amore, narcisismo e relazioni patologiche
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Miss Rossella
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Sopportare la fine... Empty Sopportare la fine...

Lun Ago 27, 2018 11:33 pm
In che situazioni mi metto...non può essere sempre un caso. Per riassumere, ho una storia da tre anni che non va benissimo con un ragazzo un po' particolare. Adesso lo criticherò molto, ma premetto che lui mi ha accolta e "salvata" in un periodo di fragilità e solitudine completa, dandomi il piacere di una relazione a due, di una persona a cui fare una telefonata per raccontare come ti è andata la giornata, con cui uscire, condividere momenti, parlare di tutto, sfogarmi e cercare consolazione quando ho problemi in famiglia o in generale con altre persone. Ecco, passiamo al resto. Lui non vuole impegnarsi e fare progetti per il futuro (casa, famiglia), anzi ultimamente lui vorrebbe finirla, ma io non ce la faccio a staccarmi. Io stessa credo di aver smesso di crederci, un po' perché lo vedo irresponsabile, non è accettato dalla mia famiglia ed è poco affettuoso con me, poco empatico. Ma non è cattivo. Mi fa ridere tanto. Ma molte cose mancano.
Da un po' di tempo un uomo conosciuto per motivi lavorativi aveva iniziato ad avvicinarsi a me. Espansivo di natura, si apriva con diverse colleghe ed io prendevo la cosa in simpatia. A maggior ragione quando ho saputo che lui conviveva ed aveva un figlio abbastanza piccolo. Ero tranquilla a dargli confidenza, perché appunto non credevo avesse altri fini data la sua situazione, quindi l'ho catalogato come "collega simpatico". Un giorno ci confidammo sulle reciproche storie, io mi lamentai della mia situazione e lui mi disse che anche la sua non andava bene, cosa che fino a quel momento non credevo.
Poi ha iniziato, ma pian piano, tanto da non destare in me sospetti, a mandarmi qualche messaggio, o per chiedermi cos'avessi, dato che mi aveva vista intristita, o per propormi di vederci per fare due chiacchiere. Cosa che non è successa, perché io non ero interessata ad approfondire il rapporto fuori dal contesto lavorativo. Poi passa del tempo, dato che non lavoravamo sempre nella stessa struttura, e quando lo rivedo, non subito, ma dopo un po', lui diventa più esplicito con me. Mi fa dei complimenti, mi accarezza la schiena, mi chiede di vederci. Ma il tutto sempre "una tantum", non in modo continuato. Nel frattempo rende nota la sua situazione di crisi coniugale, lamentandosi un po' con tutti, non entro nel merito. Io inizio a pensarlo anche a casa, inizio a desiderare le sue attenzioni, inizio ad essere gelosa (!!!) se lui dà confidenza ad altre colleghe. Insomma mi rendo conto di avere un interesse, così dopo vari -sì usciamo, no non usciamo- (io ero titubante per ovvi motivi e lui non voleva esporsi più di tanto e aspettava miei cenni più espliciti, che non arrivavano), ci vediamo al di fuori. Doveva essere un aperitivo, invece è scattato un bacio. Molto passionale da parte sua, io inizialmente mi sarei presa a schiaffi e volevo evitarlo, poi lui ha perseguito e io non gli ho resistito. E' iniziata una vera e propria frequentazione. Non so definirlo ancora caratterialmente, di certo alcune cose mi sono piaciute, cioè che mi cerca molto di più del mio ragazzo, anche solo per sentirmi un attimo, è più presente insomma, e se**ualmente, ambito che andava male col mio lui, ha saputo assecondarmi maggiormente, forse merito della sua esperienza, non so. Per alcuni versi invece non mi convince, ad esempio mi pare un po' centrato su se stesso (non posso specificare), lunatico, umorale, spesso sbadato, non disposto ad abbandonare le sue abitudini/vizietti per nessuno. Ci siamo frequentati per pochi mesi, poi io ho deciso di dirgli basta. Perché pensavo al fatto che lui ha un figlio e comunque continua a convivere con lei, e non ha mai detto di volerla finire, pur dicendo di non essere più  soddisfatto e felice. Ma ora veniamo a me. Tutto questo preambolo era per parlare di me. Come previsto, non sto reggendo botta...sto impazzendo! Nonostante lui abbia protestato, mi abbia detto che è stato benissimo con me, che non se lo aspettava ecc., non mi ha più cercata, almeno per ora. Non ha più di tanto insistito, non ha "fatto il matto". Ed io ora mi ritrovo a non avere più quelle telefonate quotidiane, quei messaggi, quelle uscite in cui mi faceva quantomeno sentire desiderata! Era un po' che mi piaceva, e quindi c'era voglia di conoscerlo, farmi conoscere. Ma poi ho pensato che la situazione io non so se sarei più riuscita a reggerla. Poi magari diventavo gelosa, magari lui allora mi avrebbe lasciata, e allora erano guai per me. Non so come uscire da questo terribile stato in cui mi trovo, già provato diverse volte, che ti fa sentire non viva, inutile, non vista, non considerata né voluta da nessuno...Sto male! Mi rendo conto che io vivo di queste attenzioni...ed arrivo a fare pazzie per averle o mantenerle! Rinunciando a lui mi sono privata di una delle pochissime persone con cui ormai avevo un rapporto intimo e stretto. Adesso però non posso più stare in questo stato...perché provo un effetto così devastante? E lui invece, nonostante fosse contrario, sembra avere incassato bene! La mia tentazione adesso sarebbe raccontarlo a tutti i conoscenti che ho per avere quanti più pareri possibili, che non colmerebbero comunque il mio malessere. Ho questo pensiero ossessivo tutto il giorno, e controllo maniacalmente il cellulare...devo trovare il modo di smetterla! Sono di malumore e in trance…Lasciando perdere i dubbi che mi attanagliano: avrà capito le mie ragioni? (Lui mi aveva accusata di non averlo voluto affrontare di persona, io sono stata molto codarda e gli ho solo scritto, credo che di persona non ce l'avrei fatta) Mi vede in cattiva luce ora? Non gliene frega proprio nulla dato che è sparito? E...ma perché io non faccio mai innamorare di me nessuno? Crying or Very sad
Mi sembra opportuno citare questa frase di Cesare Pavese: "Un amore, qualsiasi amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, nulla".

