuto nemmeno quello, questi sono i ricordi lontani di quei momenti, il tempo soltanto mi ha aiutato.Quindi oltre al peso di dover elaborare una storia, quello di doverlo fare in un posto e nelle condizioni di cui vi parlavo, perchè magari , dopo un po , in una città si viene in qualche modo sospinti dalla vita che gira attorno.Prima di conoscerla, ero attento all'alimentazione, alle sigarette, oggi sono stanco, fumo a dismisura  lo vedo ma è come se avessi trasferito la mia dipendenza, i miei vuoti su altro, mangio male, qualche volta non riesco a dormire, sono pervaso dall'angoscia di non avere più speranze per il mio futuro, d non ce la faccio più, mi sento privo di energie, qualche volta mi ricarico, pensando ad un concorso, come ad una speranza di vita, andare via di qua, avere un lavoro, ma poi non riesco ad essere costante, lo noto e mi abbatto.Mi chiedo se questo che sono diventato non sia il prodotto di quella relazione, vorrei tanto un aiuto per risollevarmi, perchè da solo non ho piu le forze,.un qualcosa di buono,  che mi dia speranza, lo so, direte devi contare su di te, ma credetemi , senza vita sociale, da solo quasi sempre, non è affatto facile, mi pervadono pensieri che tendono al non senso di tutto, mi chiedo che senso abbia la mia vita,.Scusatemi so  bene che molti qui stanno soffrendo  e so quanto si soffre per una relazione con un np,  l ho vissuta anche io, ma non ho davvero nessuno con cui parlare e lo faccio con voi.

Ciao Morden, mi dispiace molto per come ti senti e ti capisco bene. Io non vivo in un paesino isolato e ho modo.di vedere gente sempre, sia x lavoro che x la scuola e le attività di mia figlia, ma anch'io come te mi sento sacrificata. Sono sola con una figlia in piena pubertà(il padre c'è  e non c'è ), ho una mamma che è da poco stata operata al cuore e ha bisogno di aiuti (e mia sorella che non c'è quasi mai perché spesso lavora fuori città ) e per lavoro faccio l'infermiera perciò vedo tutti i giorni gente che soffre... la mia vita è un continuo sacrificio e doveri e anch'io tuttora, dopo quasi un anno che non vedo il mio ex np, provo nostalgia x lui e bisogno di rivederlo...e tuttora sto molto male nel vedere che mi ignora e mi ha risposto freddo agli auguri di compleanno. E non riesco nemmeno ad immaginare di stare con un altro, credo anzi che se ora mi si presentasse davanti anche il principe azzurro nemmeno lo riconoscerei.
Posso dirti ciò che sto facendo io per cercare di stare meglio, sperando possa esserti d'aiuto. Intanto cerco, seppur molto stanca , di coltivare i miei hobby , fare ciò che mi piace magari una volta alla settimana o anche una ogni due, ma mi impongo di farlo, per me stessa.
Poi, come mi ha suggerito qui anche Undefeated, ho iniziato a lasciare qualche volta il dovere per il piacere, che so farmi piccoli regali frivoli, imparare a dire di no a chi mi chiede un favore  (mia mamma compresa) per fare invece qualcosa per me...
Un'altra cosa che mi aiuta (suggerita dalla mia psicologa che ha un approccio "alternativo") è la meditazione. Aiuta a restare centrati su se stessi e a ritrovare la concentrazione. Calma la mente e il divagare dei pensieri , a me è molto d'aiuto per i pensieri ossessivi.
Quindi : prova a fare qualcosa che davvero ti piace e ti appassiona, che sia suonare, cantare, correre, giocare a scacchi, ballare..indifferente qualsiasi cosa piace a te...magari ogni settimana ne provi una diversa e magari dì a tua madre che ne hai davvero bisogno, parlandole col cuore, credo che capirà. Eventualmente riesci ad organizzarti per lasciarla più ore con qualcuno? Un parente, un amico, una badante?
Prova a fare meditazione , concentrandoti sul tuo respiro...anche 10 -15 minuti al giorno, per iniziare, poi magari anche più a lungo.
Se inizi a coccolarti, a farti dei regali(non devono essere per forza cose materiali, ma anche x dire "oggi ho deciso di godermi in pace in tramonto in cima alla collina, oppure "oggi vado nella città a prendere in caffè con un amico"....) , vedrai che inizierai a ritrovare l'entusiasmo per studiare per il concorso e a non aver più voglia di cose malsane, come il fumo o l'alimentazione malsana..perché ti vorrai più bene.
Fondamentalmente noi non ci volevamo bene, per questo siamo incappati in relazioni tossiche e abbiamo attratto gli np. Invece dimostrando a noi stessi che ci vogliamo bene e ci prendiamo cura di noi in tutto, mente, anima e corpo, riusciremo a tenerli alla larga e a essere attratti e attrarre gente sana. Ma prima di allora, sarà difficile.
Un abbraccio e noi siamo qui.

Morden....
Sto per dire qualcosa di molto impopolare...
La vita e’ una sola e non la si puo’ passare cosi. Tua madre ha avuto la sua, ora tu devi pensare alla tua.
Trova un aiuto per lei e parti, via da quel paese di 4 anime dove ti stai spegnendo.
Un volo sola andata per una qualsiasi capitale europea, un lavoro qualsiasi, anche il cameriere ma un lavoro, relazioni, nuove amicizie.
Vita.

Grazie per avermi risposto, terrò conto di ciò che mi avete detto e rifletterò sul da farsi, mi blocca il fatto di non avere più 20 anni, ma questa alla fine davvero non è vita, non ho nulla da perdere in effetti.

ciao.
in effetti al momento questo paese non offre molti spunti per chi desideri lavorare e ricominciare una vita. In tutta questa confusione celebrale, la prima cosa da fare è spesso ...ma cosa voglio fare io da grande ? cosa mi piacerebbe fare ? sembrano domande semplici ma non è sempre così .Il comune di appartenenza spesso organizza corsi per chi è disoccupato, prova a vedere se trovi qualcosa che ti piace, se riesci nello studio, all'estero per esempio c'è più possibilità di lavoro.Una nostra utente qui, si è trasferita in spagna per lavoro, e dopo le fasi iniziali non ha scritto più niente, ma pensiamo e speriamo che sia riuscita a farsi una nuova vita.A volte, basta uscire da quello stato di depressione per iniziare. Tocca ripartire , e non dare la possibilità a lei di essere la partenza della tua distruzione, purtroppo anche se a causa loro, la nostra distruzione dipende da noi.

Concordo con Agnese... Non puoi negarti questa possibilità solo perché hai più di 40 anni. Se continui a rimandare arriverà davvero il giorno che non potrai davvero più andare via e penserai: "Certo l avessi fatto a 40 anni, all epoca avrei potuto nonostante i problemi di allora". Non è giusto per te continuare a guardare gli altri vivere, mentre tu ti fai scorrere la vita addosso passivamente. Più non agisci più non ti andrà di fare nulla. Quando inizi a muoverti, anche solo un passo alla volta, alla fine corri.

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