amore, narcisismo e relazioni patologiche
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anja-1985
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Staccare il cordone emotivo e riconoscerli per quello che sono Empty Staccare il cordone emotivo e riconoscerli per quello che sono

Ven Set 14, 2018 10:40 pm
Buonasera
Il titolo è il riassunto in pillola unica di cosa andrebbe fatto per liberarsi dei narcisisti e dei manipolatori affettivi.
Mi chiedo se ci siano persone che cresciute in modo sano siano capaci di riconoscere queste personalità e tenerle distanti,non invischiarsi.
Credo di si,ma credo anche che le patologie o i caratteri,abbiano intensità diverse e modalità ,anche in base alle classi sociali di appartenenza,e che quindi la fregatura la possono avere tutti.
Non si spiegherebbero altrimenti le tante variabili descrittive della personalità narcisista o psicopatica,riscontrabili nel criminale di quartiere dedito allo spaccio e sfruttamento della prostituzione ma anche nel politico corrotto,o il professionista inspettabile,tanto caro e cortese con i vicini,l'attore brillante o il regista.
Alcuni sono capaci di restare lontani da personalità dedite alla delinquenza,o a dipendenze varie ma restano affascinati dal politico corrotto,o dall'attore brillante.
E' una "razza" che può proliferare bene ovunque.Forse dove la povertà economica e culturale è maggiore,i comportamenti devianti sono più evidenti e socialmente non accettati,e soprattutto legalmente osteggiati. Una donna picchiata a sangue ,può essere tutelata dalla legge,una donna distrutta e plagiata mentalmente,è quasi considerata una cretina.
Tornando alle "vittime" (le definisco così per semplicità e mi ci metto anche io in mezzo) mi chiedo cosa le renda tali.
Si parla di persone con bassa autostima,ma si parla anche di perone brillanti che il narcisista decide di distruggere ed incrinare per sentirsi di valore.
Principalmente credo che il problema maggiore sia la non conoscenza di determinate dinamiche.Forse a scuola si dovrebbe inserire un'altra materia.Forse la inseriranno in futuro.
La conoscenza di se stessi,l'amore e il rispetto. Si studiano un sacco di str*****te,si potrebbe anche iniziare a studiare un po anche se stessi. Ma vabbè...utopie.. si sa,poi la scuola è fatta anche per indottrinare,omologare,non sia mai si creino menti libere. Sarebbe pericoloso in effetti,ma voglio dire almeno le basi di cosa sia rispetto e di cosa non lo sia.
Educazione civica,andrebbe migliorata. Educazione fisica pure.
Ma sto divagando un sacco.
Ritornando al titolo,dopo il trauma e tutte le informazioni e la consapevolezza che abbiamo acquisito,spesso si resta sempre con una sensazione di legame con queste persone.
Anche in assenza sono capaci di farci del male.Anche sapendo chi sono,basta una loro azione e il veleno ritorna ad intossicarci.
Credo che l'unico modo per distaccarsi sia considerarli inumani. Macchine,che agiscono in un determinato modo solo per propri fini emotivi.
E' difficile,perchè si tende a dimenticarlo,perchè è difficile accettare che nostra madre,nostro padre,il nostro ex,la nostra ex,person a cui abbiamo voluto bene,persone che abbiamo considerato "persone umane" abbiano agito solo e sempre per il loro tornaconto personale.Siamo stati solo macchine generatrici di carburante per loro,e le loro attenzioni nei nostri confronti erano solo una miccia per ravvivare il fuoco e generare nuovo carburante per loro.
E solo cancellandoli umanamente che possiamo staccare il cordone emotivo,e diventare immuni al loro veleno.
E' per questo che ci rimane un vuoto,è per questo che abbiamo sempre quella sensazione di vuoto quando li eliminiamo dalla nostra quotidianità, abbiamo cancellato una persona dall'oggi al domani. Quel vuoto secondo me va osservato,capito conosciuto, resistendo al tentativo di riempirlo. In seguito dovrà svanire da se,imparando pian piano ad essere scultori del proprio mondo. Non è tutta colpa nostra,non è sempre solo la nostra responsabilità se abbiamo vissuto questo.Ma se è capitato a noi e non ad altri,vuol dire che noi dovevamo imparare qualcosa in più sul mondo e sui noi stessi.