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Francy_Dim
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Mar Ago 28, 2018 8:16 am
Ciao Miss Rossella, leggendo quello che hai scritto ho avuto l'impressione che tu confonda il bisogno di attenzioni con l'amore. Credo che questa cosa ti faccia ritrovare nella confusione in cui sei, l'amore accade e fondamentalmente è una cosa molto semplice; il bisogno di riconoscimento e di attenzioni è la tara che tanti di noi si portano dietro, che ci ha fatto finire nelle situazioni in cui siamo. Riparti da qui, da te e magari ti riuscirà più semplice smettere di pensare a cosa pensa qualcun altro.


Ultima modifica di Francy_Dim il Mar Ago 28, 2018 8:18 am - modificato 1 volta.
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Mar Ago 28, 2018 11:08 am
Francy_Dim ha scritto:Ciao Miss Rossella, leggendo quello che hai scritto ho avuto l'impressione che tu confonda il bisogno di attenzioni con l'amore...
Probabilmente è vero, però ti assicuro che quando queste attenzioni vengono a mancare, il senso di vuoto che si prova è potente e molto destabilizzante...Le donne non hanno bisogno e non desiderano queste attenzioni? Perché guardando anche altre storie, quando un uomo non dà più attenzioni alla sua donna, a lungo andare la perde...
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Francy_Dim
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Mar Ago 28, 2018 2:58 pm
Io penso che l'attenzione, la cura per l'altro, sia un sintomo dell'amore, purtroppo il discorso che fai tu mi spaventa molto perché anche se lo trovo giusto nelle premesse in realtà mi ha fatto accettare solo briciole per troppo tempo.
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Mer Ago 29, 2018 3:39 am
Ti spaventa? Intendi pericoloso per me? Purtroppo ho notato che io fatico a comprendere quando una persona ha sincero affetto o amore per me e quando invece dà solo attenzioni...forse perché per me sono la stessa cosa all'inizio?
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Francy_Dim
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Mer Ago 29, 2018 8:04 am
Si, per te. Le persone che tendono alla dipendenza affettiva sviluppano l'attaccamento proprio in quella fase e se la persona che hai di fronte non è sincera, o peggio è disturbata, tu sei in trappola. Devi cercare di capire perché ti capita, le tue motivazioni profonde, piuttosto che scervellarti sulla patologia dell'altro, così potrai uscire dal circolo vizioso di ritrovarsi sempre nella medesima situazione.
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Ven Ago 31, 2018 2:35 am
Francy_Dim ha scritto:Si, per te. Le persone che tendono alla dipendenza affettiva sviluppano l'attaccamento proprio in quella fase e se la persona che hai di fronte non è sincera, o peggio è disturbata, tu sei in trappola. Devi cercare di capire perché ti capita, le tue motivazioni profonde, piuttosto che scervellarti sulla patologia dell'altro, così potrai uscire dal circolo vizioso di ritrovarsi sempre nella medesima situazione.

