amore, narcisismo e relazioni patologiche
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Intervista a Marie-France Hirigoyen – Il perverso distrugge con il sorriso Empty Intervista a Marie-France Hirigoyen – Il perverso distrugge con il sorriso

Lun Mar 26, 2018 11:08 pm
https://narcisismopatologico.wordpress.com/2014/05/08/intervista-a-marie-france-hirigoyen-il-perverso-distrugge-con-il-sorriso/


Molti anni di colloqui con persone psicologicamente disturbate la portarono a capire l’errore: “lo psicoanalista considera solo cosa accade nella testa di un individuo e se questo si lascia aggredire mentalmente è un complice masochista. Ma non è certo, c’è un aggressore reale che lo ha fatto a pezzi.”
E avvisa: “Attenzione! con il pretesto della tolleranza diventiamo indulgenti“. Di questi tempi in cui il più ammirato è colui che sa sfruttare di più e soffrire meno proliferano i perversi, persone senza scrupoli che si fanno grandi distruggendo gli altri. Individui avidi di approvazione e ammirazione, manipolatori nati che prima seducono e poi vampirizzano.”seguite il mio consiglio: allontanatelo dalla vostra vista. Non c’è altra soluzione“.
E’ possibile distruggere qualcuno solo con le parole?
Si, con sarcasmo, sguardi, insinuazioni, dicerie e derisione; è questo ciò che si chiama molestia morale e si ha in famiglia, sul lavoro e nella coppia.
Chi sono i manipolatori?
I manipolatori sono persone che vogliono il controllo e che non hanno scrupoli ad utilizzare gli altri, che per loro non sono che oggetti.
E come sono le vittime?
Sono persone che provano compassione per gli altri e che sono molto dinamiche. Poco a poco perdono il proprio dinamismo e entrano in confusione e destabilizzazione non capendo il comportamento del perverso.
I manipolatori usano i deboli?
No, le loro vittime hanno spesso una forte personalità e sono intelligenti; per questo restano intrappolate nella rete del gioco del perverso che gode nel distruggere moralmente.
Perverso si nasce o si diventa?
Spesso sono persone che durante l’infanzia sono state trattare come oggetti: o molto maltrattati o molto idolatrati dalla loro madre.
Sono malati?
No, quando hanno una vittima su cui scaricare la propria perversione sono perfettamente equilibrati.
Sono felici?
Sono crudeli, non hanno emozioni, gli interessa solo l’apparenza e dentro non hanno niente. Hanno bisogno degli altri.
Come vampiri?
Esatto, prendono la vita, la forza e l’allegria degli altri perchè loro stessi non sono felici, né capaci di cavarsela.
Come procede un manipolatore?
Con la diistruzione sistematica dell’altra persona per un lungo periodo attraverso fraintendimenti, allusioni, disprezzo, discredito..una sottile strategia per confondere gli altri e se l’altro si lamenta il manipolatore lo accusa di essere suscettibile. Negano sempre il conflitto. Se non c’è colpa non c’è sofferenza.
Perché si cade nella loro rete?
Oltre ad essere molto seduttivi, si mostrano deboli, sensibili e bisognosi e noi ci sacrifichiamo per aiutarli. Utilizzano abilmente il linguaggio per confondere l’altro. Come? Danno messaggi contraddittori, pieni di insinuazioni e non finiscono le frasi, in modo che l’altro non è mai sicuro di quello che provano. Spesso mentono.
Sono coscienti?
No, fanno così per sopravvivere, perchè hanno l’impressione di essere in pericolo. Ma sanno quando superano il limite. Non usano mai un comportamento violento se si sentono osservati.
Sono invidiosi?
Molto, questo sentimento li fa andare avanti: la sensazione che l’altro possegga quello che loro non hanno. La loro intelligenza è strategica e distruggono col sorriso.
Hanno il senso dell’humor?
Sono molto sarcastici e possono essere molto acidi. Hanno paura del compromesso, di tutto ciò che può vincolarli ad altro: matrimonio, figli.. Temono di essere invasi.
Poveri, c’è una cura? No, quando hanno una vittima non si deprimono e non hanno problemi di coscienza, così non vanno mai da uno psicoterapeuta.
Sono tenaci con le vittime? Molto tenaci, gli interessa che la vittima resti vicino a loro perchè ne hanno bisogno. Se li lascia si sentono male, ma ne cercano subito un’altra.
Com’è la visione del mondo del manipolatore?
Gli interessa solo il controllo e il riconoscimento sociale, ma non lo fa notare, si lamenta spesso della vita e è molto negativo.
Se leggessero questa intervista si riconoscerebbero?
No, vedrebbero riflessi gli altri. Ma le persone che hanno intorno si li riconoscerebbero.

Come si può sbarazzarsi di loro? E’ molto difficile perché non abbandonano mai la loro vittima e quando se ne va la colpevolizzano.
Se è un inevitabile collega di lavoro, come conviverci? Capendo che il suo comportamento è patologico e che non cambierà. Se non puoi evitarlo fai che tutti gli insulti e umiliazioni scivolino via.
Non bisogna mai stare al loro gioco: aumenta la violenza. Il perverso pretende che la sua vittima diventi l’aggressore. Vuole invertire apparentemente la situazione e dimostrare che è l’altro il violento. Molto male! Altro piacere dei perversi è fare perdere alla vittima il senso morale.
Come si cura la vittima? Normalmente c’è bisogno che un’altra persona le faccia vedere che tipo di relazione ha; che si liberi dal senso di colpa e recuperi la fiducia in se stessa. Il manipolatore le ha fatto sentire che non è nessuno, che è un’incompetente e le persone restano molto ferite nel loro amor proprio. Quindi se percepite azioni perverse denunciatele.
C’è bisogno di uno specialista? Si, perché è molto importante mostrare alla vittima qual è il suo punto debole, quello che l’ha fatta cadere in mano al manipolatore.
Qual è di solito il punto debole? Una mancanza di fiducia in se stesse per una ferita infantile. Il manipolatore è molto abile a percepire la fragilità dell’altro.
Come difendersi legalmente? La cosa più importante è imparare a dire no e formare esperti che possano intervenire. Nel mondo lavorativo si deve creare una legge contro le molestie morali.

IMA SANCHIS, La Vanguardia
(traduzione dallo spagnolo a cura di Francesca)
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