Ieri mia madre mi chiedeva una cosa letteralmente impossibile,e nonostante io le avessi fatto notare che era inesistente quello che mi chiedeva,ha cercato di manipolarmi per farmi sentire male,in quanto non potevo soddisfare la sua richiesta impossibile che le avrebbe fatto acquisire valore nei confronti di un'altra persona.
Stamane io ero a piedi ed incrocio lei in macchina ad una distanza di 20 metri,ero sorridente e lei con un gesto dell mano,neanche fosse una camorrista omicida,mi chiede "dove stai andando?" con un'arroganza e una voglia distruttiva incredibile,una cattiveria negli occhi come se volesse punirmi e fossi boh... non lo so..... ho riflettuto su questa cosa,perchè mi sono detta,.. io non lo farei mai un gesto simile neanche nei confronti della persona peggiore al mondo ...e questa qui è mia madre..... ho cambiato strada e l'ho evitata.
Quando la evito per giorni,mi chiama e con una voce implorante ma accusante,come se volesse fare l'agnellino buono,ma che in realtà ordina il ritorno all'ovile della pecorella smarrita,mi chiede cosa voglio mangiare per pranzo,bypassando completamente il fatto che io pranzo a casa mia.
E' una vita che usa questo stratagemma.E' una vita che io non la vedo per quello che è.
UN'AUTOMA SUCCHIASANGUE.
li ho fatti spesso questi ragionamenti sul forum,am puntualmente ricado in una forma di comprensione,annebbiamento della realtà.
Questa cosa dei narcisisti va compresa più volte a e a livelli diversi di realtà.
Distaccarsi,comprendere il vuoto che lasciano,non riempirlo . E capire che le energie che loro rubano a noi vanno riconcquistate e rimesse al servizio di noi stessi e della nostra realizzazione.
La vita è una sola e può essere bella come un film,ma bisogna esserne i registi.
E' inutile che ci facciamo le pippe mentali sulla dipendenza,sul fatto di avere qualcosa che non va,ci manipolano ,punto.
La dipendenza la creano loro.
Il vuoto va riempito con la costruzione della nostra realtà,non con l'essere stampella degli altri.
Lo so,a volte ci hanno educato proprio per essere stampelle,non ne siamo responsabili,ma il trauma narci arriva nella nostra vita forse, per responsabilizzarci e ritornare a noi.
E' tosta,ma è anche molto bello,essere artefici della propria vita,abbiamo la possibilità di non avere rimpianti,alla fine della strada.
Ora capisco perchè per anni mi correva di fianco la sensazione di "stare psprecando la mia vita" di " vivere la vita di qualcun'altro,di vivere per qualcun'altro e non per me" ,la grande SUCCHIATRICE AUTOMA che nel corso degli anni ha affinato le sue doti di megera manipolatrice.
Devo disumanizzarla. Ai miei occhi umani deve svanire.
Forse scrivo un racconto dell'orrore e la rendo protagonista. Vediamo se funziona.
Scusate se mi sono dilungata.

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anja-1985
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Staccare il cordone emotivo e riconoscerli per quello che sono Empty Re: Staccare il cordone emotivo e riconoscerli per quello che sono

Ven Set 14, 2018 10:52 pm
L'esigenza rende le persone manipolabili.
Ricordiamocelo.
Chiediamo di cosa abbiamo "esigenza" e capiremo quando e dove fare attenzione.
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morden
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Staccare il cordone emotivo e riconoscerli per quello che sono Empty Re: Staccare il cordone emotivo e riconoscerli per quello che sono

Sab Set 15, 2018 2:44 pm
anja-1985 ha scritto:L'esigenza rende le persone manipolabili.
Ricordiamocelo.
Chiediamo di cosa abbiamo "esigenza" e capiremo quando e dove fare attenzione.

perfetto.
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Staccare il cordone emotivo e riconoscerli per quello che sono Empty Re: Staccare il cordone emotivo e riconoscerli per quello che sono

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