Credo di aver trovato sia uomini falsi che soprattutto disturbati :-/
Come faccio a riconoscere se la persona con cui ho a che fare è sincera e sana o meno?
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Francy_Dim
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Ven Ago 31, 2018 3:22 pm
Guarda i fatti.
Non contano le parole, contano i fatti.
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stellavolante
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Dom Set 02, 2018 3:05 am
L'amore si prova in due, si alimenta da sè con lo scambio... in un modo semplice. A parte il bisogno di attenzione, ed il bisogno di riempire il vuoto, tu che cosa provi? Ami il tuo ragazzo? E l'altro, lo amavi? Di fatto, e non è un giudizio morale, hai tradito il tuo ragazzo, immagino che lui non lo sappia. In una relazione sana c'è confidenza, per nascondere un tradimento devi mentire, questo annulla la confidenza. Ora se tu glielo dicessi, lui penserebbe che sei tu inaffidabile. Un buon modo di trovare persone affidabili è esserlo... Quando c'è amore è facile. Ma forse non li ami, nè il tuo ragazzo nè l'altro, è la perdita che ti spaventa. Qui puoi lavorare, su di te. Puoi imparare a camminare da sola ed apprezzarti. Se non senti amore per loro, ma solo mancanza di ciò che fanno per te, non sono le persone giuste. Magari saranno anche persone sane chissà... ma con loro non stai bene. Ascolta i tuoi sentimenti... Quelli profondi. Ti guideranno di sicuro. Buona fortuna Smile
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BellaDiNotte
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Dom Set 02, 2018 6:09 pm
Mi sono rivista in molte parole che hai scritto e in molti stati d'animo che hai provato.
Vedi, io credo che molti dei nostri incontri siano combinati dal caso, dal fato e, in buonissima parte, dal nostro vissuto emotivo di quel preciso momento. Certi incontri ci tolgono tutto, eppure ci danno tantissimo.
Anche io ero in costante angoscia e ansia perché, da un momento a un altro, la persona che avevo conosciuto (o, per meglio dire, idealizzato) è cambiata, rivolgendo il suo sguardo altrove. Dopo la rottura, non appena mi cercava correvo, affamata e assetata di quelle attenzioni. Il giorno dopo, era l'inferno. Mi ha detto parole bruttissime, tante bugie, offese gratuite e comportamenti assolutamente spregevoli, che non meritavo. Eppure sono rimasta li, come un cane abbandonato in autostrada, convinto che il suo padrone darebbe tornato a riprenderlo. Assolutamente dipendente, ossessionata tutti i giorni e tutte le notti, compulsivamente legata al telefono e alla sua chat, in attesa di un messaggio che non sarebbe mai arrivato e che, naturalmente, avrei inviato puntualmente io, per farmi riutilizzare ad arte e stare sempre peggio.
Rossella, io penso che, in fin dei conti, non siamo delle vittime. Abbiamo il potere di decidere chi far entrare o meno nella nostra vita, abbiamo il potere di non permettere a nessuno di trattarci come una opzione, abbiamo il potere di chiudere la porta a chi non ci merita.
L'amore non si elemosina, le attenzioni non si elemosinano, tu sei una donna forte, non una ragazzina insicura. Prima di pensare a come attirare l'uomo giusto, dovresti chiederti perché hai accettato che a te si avvicinassero quelli sbagliati, mediocri, di cui ti sei accontentata per un briciolo di felicità momentanea, inconsistente ed evanescente. Prima di bramare queste attenzioni, dovresti chiederti se è questo il tipo di uomo che vuoi accanto. Se è un uomo che non ti dà certezze, che non ti dà rassicurazioni, che non valorizza la donna che sei con delle azioni concrete, piuttosto che con delle parole che fluttuano in aria, non in grado di costruire nulla.
Forse dovremmo crescere e farci cambiare da questi incontri, perché accadono solo per un motivo:quello di imparare ad amarci.
Viaggiamo, cerchiamo di fare il lavoro che ci piace, scriviamo su un diario le nostre storie, salviamo le nostre vite con l'arte e con la bellezza. Quando impareremo ad aumentare i nostri standard e a non accontentarci più, quando comprenderemo il nostro valore, quando ci apprezzeremo come donne senza che nessuno lo faccia al posto nostro, solo allora potremo incontrare un uomo, e non un caso umano. Fino ad allora, attrarremo a noi lo specchio di ciò che abbiamo dentro.
Amiamoci e salviamoci da sole, perchè nessuno lo farà per noi.
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Mar Set 04, 2018 2:03 am
BellaDiNotte ha scritto: Quando impareremo ad aumentare i nostri standard e a non accontentarci più, quando comprenderemo il nostro valore, quando ci apprezzeremo come donne senza che nessuno lo faccia al posto nostro, solo allora potremo incontrare un uomo, e non un caso umano. Fino ad allora, attrarremo a noi lo specchio di ciò che abbiamo dentro.
Amiamoci e salviamoci da sole, perchè nessuno lo farà per noi.

