amore, narcisismo e relazioni patologiche
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Crudeltà mentale Empty Crudeltà mentale

Ven Dic 15, 2017 10:31 pm
Una legge che tutela le vittime della violenza psichica
di Carla Corradi

Ci sono parole, comportamenti che nessuna legge punisce e che possono uccidere psichicamente una persona o almeno ferirla in modo grave e spesso irreversibile.
La provocazione continua, l'offesa, la disistima, la derisione, la svalutazione, la coercizione, il ricatto, la minaccia, il silenzio, la privazione della libertà, la menzogna e il tradimento della fiducia riposta, l'isolamento sono alcune forme in cui si manifesta la violenza psicologica.

Come si può definire la violenza psichica? È quella strategia che mira a uccidere, distruggere, annientare, portare al suicidio una persona, senza spargimento di sangue. La caratteristica fondamentale di questi comportamenti è la crudeltà esercitata dall'aggressore, il quale ben sa che lesioni fisiche o violenze se**uali potrebbero essere punibili come reato.

Le strategie che mette in atto chi decide di annientare un essere umano sono molto subdole e mirano prima di tutto ad anestetizzare la vittima designata in modo che non possa reagire. Spesso, specie nell'ambito familiare, con la vittima si è prima instaurato un legame affettivo, per cui è già difficile individuare il limite sottile che separa un rapporto funzionante ancora da quello decisamente patologico. L'aggressore manda spesso messaggi contrastanti nel senso che dice una cosa e ne pensa un'altra (doppio legame), mettendo in questo modo l'oggetto delle sue manovre in uno stato di confusione e nell'incapacità a capire cosa sta succedendo. Ne essa ha possibilità di chiarire, perché l'interruzione della comunicazione bilaterale è un'altra delle manovre che l'aggressore instaura. Subentra così il senso di colpa di chi inizia a subire e con esso un tentativo di perfezionismo per cercare di spostare o annullare il bersaglio. Se tenta una reazione, dopo un periodo lungo di esasperazione, allora viene accusata di essere cattiva o malata.

Sono psicologa psicoterapeuta del più di vent'anni e molte volte mi sono trovata verificare quanto peso abbiano dovuto nei miei clienti i comportamenti sopra elencati e quanto siano stati causa del mare dell'anima e abbiano intaccato la gioia di vivere e di crescere .
Ho visto donne a cui fisicamente non era stato torto un capello, ma che erano state sistematicamente distrutte nella loro identità e nel loro ruolo di donne e di madri.
Ho aiutato donne che da bambine erano state violentate da padri, fratelli, parenti e amici e che hanno sempre taciuto, perché la colpa era stata fatta cadere su di loro, o il silenzio era stato estorto con la minaccia di alta violenza. Ho pure molto frequentemente curato il mal d'amore, come si dice, ma condito da menzogne, inganni, infedeltà, che sono aggravanti di una situazione già di per sé dolorosa. E, ben ché conosca le motivazioni psichiche dell'aggressore, sono qui per denunciare nel sociale le cause che necessitano di un intervento più esteso.
continua su http://www.torreomnia.com/servizi/violenza_psicologica.htm
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