Apprezzarci senza che nessuno lo faccia al posto nostro...eh, difficilissimo. Io ci provo anche a valorizzarmi, a cercare le mie qualità, a difendermi dal mondo cattivo, ma poi ho bisogno del riconoscimento altrui...Che se arriva, mi imbarazza perché mi sento inadeguata e quindi lo respingo, e se non arriva, anzi, puntualmente arrivano persone che tentano di buttarti giù, io cado a picco, sprofondo proprio, mi feriscono e allora poi è lunga a ricucirsi l'animo…
Forse non sono neanche in grado di individuare un uomo sano e sincero perché non l'ho mai avuto, non ho un termine di paragone forte e chiaro….
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Mar Set 04, 2018 2:11 am
stellavolante ha scritto:L'amore si prova in due, si alimenta da sè con lo scambio... in un modo semplice. A parte il bisogno di attenzione, ed il bisogno di riempire il vuoto, tu che cosa provi? Ami il tuo ragazzo? E l'altro, lo amavi? Di fatto, e non è un giudizio morale, hai tradito il tuo ragazzo, immagino che lui non lo sappia. In una relazione sana c'è confidenza, per nascondere un tradimento devi mentire, questo annulla la confidenza. Ora se tu glielo dicessi, lui penserebbe che sei tu inaffidabile. Un buon modo di trovare persone affidabili è esserlo... Quando c'è amore è facile. Ma forse non li ami, nè il tuo ragazzo nè l'altro, è la perdita che ti spaventa. Qui puoi lavorare, su di te. Puoi imparare a camminare da sola ed apprezzarti. Se non senti amore per loro, ma solo mancanza di ciò che fanno per te, non sono le persone giuste. Magari saranno anche persone sane chissà... ma con loro non stai bene. Ascolta i tuoi sentimenti... Quelli profondi. Ti guideranno di sicuro. Buona fortuna Smile
Ho sbagliato, lo so, è la prima volta che l'ho fatto in vita mia, ma comunque non voglio giustificarmi. Ovviamente lui non lo sa e non voglio che lo sappia per non perdere la sua considerazione di me. Però, c'è un però...lui è da tanto tempo, forse da sempre, che è pochissimo affettuoso con me, zero calore, zero vicinanza, zero empatia. All'inizio ho tentato di dargli molto, molto più di quello che lui faceva, ma poi non corrisposta nei gesti e negli slanci, pian piano ho smesso anche io.
Capire se l'ho amato per quello che è o se volessi solo essere amata da lui, è un'impresa. Mi si annebbia la mente ora a pensarci. Il ragazzo con cui l'ho tradito non lo amo, sicuramente l'ho trovato molto interessante e affascinante, poi conoscendolo meglio delle cose di lui non mi hanno convinto. Però mi dava talmente attenzioni che era ed è dura rinunciarci...
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Lun Ott 01, 2018 11:48 pm
stellavolante ha scritto:L'amore si prova in due, si alimenta da sè con lo scambio... in un modo semplice. A parte il bisogno di attenzione, ed il bisogno di riempire il vuoto, tu che cosa provi? Ami il tuo ragazzo? E l'altro, lo amavi? Di fatto, e non è un giudizio morale, hai tradito il tuo ragazzo, immagino che lui non lo sappia. In una relazione sana c'è confidenza, per nascondere un tradimento devi mentire, questo annulla la confidenza. Ora se tu glielo dicessi, lui penserebbe che sei tu inaffidabile. Un buon modo di trovare persone affidabili è esserlo... Quando c'è amore è facile. Ma forse non li ami, nè il tuo ragazzo nè l'altro, è la perdita che ti spaventa. Qui puoi lavorare, su di te. Puoi imparare a camminare da sola ed apprezzarti. Se non senti amore per loro, ma solo mancanza di ciò che fanno per te, non sono le persone giuste. Magari saranno anche persone sane chissà... ma con loro non stai bene. Ascolta i tuoi sentimenti... Quelli profondi. Ti guideranno di sicuro. Buona fortuna Smile
Queste tue parole mi hanno fatto molto pensare. Ho mai amato qualcuno? Non lo so. Sicuramente ho provato intense infatuazioni, vissuto storie tormentate e sofferte, ma ho amato? Non so. Come faccio a saperlo con certezza? Mi rendo conto che quando si tratta di tirare fuori ciò che provo, io provo vergogna, come se ammettere all'altro di amarlo fosse motivo di "gogna" per me. Infatti tendo a non dire mai ciò che provo. Forse ho proprio un blocco: non riesco a scavare a fondo in me e guardare i miei sentimenti….li tengo lì ben chiusi. Naturalmente so già che uno psicologo mi direbbe che c'entra il rapporto coi miei genitori, la mia infanzia ecc. Solo che gli anni passano, la possibilità di avere una famiglia si fa ogni giorno più flebile per me, perché ho questo caos interiore e non riesco a risolverlo. Cosa posso fare?
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treppa
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Mar Ott 02, 2018 11:13 am
Miss Rossella ha scritto:[ Forse ho proprio un blocco: non riesco a scavare a fondo in me e guardare i miei sentimenti….li tengo lì ben chiusi. Naturalmente so già che uno psicologo mi direbbe che c'entra il rapporto coi miei genitori, la mia infanzia ecc. Solo che gli anni passano, la possibilità di avere una famiglia si fa ogni giorno più flebile per me, perché ho questo caos interiore e non riesco a risolverlo. Cosa posso fare?

la risposta in realtà ce l'hai già...lo scrivi tu stessa: uno psicologo ti aiuterebbe a scavare a fondo e smettere di agire in base a reazioni indotte da situazioni che ti hanno traumatizzata nel passato, per andare finalmente nella direzione in cui vuoi tu. davvero.
purtroppo non ci sono vie alternative

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Gio Ott 04, 2018 12:42 am
treppa ha scritto:
Miss Rossella ha scritto:[ Forse ho proprio un blocco: non riesco a scavare a fondo in me e guardare i miei sentimenti….li tengo lì ben chiusi. Naturalmente so già che uno psicologo mi direbbe che c'entra il rapporto coi miei genitori, la mia infanzia ecc. Solo che gli anni passano, la possibilità di avere una famiglia si fa ogni giorno più flebile per me, perché ho questo caos interiore e non riesco a risolverlo. Cosa posso fare?

la risposta in realtà ce l'hai già...lo scrivi tu stessa: uno psicologo ti aiuterebbe a scavare a fondo e smettere di agire in base a reazioni indotte da situazioni che ti hanno traumatizzata nel passato, per andare finalmente nella direzione in cui vuoi tu. davvero.
purtroppo non ci sono vie alternative


Già ho colloqui telefonici con una psicoterapeuta da diversi anni, ora "una tantum". Mi piacerebbe trovarne una da cui recarmi anche di persona, ne vedo diverse sull'elenco o su internet, ma non so su quali criteri basarmi per scegliere. So solo che una volta, anni fa, provai da una psicoterapeuta che mi faceva parlare molto, intervenendo pochissimo e mai dandomi un suo parere: al momento mi parve inutile, ad oggi riconosco che forse quei suoi sporadici interventi mi davano come una sorta di "illuminazione" o spia per riflettere. Poi provai da un'altra che invece interveniva molto, dandomi lei la soluzione del problema, che però io non riuscivo a fare mia, e che utilizzava anche tecnica emdr, per me un totale fallimento. Tra le due preferirei la prima, anche se la vorrei che mi proponesse anche soluzioni o attività da fare per lavorare sui miei problemi. Ma appunto non so chi scegliere e temo di sbagliare ancora...
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